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Dichiarazione di Paolo FERRERO

Alla data della dichiarazione:  Ministro  Solidarietà Sociale (Partito: PRC) 


 

Appello al voto per la Sinistra Arcobaleno

  • (11 aprile 2008) - fonte: blog - inserita il 11 aprile 2008 da 1597
    Cari compagni e compagne, cari amici ed amiche, voglio provare brevemente a motivare il voto per la Sinistra Arcobaleno. Innanzitutto perché il voto alla Sinistra Arcobaleno è un voto che vale doppio. Serve quanto il voto al PD per battere le destre; anzi, per com’è fatta la legge elettorale al Senato - la famosa “porcata” di Calderoli - serve di più perché almeno metà dei senatori che prendiamo noi vengono tolti direttamente a Berlusconi. In altre parole, come ha spiegato bene Il Sole 24 ore, l’unica possibilità che Berlusconi non vinca a mani basse al Senato risiede nel fatto che la Sinistra Arcobaleno abbia una buona affermazione. In secondo luogo il voto alla Sinistra Arcobaleno serve per costruire una sinistra in grado di asciugare la palude in cui la destra populista nuota. La destra cresce sul fatto che al disagio sociale, il Governo Prodi e il PD non sono stati e non sono in grado di dare risposte. In questo contesto la destra propone la guerra tra i poveri come soluzione per ogni questione: mancano le case? non si costruiscono più alloggi destinati ad essere affittati a prezzi accessibili? il tuo stipendio o la tua pensione è troppo bassa? sei precario? La colpa è degli immigrati, degli zingari, dei drogati. Per la destra c’è sempre un diverso su cui far ricadere le responsabilità del tuo disagio. L’idea della destra è semplice: la coperta è troppo corta ed è bene che siano i piedi di qualcun altro a restare fuori. Di fronte a questa destra populista, razzista a fascistoide, il Governo Prodi non ha saputo dare risposte. Ha fatto alcune cose buone, come il ritiro delle truppe dall’Iraq, la lotta all’evasione fiscale o il decreto sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, ma su tutto il resto le cose buone realizzate (dalle politiche sulla casa, all’aumento delle risorse per i servizi sociali) sono state troppo limitate: non hanno cambiato la vita della gente. Così, chi non arrivava a fine mese due anni fa non ci arriva neppure oggi e chi era precario due anni fa è precario anche oggi. Non avendo fatto una significativa redistribuzione del reddito verso i lavoratori e i pensionati anche la sacrosanta lotta all’evasione fiscale è apparsa ai cittadini un fatto privato tra lo Stato e gli evasori. Il Governo Prodi ha proseguito - nonostante le nostre battaglie - nella sciagurata linea di fare il risanamento senza redistribuire il reddito. Così sono migliorati i conti pubblici ma le tasche di lavoratori e pensionati sono rimaste vuote. Di fronte alla delusione provocata dal moderatismo del Governo Prodi, Veltroni ha scelto di sposare direttamente la linea dei poteri forti. La candidatura dell’industriale Calearo & company si accompagna infatti all’assoluta mancanza di qualsiasi proposta di redistribuzione del reddito dall’alto verso il basso e all’accettazione della precarietà del lavoro come fatto naturale, salvo proporre per qualcuno una integrazione del reddito fatta dallo Stato, cioè dai lavoratori e dai pensionati, gli unici che pagano le tasse fino all’ultimo euro. In questa situazione a chi è deluso dal Governo Prodi rispondiamo che siamo delusi anche noi; che abbiamo provato a cambiare le cose ma non ci siamo riusciti. Da questo Governo noi usciamo sconfitti, come la speranza di cambiamento che aveva avuto la nostra gente con il voto all’Unione nel 2006. Per questo il voto che chiediamo non serve per rifare il Governo Prodi, per proseguire quell’esperienza deludente. E’ invece un voto per costruire un’opposizione di sinistra nel Paese: a livello politico, sociale e culturale. Non chiediamo un voto sui due anni passati, ma un voto che costruisca la possibilità di avere negli anni futuri una sinistra in questo Paese, evitando che la dialettica politica si chiuda tra una destra populista e fascistoide che propaganda al guerra tra i poveri e un centro riformista che si candida a gestire per conto di Confindustria la modernizzazione dell’Italia. Per impedire che la crisi sociale si trasformi in guerra tra i poveri occorre ricostruire un sano conflitto di classe; un conflitto del basso contro l’alto, per redistribuire reddito e potere, per difendere l’ambiente, il contratto nazionale di lavoro e lottare contro l’offensiva del Vaticano sulla 194. Per fare questo è necessario rafforzare la sinistra, per questo ritengo sia necessario votarla: votare la Sinistra Arcobaleno.
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    Argomenti: politiche2008, SinistrArcobaleno | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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