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Dichiarazione di Valter VELTRONI


 

''Da Berlusconi no al confronto tv perché perderebbe voti''

  • (01 aprile 2008) - fonte: adnkronos. - inserita il 01 aprile 2008 da 31

    Il leader del Pd: ''Lo ha detto ieri Bossi''. E sugli attacchi del Pdl dice: ''Tanto più noi non rispondiamo tanto più loro impazziscono perché vogliono la rissa''. In mattinata dai microfoni di 'Euro News' ha ribadito: ''Se vinciamo governiamo da soli.
    L'ipotesi della grande coalizione non è mai esistita''. E dall'Ance ha avvertito: ''È un momento decisivo per la vita del Paese Se non cambiamo sarà progressivo declino''.
    Poi l'appello contro l'astensionismo: ''Con il voto si decide''. E annuncia "un investimento di 3 miliardi di euro per 100 mila nuovi alloggi di edilizia popolare"


    Walter Veltroni a Frosinone per una tappa del suo tour elettorale, torna a chiedere il confronto televisivo con Silvio Berlusconi e spiega il vero motivo del no del Cavaliere citando le parole di Umberto Bossi: "Ieri Bossi, che è persona simpatica, ha detto perché il leader dello schieramento a noi avversario non vuole il confronto tv.
    Ha spiegato che un po' di stupidaggini le ha dette, che in tv verrebbero moltiplicate e che queste sono cose che fanno perdere i voti.
    Ecco: non camuffiamo sotto la legge una cosa che - conclude Veltroni - si chiama in un altro modo".
    Quindi il leader del Pd è tornato a ribadire che non seguirà i toni polemici dei suoi avversari ma proseguirà nella sua campagna elettorale concentrata sui contenuti: "Tanto più noi non rispondiamo tanto più loro impazziscono perché vogliono la rissa, ma la rissa si fa in due, altrimenti diventa un'aggressione".
    Tuttavia Veltroni ha sottolineato le diversità che ci sono nella coalizione del centrodestra, in particolare tra An e Lega: "Ma come può l'elettorato di An perdere così la propria identità in un marasma in cui ci sono i peggiori nemici dei loro valori?".
    Il Pd, invece, si presenta come una formazione coesa, ha aggiunto Veltroni, e per questo ha scelto di andare solo rinunciando a uno schieramento che andava "da Dini e Caruso".
    E ha puntato il dito contro Berlusconi: "Il leader dello schieramento a noi avversario non mantiene gli impegni presi neanche sulle candidature", ha affermato ricordando che il Cavaliere aveva promesso di non ricandidare quei senatori che avevano partecipato al marasma nell'aula di palazzo Madama al momento della caduta del governo Prodi.
    Tra questi c'è anche Domenico Gramazio: "Uno dei protagonisti della sarabanda al Senato, che ieri ha messo le mani addosso al direttore di una Asl finendo su tutti i giornali, è stato ricandidato dal centrodestra.
    E' l'espressione di una certa cultura politica che torna in Parlamento".

    In mattinata Veltroni ai microfoni di 'Euro News' era tornato a ribadire che dopo il voto non ci saranno 'inciuci'.
    ''L'ipotesi della grande coalizione non è mai esistita.
    Chi vince governa. Poi penso che si debbano fare delle riforme istituzionali insieme", ha affermato.
    "Se vinciamo, l'ipotesi - ha aggiunto il leader del Pd- è assolutamente quella di governare da soli, come gruppo del Partito Democratico.
    E' un'ipotesi realistica perché la legge elettorale italiana - ha spiegato - prevede che alla Camera chi prende un voto in più prende il 55% dei seggi.
    Al Senato, ci vorrebbe uno scienziato termonucleare per spiegarci come funziona la legge voluta dalla Destra".
    Quindi Veltroni ha ribadito che "per me le priorità sono due.
    La prima è quella sociale.
    Col vento di recessione che sta per arrivarci dall'America di Bush rischiamo di avere una situazione molto difficile.
    Dobbiamo alimentare la domanda interna, facendo un intervento su stipendi e salari che sono fermi dal 2000, sulle pensioni che sono troppo basse.
    E dobbiamo intervenire sulla precarietà in cui si trovano milioni di italiani''. ''La seconda priorietà - ha aggiunto il segretario democrartico - è la riforma istituzionale.
    Bisogna dimezzare il numero dei parlamentari, avere una sola Camera che faccia le leggi, bisogna fare una serie di interventi contro la frammentazione politica".
    Quanto alla contrapposizione tra laici e cattolici Veltroni ha insistito: "L'Italia ha bisogno di unirsi, ha bisogno di cercare quella cosa complessa ma affascinante che è la sintesi.
    La penso esattamente come Barack Obama: lo Stato deve essere laico e deve prendere le sue decisioni autonomamente ma non c'è nulla di male se chi ha opinioni politiche al tempo stesso porti dentro la vita politica delle opinioni religiose, delle scelte di fede".
    Precedentemente intervenendo all'Ance Veltroni aveva sottolineato: "Siamo in un momento decisivo per la vita del Paese non solo perché ci sono le elezioni ma perché nei prossimi mesi si deciderà se l'Italia tornerà a essere protagonista della scena europea.
    E' arrivato il tempo in cui dover prendere decisioni forti di cambiamento altrimenti ci sarà un progressivo declino del nostro paese".
    "L'Italia - ha aggiunto - non può permettersi di andare avanti come negli ultimi 15 anni o conosce una stagione di crescita o sarà condannata a un progressivo declino.
    E mentre noi continueremo a parlare nel giardinetto rissoso di casa nostra di brogli e stalinismo con uno Stato barocco, burocratico e una politica invadente gli altri Paesi, invece, continueranno a correre".
    "Sento in giro - sottolinea ancora l'ex sindaco di Roma - qualcuno che dice che si asterrà dal votare alle elezioni.
    Se ci si astiene però poi non ci si può lamentare se le cose vanno in un certo modo.
    Le elezioni sono il momento in cui si decide e in questo Paese serve una politica stabile".
    Veltroni annuncia inoltre "un investimento di 3 miliardi di euro per 100 mila nuovi alloggi di edilizia popolare".
    E' il piano per l'edilizia popolare esposto all'Ance, l'Associazione nazionale dei costruttori edili.
    Il leader del Pd ha inoltre ribadito l'impegno per le infrastrutture: "Case e infrastrutture sono due priorità", sottolinea.

    Fonte: adnkronos. | vai alla pagina
    Argomenti: veltroni, elezioni politiche 2008, programmi elettorali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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