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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

«Gli Ogm per battere la fame».

  • (06 giugno 2008) - fonte: Corriere della Sera - Maurizio Caprara - inserita il 06 giugno 2008 da 31

    Nel parlare di un argomento che a prima vista riguarda soltanto altro, Silvio Berlusconi ha già mandato un regalo a George W. Bush, il presidente degli Stati Uniti in visita a Roma da mercoledì prossimo.
    In un'intervista a Radio Vaticana, canale ascoltato da un variegato mondo che ha più di una riserva in materia, il presidente del Consiglio ha indicato nella diffusione degli organismi geneticamente modificati un elemento indispensabile per sconfiggere la fame nel mondo.

    «Il futuro si risolve solo con maggiore formazione, con una più ampia messa a disposizione delle varie tecnologie, con il ricorso agli Ogm in tutti quei Paesi dove si deve arrivare a una possibilità di sopperire autonomamente alle proprie esigenze alimentari», ha affermato Berlusconi.
    Una tesi che va incontro alla linea perseguita da anni dalla Casa Bianca e sostenuta mentre a Roma era in corso la conferenza della Fao sulla sicurezza alimentare durante la quale il ministro degli Esteri Franco Frattini, mercoledì, aveva deplorato una «chiusura dogmatica» su ricerca e Ogm.

    Berlusconi ne ha parlato nel giorno in cui il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia si è visto a tu per tu con il segretario all'Agricoltura mandato alla Fao da Bush, Ed Schafer.
    Colloquio dopo il quale Zaia ha giudicato «parzialmente risolto » il problema dei rischi di un blocco per l'esportazione di Brunello negli Usa.
    La promozione del ricorso agli Ogm è una delle priorità dell'ambasciata americana a Roma.
    L'opposizione più consistente è considerata quella che ci fu quando era ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno tra 2001 e 2006, in particolare all'inizio.
    Nell'ultimo governo Prodi, il ministro Paolo De Castro non era un nemico degli Ogm.
    La differenza è che il governo Berlusconi IV sembra farsene quasi promotore.


    «Sono tecnologia e conoscenza brevettata, di proprietà di poche multinazionali e dai costi troppo elevati per chi, nei Paesi poveri, non ha soldi per procurarsi una sufficiente razione di cibo», ha obiettato Roberto Burdese, portavoce dello schieramento «ItaliaEuropa- Liberi da Ogm» appoggiato da Acli, Coldiretti, Confartigianato.

    Ermete Realacci, ministro dell'Ambiente nel «governo ombra» del Partito democratico, non è contrario in assoluto alle tecniche genetiche («producono anche l'insulina») e dice che «vanno evitate posizioni ideologiche, bisogna valutare caso per caso e Paese per Paese »: «Certo gli Ogm non servono all'Italia, che esporta meglio puntando sulla qualità della sua agricoltura.
    Per la quale, nel mondo, non avere Ogm è una griffe».

    Fonte: Corriere della Sera - Maurizio Caprara | vai alla pagina
    Argomenti: usa, Berlusconi, OGM, agricoltura, Ministro degli esteri, alimentari, governo ombra, Fao, emergenze alimentari, ministero Agricoltura | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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