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Dichiarazione di Augusto SALVADORI

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE) (Partito: LISTA CIVICA) 


 

La Giunta si spacca sull'ipotesi di una sanatoria degli affittacamere abusivi.

  • (30 maggio 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - inserita il 30 maggio 2008 da 861

    La Giunta si spacca sull'ipotesi di una sanatoria degli affittacamere abusivi, ipotizzata dal vicesindaco Michele Vianello e dall'assessore alle attività produttive Giuseppe Bortolussi. Una sorta di "contropartita" da offrire alla categoria, in cambio di un'alleanza da stringere proprio con gli albergatori contro la nuova legge regionale sul turismo che aumenterebbe ulteriormente la trasformazione della città in un grande albergo diffuso.
    Così, l'altro giorno, l'aveva descritta Bortolussi.

    Ma tanti suoi colleghi di Giunta non ci stanno. E ieri sono insorti l'assessore al turismo Augusto Salvadori, quello all'urbanistica Gianfranco Vecchiato, quello alla casa Mara Rumiz.

    La giornata comincia con l'irritazione di Vianello per le esternazioni dell'ex assessore Roberto D'Agostino contro la nuova legge regionale. Il vicesindaco si sfoga in Giunta, poi pubblicamente. «Non accetto lezioni dall'architetto D'Agostino, che da assessore ha predisposto gli studenti urbanistici che hanno consentito il sacco di Venezia. O da un altro ex amministratore come l'avvocato Giorgio Orsoni che sta patrocinando gli albergatori fuori Comune nella causa contro la Ztl. Prima di fare i capi della rivolta, bisognerebbe avere la coscienza a posto. Tra due anni io me ne vado e a questo punto non lascio più spazio a nessuno». Ciò detto, Vianello conferma il suo pensiero sulla legge, ma anche sulla sanatoria. «Sono contrario alle dependance, alle dimore ospitali e tutto quello che in questa legge danneggia Venezia. Ne parlerò con la Regione. E sono pronto anche a impugnarla davanti alla Corte costituzionale: la Regione non può togliermi gli strumenti urbanistici. Ci sono, però, alcune trasformazioni ormai irreversibili. E su questo fronte, sono contrario a fare la guerra contro i mulini a vento. Meglio condonare quello che è ormai, irreversibilmente, un albergo». Questo significa sanare tutti gli abusi? «Si vedrà caso per caso».

    Roberto D'Agostino, che ieri aveva apertamente parlato di "resa alle lobby più potenti", torna alla carica: «Parlare di sanatorie e di condoni è il segnale che dà il via libera al disfacimento del tessuto della città. Come dire "ognuno faccia quel che vuole", legittimando ogni abusivismo. Quello che sta accadendo oggi fa capire chi sta di qua e chi, invece, sta dall'altra parte».

    Ma torniamo in giunta, nella quale insorge l'assessore al turismo e decoro Augusto Salvadori: «Da sempre sostengo che la battaglia per la difesa della residenza va fatta in modo prioritario e con grande forza. Dico fin d'ora che, se sarà necessario, proporrò un referendum tra tutti i nostri concittadini che vivono nella città storica contro quanto prevede questa riforma per Venezia. Il condono? Rispetto le opinioni di tutti, ma mi domando perché ci dovrebbe essere una sanatoria di abusi edilizi che hanno compresso il numero degli alloggi destinati alla residenza».
    Facile, a questo punto, che l'argomento venga affrontato nella riunione di Giunta convocata oggi a Murano. Anche perché l'assessore Mara Rumiz ha già sollevato la quyestione con una lettera inviata al sindaco e ai colleghi Vianello, Bortolussi, Salvadori e Vecchiato: «Avrei sperato - dice l'assessore alla casa - che la riconosciuta specificità veneziana consentisse di contenere la spinta alla trasformazione di alloggi in residenze ad uso turuistico, mentre qui si va ad ampliare le possibilità.
    Mi è stato detto che tale norma serve solo a sanare la situazione: forse è irrilevante il fatto che io sia contraria ad ogni forma di sanatoria o di condono, ma almeno lo espliciti presentando tale norma come transitoria».

    Durissimo Gianfranco Vecchiato: «Soono anni che prima come professionista e ora come assessore mi occupo di queste cose: non ne posso più di condoni e sanatorie. Non so se la linea della giunta sarà di accogliere una parziale sanatoria, so che io in giunta porterò la mia opinione negativa. Qualsiasi altro assessore all'urbanistica direbbe le mie stesse cose». Ma se non passasse l'idea del vicesindaco sul condono, cosa succederebbe dei vari abusi? «Si valuterà con gli uffici, di sicuro per quanto mi riguarda nessuna sanatoria».

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre | vai alla pagina
    Argomenti: turismo, referendum, giunta comunale, casa, veneto, venezia, comune venezia mestre, Abusi, Edilizia, sanatoria | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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