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Dichiarazione di Andrea MARTELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Accettiamo la sfida, ma manca un progetto chiaro». - Intervista

  • (03 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco - inserita il 03 giugno 2008 da 31

    Umberto Bossi ha messo la sfida sul vostro tavolo.
    «Se si parte dal presupposto che il federalismo, anche quello fiscale, è una di quelle riforme per la quale è necessario trovare convergenze in Parlamento, non vedo dove sia il problema» risponde il "ministro" alle Infrastrutture del "governo ombra" del Pd.
    Andrea Martella, dunque raccogliete la sfida del senatùr. Per fare cosa?
    «Intanto per applicare il federalismo già possibile, quello previsto dalla Costituzione riformata nel Titolo V, come l'attivazione dell'autonomia variabile. E di qui procedere per costruire uno Stato più moderno, efficiente e più coeso...».
    È arcinoto, dite no ad un federalismo che divida il Paese.
    Ma non le sembra un leit-motiv che non ha più senso, forse rispolverato per non fare nulla? Anche Bossi non vuole dividere l'Italia in due.

    «Al tempo, prima di dire che non esiste la volontà di attuare un federalismo diverso tra Nord e Sud dobbiamo vedere il merito del progetto del Pdl.
    Se il federalismo vuol dire lasciare gran parte delle risorse nelle regioni che le hanno prodotte, ci siamo; se invece significa lasciare il 90\% di quelle risorse, come aveva detto la Lega in altre circostanze, bè questo non funziona».
    Bossi è arci-pronto a trattare con voi per quel benedetto principio, eppure domenica a Pontida c'é stato più di qualche fischio...
    «Credo che ci sia un atteggiamento nuovo da parte della Lega, che sta procedendo in solitaria in presenza di qualche difficoltà all'interno della maggioranza...».
    Cosa vuol dire?
    «Vorrei capire se in Alleanza Nazionale o nel Movimento per le Autonomie siano totalmente convinti del federalismo.
    Cosa hanno da dire dopo il taglio di fondi per opere pubbliche in Calabria e Sicilia, dirottati per tagliare l'Ici e per la detassazione degli straordinari.
    Ho sentito personalmente più di qualche mugugno in Forza Italia e An delle due regioni del Sud.
    Per quanto siamo pronti a dialogare».
    Non potete farne a meno.
    «Scusi, ricordo che il federalismo fiscale, e anche quello infrastrutturale, faceva parte del nostro programma elettorale.
    Non lo abbiamo di certo accantonato, nonostante la sconfitta.
    Tanto che la scorsa settimana abbiamo riunito a Milano il "governo ombra" proprio su questo tema, c'é stato un incontro tra Bossi e il nostro "ministro" Chiamparino».
    Finalmente niente più alibi.
    «Diciamo che sono loro, il centrodestra, a non avere più alibi.
    Siamo noi a sfidarli, convinti che il federalismo sia un approdo fondamentale per il Paese; negli ultimi dieci anni la Lega prima ha parlato di secessione, poi di devolution e di federalismo.
    Ora riparlano di federalismo, vediamo se sono capaci di farlo visto che dal 2001 al 2006 non si è visto nulla e se mantengono l'offerta di dialogo, alla quale il Pd è disponibile».
    Calderoli si è spinto molto avanti, ipotizzando che il federalismo fiscale sarà approvato entro dicembre.
    Il Pd quale proposta concreta si aspetta per iniziare il discorso?

    «Dato per scontato che la base di discussione è l'applicazione delle norme già previste dalla riforma della Costituzione fatta da noi, per il resto siamo pronti ad avallare un'impostazione che preveda il federalismo variabile, differenziato da regione a regione per lasciare nel territorio le risorse sufficienti per servizi adeguati, incardinato sulla solidarietà nazionale».
    E il modello lombardo, sponsorizzato da Bossi che prevede l'80\% dell'Iva e il 15\% dell'Irpef da lasciare ai territori?
    «Parliamone, per ora non vedo un progetto chiaro proveniente dalla maggioranza.
    E poi, non mi pare che sia saggio adottare un modello ritenendolo valido per tutti.
    In quella proposta c'è uno scarto troppo grande nei punti di partenza tra disponibilità pro capite di un cittadino lombardo e di un cittadino campano.
    L'unità del Paese non reggerebbe».

    Fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco | vai alla pagina
    Argomenti: bossi, federalismo fiscale, pd, irpef, risorse, federalismo, governo ombra, lombardia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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