-
» Ombrelloni e palme al Centro culturale Candiani? NO GRAZIE!
Valerio LASTRUCCI in data 05 maggio 2008
-
» Degrado di via Mameli
Alessandro MONTAGNA in data 28 aprile 2008
-
» ROMA DEVE CAMBIARE.
Mario BACCINI in data 20 aprile 2008
Dichiarazione di Alessandro MONTAGNA
Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Verona (VR) (Partito: FI)
Degrado di via Mameli
-
(28 aprile 2008) - fonte: Adige.tv - inserita il 29 aprile 2008 da 783
“Da parte dei nuovi proprietari che hanno rilevato l’area dal fallimento c’è tutta la volontà di iniziare in fretta i lavori: pertanto, se proprietari e tecnici incaricati del progetto saranno solerti nella consegna delle ultime documentazioni da produrre, credo che prima dell’estate il cantiere potrebbe aprire per dare inizio ai lavori”. Così l’assessore all’Edilizia privata Alessandro Montagna risponde alle lamentele dei residenti del quartiere Pindemente, relative al degrado in cui versa l’area del cosiddetto ex fallimento Chini, compresa tra via Mameli e via Cavalcaselle. “Il progetto presentato prevede la demolizione con ricostruzione dell’esistente –spiega Montagna- si costruirà quindi una palazzina a forma di ferro di cavallo, con altezza massima di due piani, per un totale di circa 100 appartamenti e una volumetria complessiva inferiore a quella già esistente; il giardino condominiale, posto davanti alle abitazioni, manterrà invariate le dimensioni dell’area a verde attuale, oggi preda della sporcizia e del degrado”. “La progettazione di qualità elevata –prosegue l’assessore- contribuirà alla riqualificazione edilizia e urbanistica della zona”. “Come per tutti gli interventi di edilizia privata che vanno a recuperare aree degradate della città –conclude Montagna- gli uffici comunali saranno impegnati ad espletare i procedimenti burocratici nel più breve tempo possibile; d’altro canto il ritardo che gli abitanti lamentano è dovuto sia alle lungaggini delle operazioni legate al fallimento, sia ad un iter procedurale particolarmente complesso, anche a causa di alcuni abusi edilizi commessi dai primi proprietari, di cui ha dovuto farsi carico la nuova società che ha rilevato l’area”.
Fonte: Adige.tv | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
-
Inserito il 14 ottobre 2008 da 3412
Purtroppo sono molte le aree private degradate che allo stato attuale di restrizioni economiche , sono destinate ad essere abbandonate a ricovero di abusivi e drogati. Se non si protegge e sviluppa la proprietà privata la città diventerà invivibile . Le zone degradate come il marcio della frutta tenderà a colpire anche i quartieri vicini, per cui l'unico intervento sarà la costruzione di un muro (Padova con via Anelli docet). L'Amministraione lungimirante non attende la crisi, ma richiama i privati e concorda il possibile intervento di rissanamento sia in termini di opere private che pubbliche.
Per scrivere il tuo commento devi essere loggato