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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) 


 

E' preoccupante se Berlusconi non è più liberista.

  • (14 maggio 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 14 maggio 2008 da 31

    • Da una nota d'agenzia letta a Radio Radicale

    "C'è un passaggio della replica del Presidente del Consiglio a mio avviso molto preoccupante: mi riferisco a quando Berlusconi ha detto 'non siamo più tributari della rivoluzione liberista degli anni Ottanta'.
    Noi radicali invece incalzeremo il governo soprattutto sulle liberalizzazioni, sperando di trovare una sponda sia nei parlamentari del Partito Democratico che del Pdl, ma non solo".

    Lo dice Rita Bernardini, segretaria di Ri e deputata letta nelle liste del Pd, che aggiunge: "A tal proposito ho fatto riferimento ai 20 referendum liberali, liberisti e libertari del 1999, che per i radicali rappresentano un patrimonio e avrebbero potuto esserlo per tutto il Paese.
    Noi in quella scommessa, che abbiamo fatto con uno strumento concreto come quello referendario e che puntava a coinvolgere tutto il corpo elettorale, crediamo ancora; Berlusconi, che allora ostacolò i referendum promettendo che quelle riforme le avrebbe fatte lui, evidentemente non ci crede piu'".

    A Radio Radicale, Bernardini dice ancora: "Non e' la prima volta che assistiamo ad un totale cambiamento delle sue opinioni: e' gia' accaduto sulla legge elettorale.
    Anche questo e' un argomento che mi preoccupa molto poiche', dopo qualche rapido accenno in campagna elettorale, una discussione seria sulla legge elettorale sembra ormai uscita dal dibattito sulle riforme istituzionali.
    L'attuale 'legge porcata' - che ora molti s'affrettano ad esaltare - non ha nulla a che vedere con la nostra riforma, ancora molto attuale, per un sistema maggioritario con collegi uninominali molto piccoli che consentirebbe di instaurare un rapporto diretto tra eletto ed elettore.
    Tutti, maggioranza e opposizione, sembrano molto soddisfatti per il risultato prodotto dalle ultime elezioni, che ha ridotto i gruppi parlamentari e i partiti non grazie ad una riforma elettorale, ma come manifestazione di una volontà politica.
    Invece, proprio perche' non e' il frutto di una riforma organica, io ritengo che questo risultato sia in realta' una forzatura".

    Bernardini conclude: "Nella sua replica il presidente Berlusconi non ha parlato di politica estera, né di giustizia, tema sui cui noi radicali abbiamo presentato una vera e propria proposta di riforma che va dall'obbligatorieta' dell'azione penale, alla separazione delle carriere, alla responsabilita' civile dei magistrati e agli incarichi extragiudiziari.
    Vorremmo sapere se anche su questi temi Berlusconi ritiene che le riforme non servano più, essendo lui in grado di governare con altri metodi l'assetto di questo paese e quindi anche il comportamento e il ruolo delle istituzioni".

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: legge elettorale, Berlusconi, riforme istituzionali, riforma elettorale, magistrati, radicali al Parlamento | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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