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25 aprile: ''Contrastare nuovi autoritarismi e integralismi''.
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(24 aprile 2008) - fonte: Adnkronos - inserita il 24 aprile 2008 da 31
Ricevendo con il ministro della Difesa Parisi i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma e della confederazione delle associazioni combattenti partigiane Il presidente della Repubblica: ''I nostri padri hanno realizzato il sogno dell'Italia unita''.
E sottolinea: ''I valori consegnati dalla Resistenza e dalla Liberazione vanno vissuti e coltivati ogni giorno''.
Nel pomeriggio un incontro con Benedetto XVI: ''Vicinanza con il Papa e consonanza sui diritti umani''.
Roma, 24 apr. - "La Storia sembra assegnare a ogni generazione una missione".
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano esterna questa sua riflessione ricevendo al Quirinale, alla vigilia della celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione, i rappresentanti delle associazioni nazionali combattentistiche e d'arma della confederazione delle associazioni combattenti partigiane, con il ministro della Difesa Arturo Parisi.
Ricorda a tal proposito il capo dello Stato: "I nostri padri hanno realizzato il sogno dell'Italia unita.
La nostra generazione ha sconfitto il nazifascismo e ha gettato le bassi dell'Europa unita, fino al superamento della lunga stagione della 'guerra fredda' con l'abbattimento del muro di Berlino.
I giovani di oggi sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi, che rappresentano -sottolinea significativamente Napolitano- la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la Liberazione".
"E' importante che gli italiani mantengano costantemente viva la memoria e consapevole la coscienza delle diverse tappe e componenti del processo di maturazione e di lotta, che ha condotto il nostro Paese alla Liberazione", ha poi sottolineato Napolitano ricordando "il significato solenne di questa data".
I valori consegnati dalla Resistenza e dalla Liberazione, contenuti nella Costituzione repubblicana, vanno vissuti e coltivati ogni giorno. "La Liberazione - sottolinea - non fu soltanto il coronamento di una luminosa rinascita, lungamente sognata durante tutto l'oscuro periodo del nazifascismo e della guerra, ma fu anche e, forse, soprattutto una promessa: la promessa di un'Italia nuova, di una vera Costituzione dei cittadini, di una democrazia reale; una promessa di sviluppo economico e sociale per tutto il Paese".
Proprio ora che ricorre il 60° anniversario dell'entrata in vigore della Carta costituzionale, per Napolitano "siamo spronati a un impegno maggiore per mantenere quella promessa, per tenere alti i principi e i valori hanno ispirato la stesura del documento fondante della nostra vita democratica.
Quei principi - esorta il presidente della Repubblica - vanno vissuti quotidianamente; i valori, anche e innanzitutto morali, si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti nella Costituzione, vanno apprezzati e coltivati".
Fonte: Adnkronos | vai alla pagina » Segnala errori / abusi