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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI)  - Consigliere  Consiglio Comunale Milano (MI) (Lista di elezione: FI) 


 

Chiudo la campagna del Pdl al Colosseo: ''Andate e convertite le genti".

  • (10 aprile 2008) - fonte: Adnkronos/Ign - inserita il 10 aprile 2008 da 31

    Il Cavaliere al comizio finale con Fini e Alemanno: ''Italiani domenica non saranno grulli, non cadranno nel tranello di Veltroni''. E smentisce di aver offerto in passato un ministero a Di Pietro: ''Non è vero. Dio aveva la mano sulla mia testa quel giorno''. Poi quando la folla urla 'buu' al nome del leader del Pd commenta: ''Reazione rozza ma efficace''.

    "Andate e convertite le genti!". Con questa esortazione dal tono evangelico Silvio Berlusconi ha concluso, scherzando con la folla, il suo comizio davanti all'Arco di Costantino, con lo sfondo del Colosseo, per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale a Roma del Pdl, alla quale sono intervenuti anche il leader di An Gianfranco Fini, il candidato sindaco Gianni Alemanno e il candidato alla Provincia Alfredo Antoniozzi.
    Secondo gli organizzatori del comizio, i partecipanti sono stati tra i 30 e i 40 mila.
    "Io non credo che ci possano essere italiani così grulli da poter cadere in un tranello di questo genere", ha affermato Berlusconi, riferendosi a Veltroni.
    "Come si può pensare - ha affermato il Cavaliere - di poter consegnare il Paese a qualcuno, come questo signore, che, aspirando ad una carica del genere, si vergogna del suo curriculum e arriva pubblicamente a mentire lui che è stato sempre dentro quella parte politica; lui che ha scritto decine di articoli su 'L'Unità', dicendo 'noi comunisti' e adesso arriva a negare pubblicamente di essere mai stato comunista e vuole qualificarsi addirittura come un liberale".
    Berlusconi è poi tornato sulla polemica riguardante i test psicoattitudinali per i magistrati e all'ipotesi che possano essere previsti anche per i candidati premier : "io credo di non avere nessun problema, perché sono Silvio Berlusconi e credo davvero di essere Silvio Berlusconi.
    Walter Veltroni qualche problema ce l'avrà, perché innanzitutto non si ricorda il nome del suo principale competitor che sono io; secondo, non si ricorda di essere stato nella Federazione comunista; terzo non si ricorda di essere stato il segretario nazionale dei Ds; quarto non si ricorda di essere stato il direttore de 'L'Unità'; quinto non si ricorda nemmeno che al governo oggi ci sono ancora loro e continua a criticare il governo come se facesse parte dell'opposizione".
    Berlusconi torna a dare del "bugiardo professionista" a Veltroni.
    Tra le tante cose non vere, il leader del Pdl smentisce anche quella di aver mai offerto il ministero della Giustizia ad Antonio Di Pietro.
    "Non è vero. Io avevo intenzione di offrire un posto a Di Pietro, ma prima di sapere il numero di persone che aveva sbattuto in galera".
    "Io - continua Berlusconi - mi picco di conoscere gli uomini, per la verità conosco meglio le donne...
    Ma quando ho incontrato Di Pietro ho capito che non era un uomo che poteva stare al governo.
    Non ho offerto - insiste - a Di Pietro di fare il ministro della Giustizia. Meno male, Dio aveva la mano sulla mia testa quel giorno".
    Poi, commentando i 'buu' urlati dai militanti del Pdl nel momento in cui il Cavaliere fa il nome di Veltroni, dice "Reazione rozza ma efficace".
    E, tra il divertimento dei militanti, torna sul siparietto sulla sua altezza: "Sia ben chiaro: io sono alto 1,71 come risulta dalla visita militare.
    Poi, porto i tacchi: ma perché, voi non li portate?".
    Per una manciata di secondi, Berlusconi riceve più fischi che applausi.
    E' quando annuncia con un gran sorriso che "il calciatore Ronaldinho ha dichiarato che, se lascerà il Barcellona, verrà nella squadra campione del mondo del Milan".
    In quel momento più che la fede politica prevale la fede calcistica con i tifosi milanisti ovviamente in minoranza nella capitale rispetto ai tifosi della Roma e della Lazio, anche fra militanti e simpatizzanti di Berlusconi.

    Fonte: Adnkronos/Ign | vai alla pagina
    Argomenti: Berlusconi, pdl, sindaco di Roma, elezioni 2008 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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