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Dichiarazione di Franco Frattini

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Affari Esteri (Partito: PdL) 


 

TRATTATO UE, LA LEGA E' AVVERTITA.

  • (16 giugno 2008) - fonte: Ansa - Andrea Linares - inserita il 17 giugno 2008 da 31

    LUSSEMBURGO - Il cammino del Trattato di Lisbona non si può fermare. Ma la migliore reazione al 'no' dell'Irlanda non è un'Europa a due velocità, ma ripartire, subito e tutti, dai temi concreti, dai problemi dei cittadini europei: prezzi, energia, immigrazione.
    Intervenendo alla riunione dei capi delle diplomazie Ue, il ministro degli Esteri Franco Frattini ripropone, assicurando essere ampiamente condivisa, la posizione assunta dall'Italia dopo quella che ha definito "la doccia fredda" irlandese.
    C'é oggi - ha detto Frattini rispondendo ad una domanda sulla posizione assunta dalla Lega dopo la bocciatura di Dublino del Trattato - una "impossibilità politica di fermare il processo di ratifica che deve continuare anche per contribuire ad un dibattito europeo che non ha, in queste ore, ad oggetto solo questo Trattato, che certo non può entrare in vigore nei prossimi mesi, ma la capacità concreta dell'Europa di fare passi avanti nella direzione di politiche in grado di rispondere alle attese dei cittadini".
    Inoltre il ministro ha sottolineato che "quello che è accaduto impone un riesame profondo di come l'Europa si fa capire e dimostra attenzione per i cittadini".

    E, ha aggiunto, "credo che sia un messaggio che la Lega possa apprezzare".
    Il ministro ha molto insistito però, sulla necessità di ascoltare prima di tutto eventuali proposte dall'Irlanda sul da farsi, di non perdere tempo e, soprattutto, di ripartire dai problemi concreti.
    "Mi sono detto contrario a parlare di opzioni preferenziali per l'Irlanda.
    Ascoltiamo le proposte irlandesi, non facciamone di precotte a Bruxelles", ha aggiunto.
    Così come "non parliamo di un'Europa a due velocità, di un gruppo pioniere o di un'elite".
    Da evitare anche è "prendersi una pausa di riflessione lunga, cioé rimanere inattivi", così come "non è possibile rinegoziare il Trattato e sospendere i processi di ratifica".
    Tre cose che "sarebbero controproducenti".
    La risposta deve dunque essere rapida e più comprensibile per i cittadini europei di una disputa sul numero dei commissari.
    Una risposta che deve partire già giovedì e venerdì, dal Consiglio Europeo che riunirà a Bruxelles i capi di Stato e di Governo dell'Unione. Bisogna - ha spiegato infatti il ministro - "limare il documento di conclusione del Consiglio, per tirare fuori qualche iniziativa, qualche risposta reale.
    E io credo che il tema dei prezzi, in particolare degli alimentari, dell'energia e dell'immigrazione, se affrontati in modo concreto, saranno la migliore risposta".
    Insomma: "già da venerdì il Capi di Stato debbono intervenire sui prezzi dei prodotti agricoli, su quelli dell'energia che crescono, sull'immigrazione col patto per l'immigrazione che propone Sarkozy".
    Per cominciare finalmente a "parlare della vita quotidiana dei cittadini" d'Europa.

    Fonte: Ansa - Andrea Linares | vai alla pagina
    Argomenti: politica estera, europa, Lega Nord, Ministro degli esteri, trattato di Lisbona | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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