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Dichiarazione di Gian Paolo GOBBO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Treviso (TV) (Partito: Lega)  - Deputato Parlamento EU  (Gruppo: Gruppo Unione per l' Europa delle nazioni) 


 

«Il ministro veneto potrebbe essere uno di noi» - Intervista

  • (15 aprile 2008) - fonte: Il Gazzettino.it ed. naz.le - Giuseppe Pietrobelli - inserita il 15 aprile 2008 da 31

    Gongolante, sornione, commosso, ma ecumenico, Gianpaolo Gobbo, segretario veneto di una Lega da record, assapora nella sede provinciale di Treviso un trionfo che sembra riportare l'orologio della politica in Veneto indietro di dieci anni. Un successo che esalta l'identità del movimento, il lavoro sul territorio e l'unità mantenuta, non il frutto del voto di protesta.
    E adesso la Lega vuole un ministro veneto. Senza polemiche con nessuno. Anzi, Gobbo è convinto che Giancarlo Galan rimarrà in Regione fino allo scadere naturale del mandato.

    Se l'aspettava, segretario??
    «Erano mesi che sentivamo attorno a noi un forte interesse. È un premio al nostro lavoro, ai programmi realizzati, alla visibilità dei nostri uomini nella gestione di situazioni difficili».
    A chi si riferisce?
    «Penso ai sindaci di frontiera che hanno dovuto sostituire lo Stato.
    I sindaci di Gorgo al Monticano, di Cittadella, in prima linea sulla sicurezza».
    All'origine di questa valanga c'è il solito voto di protesta che in passato ha premiato la Lega?
    «No, è frutto della maturità del movimento. Mi pare che come risultati e seggi siamo a quei livelli.
    Il voto di protesta non c'è più.
    C'è solo la gente frontaliera che si rende conto ogni giorno che passa, guardando i paesi vicini, quanti sono i problemi - dall'economia al costo della vita - che vanno affrontati e risolti».
    Come?
    «Con il federalismo fiscale.
    Questo vuole la gente, non l'arrembaggio. Per questo ha dato voti sereni, consolidati».
    Cosa dimostrano queste elezioni?
    «Che la Lega è forte quando è unita.
    E da segretario in Veneto, dopo dieci anni posso dire che questo è anche un risultato della mia gestione.
    Ha portato frutti perchè ha consolidato i legami di collaborazione, la presenza sul territorio, senza dividerci tra padani o lombardi».
    Quanto ha pesato la coalizione?
    «È evidente che ha pesato anche il fatto che per cinque anni avevamo governato, nel bene e nel male.
    Ed è un governo che aveva portato alla "devoluzione" che in Veneto e Friuli era stata approvata.
    In quel governo la Lega ha avuto un importante ruolo riformista con i suoi ministri».
    Bossi, Calderoli, Maroni, Castelli?
    «Proprio loro. Prima Bossi poi Calderoli hanno portato alla riforma istituzionale.
    Maroni ha riformato il mercato del lavoro.
    Castelli ha riformato il sistema giudiziario».
    Giancarlo Galan ha dichiarato di aver cercato di limitare in Veneto i danni, visto che intuiva la vostra crescita fortissima.
    «Se li ha limitati devo fargli i complimenti, perchè anche loro hanno avuto un buon risultato».
    Questo cambia i rapporti di forze tra di voi?
    «Siamo entrambi due forze credibili, importanti.
    Assieme dobbiamo arrivare al federalismo fiscale».
    Adesso numericamente siete di peso quasi uguale, almeno in Veneto.
    «Non siamo uguali per il peso elettorale, ma uguali per il progetto».
    E se domani si ponesse il problema della presidenza del Veneto?
    «La presidenza è di Galan...».
    Ma potrebbe andare a Roma.
    «Non credo, ma queste sono cose che si vedono dopo.
    Noi abbiamo un segretario federale, Bossi, che parlerà assieme a Berlusconi.
    Ma non prevedo cambiamenti, penso che Galan rimarrà in Regione fino alla scadenza, nel 2011».
    E non cambiano i rapporti di forza con i lombardi?
    «Stupidaggini. Siamo forti perchè siamo assieme.
    Ma ha visto il risultato della Liga Veneta Repubblica? Il suo leader è un ectoplasma che sa solo andare in giro con addosso la bandiera.
    Già nel '98 avevano cercato di dividere i veneti dai lombardi. Sarebbe stato un errore. E i miei uomini lo hanno capito».
    Con questi risultati, il Veneto avrà un ministro leghista?
    «Penso che ora si possa pensare a un ministro veneto.
    Potrebbe essere uno di noi che ha già avuto il battesimo come sottosegretario, che ha lavorato duro per tanti anni, non si è mai risparmiato, è sempre stato fidato».
    Sembra l'identikit di Giampaolo Dozzo.
    «Può essere... ma questo non lo dico io.
    Dozzo ha fatto ottimamente il sottosegretario all'agricoltura per cinque anni, è sempre stato disponibile 24 ore su 24, non ha mai mollato con il suo impegno».
    Un sentimento personale, in un mare di numeri?
    «Mai come questa sera sento il grande affetto della gente.
    Non abbiamo mai ceduto, vicini a quel grande uomo che si chiama Umberto Bossi e che continua a combattere dopo centinaia di battaglie.
    E a questo, mi creda, credo profondamente».

    Fonte: Il Gazzettino.it ed. naz.le - Giuseppe Pietrobelli | vai alla pagina
    Argomenti: federalismo fiscale, sindaco, elezioni politiche 2008, ministro, regione veneto, Lega Nord | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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