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Dichiarazione di Emma BONINO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno)  -  Ministro  Commercio internazionale, Politiche europee (Partito: RnP) 


 

Made in Italy, al via fondo di venture capital per start up.

  • (04 aprile 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 06 aprile 2008 da 31

    Nasce il primo fondo di start up per lo sviluppo internazionale delle imprese italiane, stanziato dal Ministero del Commercio Internazionale e gestito da SIMEST, la finanziaria pubblico-privata che promuove lo sviluppo delle imprese all’estero. Il fondo, che ha una dotazione iniziale di 4 milioni di euro, è destinato a sostenere la fase di start up delle piccole e medie imprese che decidono di aggregarsi in Italia per realizzare progetti di internazionalizzazione al di fuori dell’Unione Europea.

    “Certamente la fase iniziale, quella del lancio di un’azienda nel mercato internazionale è la più delicata” – spiega il Ministro Emma Bonino che si è fatta promotrice di questo progetto innovativo – “e il supporto pubblico, ad oggi, a questo livello, in pratica non esisteva. Eppure è nella progettazione, nel business plan di un’azienda che si può già intravedere la proiezione all’internazionalizzazione. Ecco perché abbiamo voluto questo fondo che si alimenta con gli utili della SIMEST e che - voglio specificarlo - non è a fondo perduto, perché vi è sempre il ritorno dell’investimento anche se dilazionato nel tempo. Crediamo che questo sia il modo migliore per aiutare gli imprenditori italiani di talento, e ce ne sono tanti in giro, che scommettono su un Made in Italy sempre più forte nei mercati esteri”.

    L’intervento consisterà nell’acquisizione da parte della SIMEST del capitale di rischio dell’investimento, fino ad un massimo del 49%, per un importo non superiore a 200 mila di euro per singola impresa proponente, e comunque a 400 mila per singolo investimento, avrà una durata compresa tra i due e i quattro anni - elevabili a 6 qualora la specificità del progetto lo richieda - al termine dei quali la SIMEST cederà la propria quota. Hanno la priorità le imprese di dimensioni minori e quelle che valorizzano l’imprenditorialità femminile e danno spazio all’innovazione di prodotto e di processo.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: economia, finanziamenti, radicali al Governo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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