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Dichiarazione di Silvana MURA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

GIUSTIZIA: MURA(IDV), SUBITO IL TAGLIO DEI TRIBUNALI MILITARI

  • (01 giugno 2008) - fonte: AGI - inserita il 04 giugno 2008 da 673
    (AGI) - Roma, 1 giu. - La giustizia italiana e’ in crisi, in particolare per quanto riguarda la durata dei processi, a causa della mancanza di mezzi e risorse umane che le impediscono di funzionare come dovrebbe. La pubblicazione su Repubblica di oggi di una relazione interna al Ministro della Giustizia certifica ufficialmente quello che gia’ si sapeva. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv. “A fronte di questa preoccupante emergenza - aggiunge - il governo ha assunto un provvedimento irrazionale che va nella direzione opposta, come quello di aver procrastinato per altri sei mesi la riduzione del numero dei tribunali militari e la destinazione dei giudici che operano in questi tribunali alla giustizia ordinaria. Provvedimento ancora piu’ incomprensibile se si considera il basso volume di lavoro che queste strutture sono chiamate a svolgere e gli alti costi che producono”. “Una misura gia’ adottata dal governo Prodi - rileva - e che sarebbe entrata in vigore dal primo di luglio se venerdi’ scorso il governo non avesse varato con decreto un ulteriore rinvio di sei mesi. Una scelta grave che il governo dovra’ spiegare ai tanti cittadini che da anni attendono di ottenere una sentenza. Per ottenere tale risposta presentero’ un’ interrogazione nella quale al ministro della Giustizia verra’ richiesto cosa intenda fare per recuperare la montagna di crediti che lo Stato vanta per pene pecuniarie e sanzioni processuali, che per il solo 2007 ammontano a mezzo miliardo di euro”. (AGI)
    Fonte: AGI | vai alla pagina
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Commenti (2)

  • Inserito il 15 giugno 2008 da 2770
    Sono perfettamente d'accordo con la riduzione dei tribunali militari, ma di certo questa riforma - così com'è strutturata - creerà notevoli problemi. Il primo è più che ovvio, una iniqua dislocazione delle sedi giudiziarie, a dir poco, avventata.Ciò determina falcidie di natura economica sia al militare che allo Stato ( basti pensare allo spostamento degli imputati, dei loro legali e dei testi). Il secondo: si crede davvero di risolvere il problema giustizia in Italia con il "recupero" di una cinquantina di magistrati militari? Provo soltanto ad immaginare un magistrato militare, trasferito magari al Tribunale dei minori: inorridisco solo al pensiero.E' come dire un chirurgo che svolge le mansioni di un cardiologo! Ma drammaticamente furoviante è la errata informazione mediatica. Il ministro La Russa, anticipando un successivo decreto di proroga della chiusura dei tribunali militari,ha scatenato le contestazioni del "ministro ombra" Il Secolo XIX ed il Corriere della Sera, con Gian Antonio Stella,hanno dato risalto alle contestazioni dell'On. Pinotti,riportando, tra l'altro, le dichiarazioni del P.M. torinese Dott. Scafi. Sarebbe stato sicuramente opportuno una rivisitazione del provvedimento di soppressione. I giornali cui sopra, riportavano che la chiusura delle sedi giudiziarie precettate avrebbero comportato un risparmio di circa 800 milioni di euro, per il 2008. Falso è di solo 800 mila euro! Questa è la stima prevista in finanziaria. Ma poi c'è da chiedersi questi dati da cosa derivano? Gli stipendi sono comunque dovuti e gli immobili sono di proprietà del demanio militare, allora ne scaturisce che tutto il risparmio è riconducibile ai soli costi di gestione degli uffici ed alle varie utenze. Ma qualcuno si è posto il problema dei costi che lo Stato dovrà affrontare per pagare le missioni dei vari testi, o del personale inquirente? Nessuno ha poi considerato gli oneri che il Militare imputato dovrà sostenere, solo il COCER Carabinieri ha dato sfogo al disagio che si paventa. Come mai i nobili servitori dell'informazione non hanno sottolineato che dal 2002 ben 14 aeroporti militari devono transitare all'ENAC ed ancora sono gestiti da personale militare,che di fatto non hanno nessuna mansione se non quella di presiedere l'installazione stessa?? Perchè invece non si procedere ad abrogare il codice penale militare, o altrimenti garantire al militare stesso la possibilità di difesa nella sede di servizio, magari presso una sede speciale ubicata nei tribunali ordinari, abolendo del tutto i tribunali militari? Sono fermamente convinto che in questo Paese falso perbenista, il vero potere sta nelle lobby e che una parziale informazione anima le coscienze di molti italiani.
  • Inserito il 15 giugno 2008 da 2770
    Sono perfettamente d'accordo con la riduzione dei tribunali militari, ma di certo questa riforma - così com'è strutturata - creerà notevoli problemi. Il primo è più che ovvio, una iniqua dislocazione delle sedi giudiziarie, a dir poco, avventata.Ciò determina falcidie di natura economica sia al militare che allo Stato ( basti pensare allo spostamento degli imputati, dei loro legali e dei testi). Il secondo: si crede davvero di risolvere il problema giustizia in Italia con il "recupero" di una cinquantina di magistrati militari? Provo soltanto ad immaginare un magistrato militare, trasferito magari al Tribunale dei minori: inorridisco solo al pensiero.E' come dire un chirurgo che svolge le mansioni di un cardiologo! Ma drammaticamente furoviante è la errata informazione mediatica. Il ministro La Russa, anticipando un successivo decreto di proroga della chiusura dei tribunali militari,ha scatenato le contestazioni del "ministro ombra" Il Secolo XIX ed il Corriere della Sera, con Gian Antonio Stella,hanno dato risalto alle contestazioni dell'On. Pinotti,riportando, tra l'altro, le dichiarazioni del P.M. torinese Dott. Scafi. Sarebbe stato sicuramente opportuno una rivisitazione del provvedimento di soppressione. I giornali cui sopra, riportavano che la chiusura delle sedi giudiziarie precettate avrebbero comportato un risparmio di circa 800 milioni di euro, per il 2008. Falso è di solo 800 mila euro! Questa è la stima prevista in finanziaria. Ma poi c'è da chiedersi questi dati da cosa derivano? Gli stipendi sono comunque dovuti e gli immobili sono di proprietà del demanio militare, allora ne scaturisce che tutto il risparmio è riconducibile ai soli costi di gestione degli uffici ed alle varie utenze. Ma qualcuno si è posto il problema dei costi che lo Stato dovrà affrontare per pagare le missioni dei vari testi, o del personale inquirente? Nessuno ha poi considerato gli oneri che il Militare imputato dovrà sostenere, solo il COCER Carabinieri ha dato sfogo al disagio che si paventa. Come mai i nobili servitori dell'informazione non hanno sottolineato che dal 2002 ben 14 aeroporti militari devono transitare all'ENAC ed ancora sono gestiti da personale militare,che di fatto non hanno nessuna mansione se non quella di presiedere l'installazione stessa?? Perchè invece non si procedere ad abrogare il codice penale militare, o altrimenti garantire al militare stesso la possibilità di difesa nella sede di servizio, magari presso una sede speciale ubicata nei tribunali ordinari, abolendo del tutto i tribunali militari? Sono fermamente convinto che in questo Paese falso perbenista, il vero potere sta nelle lobby e che una parziale informazione anima le coscienze di molti italiani.

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