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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) 


 

Non ho pregiudizi, ho votato la Bongiorno perché mi convince.- Intervista

  • (24 maggio 2008) - fonte: Il Secolo d'Italia - Gloria Sabatini - inserita il 26 maggio 2008 da 31

    A sorpresa Rita Bernardini appoggia l’esponente di An alla guida della Commissione Giustizia a Montecitorio: ”E’ partita con il piede giusto, condivido le sue posizioni su immigrazione clandestina e fecondazione assistita.
    Ho incontrato Giulia nel corso di un convegno su lavoro e donne e l’ho subito apprezzata. Naturalmente ora dovremo confrontarci...”

    Onorevole Bernardini, la riduzione della carcerazione preventiva, la separazione delle carriere, i dubbi sul reato di immigrazione clandestina «perché la povertà non è un reato». Sono questi gli argomenti che le piacciono di più? Li trovo convincenti, naturalmente poi dovremo confrontarci sui vari provvedimenti. Io stessa ho presentato delle proposte sulla separazione delle carriere e sull’emergenza migratoria. Ho un giudizio totalmente negativo sull’introduzione del reato di immigrazione clandestina che anche molti sindacati di polizia giudicano problematico e inefficace.
    Come la Bongiorno. È sorpresa dal garantismo di destra?
    Alcune affinità non sono nuove. Su molti temi referendari abbiamo lavorato gomito a gomito con An. Abbiamo un’antica tradizione in questo senso, dalle campagna per la liberazione di Paolo Signorelli alle apertura di Pannella al Msi. Nel lontano 1977 mi ritrovai consigliere circoscrizionale con Gramazio e fui l’unica a contrastare la politica dell’unità nazionale e la conventio ad escludendum della destra.
    Il suo voto è comunque una trasgressione...
    Il confronto è il sale della democrazia, mai rifiutare il dialogo. In materia di esteri, di economia e di parità, sui provvedimenti liberali abbiamo molto in comune.
    Anche sulla fecondazione assistita. Giulia Bongiorno giudica la legge 40 «una legge contro la vita, piena di contraddizioni»...
    Mi piace la sincerità. Sono d’accordo nel merito, ma apprezzo soprattutto la franchezza, la sensazione di autenticità che ispira fiducia.
    Non solo ha votato per un esponente di An ma parla di un’opposizione confusa e incerta. Che cosa succede?
    Vorremmo capire bene, perché non è chiaro il modo in cui il Pd intenda fare opposizione. Da una parte si confonde il gruppo con il partito, poi c’è il governo ombra.
    È preoccupata?
    I primi passi non mi sembrano confortanti, pur avendo tutta la volontà di collaborare. Non è incoraggiante che di fronte a un pacchetto sicurezza di questa portata non si sia manifestata un’opposizione forte e seria.
    Delusa da questo sbandamento?
    Delusa non direi, non è che mi aspettassi molto di più. La rivoluzione politica scaturita dal voto rende molto difficile organizzare l’opposizione. Nessuno si aspettava questo terremoto e la scomparsa di alcuni partiti. Serve un ripensamento globale ma per ora c’è molta confusione.
    Anche sulle emergenze del Paese?
    In campagna elettorale c`è stata la rincorsa all`allarme sicurezza, un continuo scímmiottamento ma è chiaro che gli elettori hanno preferito l’originale alla copia. Ora bisognerà aspettare nuovi equilibri, ogni parlamentare ha il compito di migliorare la situazione e di far lavorare il governo che ha le responsabilità maggiori. Almeno se fossimo un paese democratico...
    Ma è una fissazione
    Non abbiamo cambiato idea. Restiamo convinti che ci sia un deficit di democrazia, soprattutto nell’informazione. C’è ancora spazio per cambiare ma va sfruttato al massimo perché il tempo è poco.

    Fonte: Il Secolo d'Italia - Gloria Sabatini | vai alla pagina
    Argomenti: giustizia, immigrati, legge 40, fecondazione assistita, an, opposizione, clandestini, radicali al Parlamento | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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