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Dichiarazione di Maurizio FERAUDO
Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Calabria (Lista di elezione: IdV)
"Inutili allarmismi sulla Comunità Montana di Acri"
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(10 giugno 2008) - fonte: Nuova Sibaritide - quotidiano online della Sibaritide, del Pollino e della Valle Crati - inserita il 10 giugno 2008 da 1628
"Ancora una volta, leggiamo sulla stampa, e nella fattispecie sull'edizione odierna de "Il Quotidiano della Calabria", in un articolo a firma del solito signor Piero Cirino, corrispondente da Acri, che la Comunità Montana di Acri rischia la soppressione e che l'intera classe politica ed istituzionale del territorio sta completamente ignorando il problema. Si tratta dell'ennesima "bufala" giornalistica, poichè il contenuto dell'articolo non corrisponde a realtà e denota la sistematica volontà, da parte del cronista, di non ripercorrere le tappe della vicenda e di non menzionare chi, come il sottoscritto, si sta adoperando con tutte le sue forze per tutelare la Comunità Montana di Acri".
"Da tempi non sospetti, e il signor Cirino ne è perfettamente consapevole, mi sto occupando della questione, sia incontrando i dipendenti della stessa Comunità Montana di Acri e sia facendomi portavoce delle istanze di questi ultimi presso il competente assessore regionale Liliana Frascà. Non è quindi assolutamente vero che tutti, senza distinzione alcuna, stanno sottovalutando il problema, sul quale, lo ricordo, il sottoscritto è intervenuto pubblicamente più di una volta. Ritengo necessario, infatti, che il Consiglio regionale intervenga senza indugio, affinchè, nel sopprimere quelle Comunità Montane che poco o nulla hanno a che spartire con la montagna, salvaguardi, però, taluni Enti montani. La normativa in vigore prevede, infatti, che le Regioni, al fine di concorrere agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della norma, e dunque entro fine giugno, provvedano ad emanare nuove leggi di riordino della disciplina delle Comunità Montane per razionalizzarne e contenerne i costi".
"Ecco perchè non può che definirsi strumentale e grossolano il tentativo di chi, approfittando nel necessario intervento che la Regione Calabria sta già effettuando in materia, tenti di screditare l'operato di quanti, senza velleità o sterile propaganda, hanno sposato la giusta causa della comunità acrese sin dal primo giorno. Il diritto d'opinione e di critica - conclude Feraudo - è ben altra cosa dalla sistematica operazione di accostare eventi a uomini, problemi a responsabilità, cercando di svolgere allo stesso tempo la delicata professione del giornalista e la propria militanza politica".
Fonte: Nuova Sibaritide - quotidiano online della Sibaritide, del Pollino e della Valle Crati | vai alla pagina » Segnala errori / abusi