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Dichiarazione di Ivano BERTO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Venezia (VE) (Gruppo: PD) 


 

(VE) E al Lido i delegati possono restituire l'indennità anche a rate.

  • (13 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Lorenzo Mayer - inserita il 13 giugno 2008 da 31

    I "mini assessori" delle municipalità dovranno restituire al Comune i primi quattro mesi delle loro indennità del 2008.
    Al Lido e Pellestrina la comunicazione, del direttore Roberto Susseberg, è stata inviata al vicepresidente e ai 4 componenti dell'esecutivo, ma lo stesso discorso vale per tutte e sei le municipalità del territorio comunale.
    Il conto è già stato presentato: ogni delegato, percepiva un compenso di 650 euro lorde al mese, ovvero la metà dell'indennità prevista per un consigliere comunale.
    Perciò, al netto delle tasse, dovrà ridare a Ca' Farsetti circa 500 euro, che, moltiplicata per i quattro mesi in questione, fa ammontare il totale a circa 2000 euro ciascuno.
    Il "taglio" ai compensi del decentramento è un provvedimento inserito dal governo nella Finanziaria 2008.
    L'intera vicenda è stata gestita per il Comune di Venezia, dal vicesegretario generale Francesco Vergine, e dal consigliere comunale Ivano Berto, delegato a seguire le municipalità.
    L'Amministrazione ha inviato un quesito al Ministero per capire come comportarsi e se fossero previste altre forme di rimborso.
    La risposta è stata negativa. Da maggio,quindi, è stata sospesa l'erogazione dei compensi.
    Ora, ecco la richiesta di restituire gli arretrati, che dall'inizio dell'anno erano stati accreditati da Ca' Farsetti specificando però che l'indennità era in via provvisoria, e che quindi, in caso di risposta negativa del Ministero al quesito dell'amministrazione comunale, come poi è avvenuto, avrebbe dovuto essere restituito.
    Ora che la decisione è ufficiale non mancano i malumori
    Tra le formule di pagamento che Ca' Farsetti potrebbe accordare ai "mini assessori" ci potrebbe essere la rateizzazione.
    Ma il motivo del contendere è un altro: attualmente i delegati si trovano a dover esercitare un ruolo istituzionale senza compenso
    "Non appena abbiamo capito dalla Finanziaria che ci potevano essere dei "tagli" alle indennità - spiega Ivano Berto - abbiamo scritto al Ministero per saperne di più e ai delegati delle municipalità per metterli al corrente della situazione"

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Lorenzo Mayer | vai alla pagina
    Argomenti: finanziaria, finanziaria 2008, soldi pubblici, circoscrizioni, venezia, comune venezia mestre, amministrazione comunale, rimborsi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 13 giugno 2008 da 31
    Appena scritto il commento:"troppi, in Italia, pensano alla politica come il modo migliore per lavorare poco (o niente) e di far soldi", la conferma (non che ce ne fosse bisogno, ma è sempre meglio "ribadire il concetto") arriva dal quotidiano. Nell'articolo qui sopra la frase:" il motivo del contendere è un altro: attualmente i delegati si trovano a dover esercitare un ruolo istituzionale senza compenso". Ovvero:-Se lavoro voglio i soldi-. E il concetto non fa una grinza*. Ma come lavori? Ora, questo sta accadendo per i "mini-assessori", ma visto che anche gli assessori (come tutti i dipendenti statali), prendono soldi che escono dalle tasche della comunità, e considerati gli sprechi enormi di denaro pubblico, mi chiedo e vi chiedo:"perchè non fare un'indagine semestrale sull'operato di ogni singolo assessore?". Se il risultato è positivo, se ne sta al suo posto (non credo sia il caso di scomodare incentivi per qualcuno che già gode di troppi privilegi), se il risultato è da "maglia nera", licenziato. Senza aspettare nuove elezioni. Abbiamo già visto troppi rimpasti di giunta, senza che il cittadino che paga, ne sapesse nulla. E' il momento di applicare la trasparenza a tutti coloro che percepiscono compensi per amministrare i soldi, le infrastrutture, l'istruzione, la sanità e qualsiasi altra funzione pubblica. Sì all'impegno e al merito, no ai tagli di nastro per inaugurare nuovi sperperi. *E, da non dimenticare mai. E' tempo che chi ha un solo lavoro non viva di stenti.

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