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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Il governo è in stato confusionale.

  • (06 giugno 2008) - fonte: L'Unità - Bruno Miserendino - inserita il 07 giugno 2008 da 31

    «In poche settimane il governo è precipitato in un generale stato di confusione». Dall’Alitalia, all’immigrazione, al taglio dell’Ici, che non serve a niente e penalizza il Sud, per finire al federalismo. Veltroni attacca, l’esecutivo non gradisce, e anche sulle riforme istituzionali il dialogo va avanti un po’ a fatica, come testimonierebbe l’esito di un incontro mattutino tra lo stesso leader del Pd e l’ambasciatore del Pdl Gianni Letta. Veltroni attacca perché vede un gap molto forte tra ciò che serve ed era stato promesso, e i primi passi dell’esecutivo.

    Il segretario, con Morando e Chiamparino, parla al termine di una lunga riunione del governo ombra dedicata al tema del federalismo e sul tema lancia un messaggio rivolto alla maggioranza e anche all’interno del Pd. Attenzione, dice, noi vogliamo il federalismo fiscale, ma non c’è alcun asse privilegiato con la Lega, sbaglia chi vede accordi sottobanco alle porte. Il Pd, dice Veltroni, chiede che si riparta dal pacchetto Violante già approvato e dal testo della conferenza delle regioni, «ma è il governo e la maggioranza che si devono chiarire devono dare risposte politiche precise». «Non c’è stato alcun contatto tra me e Bossi - spiega - noi abbiamo la massima disponibilità, ma bisogna chiarire il contesto».

    Il «contesto» è quel che pensa la maggioranza dove le idee non sono chiarissime e dove la Lega sembra riproporre una forma di «scessionismo mascherato», con l’aggravante «di una messa in discussione del nostro ruolo nella Ue». I paletti del Pd in materia sono noti: «Noi - ha spiegato Veltroni - vogliamo un federalismo che unisca il paese e che non rafforzi le diseguaglianze che già ci sono e che non costi di più, quindi che non raddoppi le funzioni e livelli istituzionali di una macchina decisionale già lenta». Insomma non rientri dalla finestra quel che era uscito dalla porta quando il referendum costituzionale bocciò la devolution. La bozza Violante, affermano Veltroni, Chiamparino, Morando, «era già condivisa, e non vogliamo fare passi indietro con proposte di partito». Quanto al federalismo, «per noi il documento approvato dalle Regioni è una buona base di lavoro».

    Ma il federalismo è solo un aspetto, i problemi più evidenti riguardano le prime mosse del governo sui temi che hanno decretato la vittoria di Berlusconi e di Bossi e su cui il Pd intende dare battaglia. Veltroni l’aveva promesso: smaschereremo giorno per giorno le promesse che non diventano realtà. Sull’immigrazione il segretario dà credito alla marcia indietro del premier e per questo dice che il governo «sta prendendo la strada giusta», ma le cose sono ovviamente più complicate. È emblematica anche la vicenda dell’Ici, il cui taglio totale è un regalo ai ceti abbienti (perché a quelli meno ricchi era già stata tolta dal governo Prodi) e che è stato finanziato levando soldi al Mezzogiorno. «Il governo ha cominciato contro il Sud e non va bene».

    Su Alitalia, secondo il Pd il disastro è chiaro, e solo in un paese come il nostro, dice Pierluigi Bersani alla Camera, il governo potrebbe fare qual che ha fatto senza una sola critica dei «famosi cultori del mercato». Ecco l’epitaffio: «Alitalia - dice il ministro ombra - s’è suicidata, impiccandosi a una cordata». Che non c’è e che se c’è sarà pagata amaramente da italiani e lavoratori della compagnia. E giù ironie su Tremonti Robin Hood. Anche qui, dice Bersani, «non si capisce che il governo, permettendo differenze di prezzo del carburante tra noi e l’Europa, ha già dato ai petrolieri quel che minaccia di togliere con le supertasse sui superprofitti». Questo è il problema, sottolinea Bersani, solo che al momento nessuno glielo rimprovera, perché i media sono in luna di miele col governo.

    Bonaiuti non ha gradito molto le esternazioni del Pd e dice che la confusione è nell’opposizione. Ma anche nell’incontro con Gianni Letta, avvenuto lontano da occhi indiscreti, nonostante il clima di dialogo non tutto sarebbe andato liscio. «È proseguita - dice Veltroni - una discussione sulle riforme per vedere di portare il pacchetto Violante il più rapidamente possibile in Parlamento». Ma sulla Rai le idee sono altre.

    Fonte: L'Unità - Bruno Miserendino | vai alla pagina
    Argomenti: alitalia, veltroni, pd, ici, federalismo, governo ombra | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 08 giugno 2008 da 31
    Se il Governo è in stato confusionale, allora il Pd è moribondo.

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