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Dichiarazione di Andrea Filippini

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Ancona (AN)


 

Premiare i giovani talenti per tornare a competere in Europa

  • (09 aprile 2008) - fonte: VivereAncona - inserita il 07 agosto 2008 da 3075
    La vicenda della giovane ricercatrice italiana Federica Migliardo, raccontata di recente dal Sole 24 Ore sotto l’eloquente titolo “Genio all’estero, bocciata a Messina. Cento pubblicazioni, pluripremiata, è stata respinta al concorso per ricercatrice universitaria” ha, in realtà, avuto una scarsissima eco sui giornali. Eppure, questo caso offre un’incredibile occasione di riflessione e approfondimento poiché illumina uno spaccato della vita del nostro Paese cui spesso non si dà il giusto peso: la grande questione dei giovani e del merito. Federica Migliardo , ma potrebbe chiamarsi in qualsiasi altro modo poiché il caso riguarda migliaia e migliaia di giovani talenti nostrani, è un’autentica eccellenza del nostro Paese: pluripremiata nel settore privato , celebrata con premi europei ed internazionali, anni di esperienza nei laboratori di fisica di Inghilterra, Germania e Francia, decide un giorno di tentare un concorso di ricercatore universitario a Messina, dove viene bocciata in quanto – così sostiene la commissione – “incapace di fare ricerca”. Ricorda la giornalista autrice del pezzo sul Sole 24 Ore che l’Ateneo di Messina “è famoso per un assassinio, una gambizzazione, la compravendita di cattedre e prove d’esame”; ma, al di là di questi eccessi, il malcostume dei concorsi in cui i vincitori sono già prefissati si riscontra identico in molte, troppe Università italiane (esemplificativo il caso di un altro Ateneo meridionale, in cui tre famiglie di baroni controllano ben ventitré cattedre!). Ecco che allora che una priorità che qualsivoglia futuro Governo dovrà necessariamente affrontare è il problema della ricerca italiana: premiare i giovani talenti, non umiliarli; incentivarne la ricerca, non costringerli all’esodo o alla fuga all’estero; predisporre sistemi di ammissione chiaramente meritocratici, non legati alle terribili baronie universitarie. Solo così il nostro Paese, che stime OSCE di questi giorni definiscono “a crescita zero”, potrà tornare a competere in Europa. avv. Andrea Filippini – Dottorando di ricerca in diritto pubblico e giustizia costituzionale Assessore: Risorse umane - Organizzazione e semplificazione - Servizi demografici e Statistica - Toponomastica - Politiche giovanili Comune di Ancona
    Fonte: VivereAncona | vai alla pagina
    Argomenti: giovani, sviluppo, ricerca, università, europa, meritocrazia, merito, ricercatori, concorsi, crescita | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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