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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«La Costituzione fondamento e simbolo della Repubblica»

  • (02 giugno 2008) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 02 giugno 2008 da 31

    Il Capo dello Stato al Vittoriano per l'omaggio al Milite Ignoto. Poi la parata ai Fori imperiali, sotto la pioggia.
    ROMA - Gli onori finali a Giorgio Napolitano da parte di uno squadrone di corazzieri e di carabinieri a cavallo: così si è conclusa la tradizionale parata militare del 2 giugno in via dei Fori Imperiali.
    Ad assistere, oltre al presidente della Repubblica, le più alte cariche dello Stato.
    Con Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani, il numero uno di Montecitorio Gianfranco Fini e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
    A parata conclusa Napolitano ha lasciato via dei Fori Imperiali accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini.

    OMAGGIO AL MILITE IGNOTO - La parata ha visto sfilare sotto la pioggia 7.200 persone, tra militari e civili.
    Ultimo atto il passaggio delle Frecce Tricolori.
    Il presidente della Repubblica, che somenica ha lanciato l'allarme sul rischio di regressione civile, aveva dato in mattinata il via alle celebrazioni per il 62esimo anniversario della Repubblica deponendo una corona d'alloro alla tomba del Milite Ignoto.

    BANDIERA AVES SFILA A LUTTO - Tra le tante bandiere militari che hanno sfilato a via dei Fori Imperiali, una era listata a lutto: è il vessillo dell'Aves, aviazione dell'Esercito, che in questo modo ha reso onore al capitano Filippo Fornassi, l'ufficiale morto domenica in un incidente di elicottero sul lago di Bracciano.

    «COSTITUZIONE SIMBOLO E FONDAMENTO DELLA DEMOCRAZIA»
    «Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale nella storia nazionale, gli italiani scelsero la Repubblica ed elessero l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta costituzionale, ispirazione e guida della ricostruzione materiale ed istituzionale dell'Italia e, da allora, simbolo e fondamento della democrazia del nostro paese».
    Così il Capo dello Stato Giorgio Napolitano esordisce in un messaggio inviato al Capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, in occasione della Festa della Repubblica.

    «GARANTI DELLA COSTITUZIONE»
    Per Napolitano, «le Forze Armate italiane del XXI secolo rinnovano il ruolo di custodi e garanti della Costituzione repubblicana, interpretandone il significato universale nelle innumerevoli missioni a sostegno dei diritti umani, della legge e dello sviluppo sociale ed economico in tante aree di crisi».
    La missione primaria delle Forze Armate, secondo Napolitano, è «ripudiare la guerra con i fatti, lavorando concretamente per costruire la convivenza pacifica tra i popoli, attraverso la sicurezza, la certezza del diritto e un più equilibrato sviluppo mondiale».

    SCHIFANI E FINI - Nel giorno della festa del 2 giugno il numero uno di Palazzo Madama Schifani ha sottolineato, nel corso di un incontro presso la libreria del Senato con una rappresentanza di studenti del liceo classico Visconti e del baby consiglio di Paternò, la necessità di migliorare la seconda parte della Costituzione senza toccare la parte che riguarda i valori perché «è sacra e sempre attuale». Da parte sua il presidente della Camera Fini è tornato sulle parole pronunciate domenica da Napolitano: «L'invito allo sforzo comune rivolto dal presidente della Repubblica è ineccepibile e soprattutto molto sentito» ha detto l'ex leader di An.
    BERLUSCONI ACCLAMATO DAI FAN - Ma l'altro protagonista della giornata, oltre a Napolitano, è Silvio Berlusconi. Al termine della parata, nonostante la pioggia battente, il premier non ha rinunciato alla passeggiata che dal palco delle Autorità della Parata lo ha portato fino a quasi sotto casa, a Palazzo Grazioli.
    In via del Plebiscito una folla di sostenitori lo ha atteso accogliendolo al suo arrivo al coro di «Silvio, Silvio». Berlusconi non si è sottratto ai fan, ringraziando tutti e stringendo molte mani. «È una cosa veramente emozionante che mi spinge, se possibile, a lavorare ancora di più» ha commentato il premier.

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina
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