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Dichiarazione di Michele VIANELLO

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: PD) 


 

Venezia. Vita sempre più dura per i venditori itineranti.

  • (17 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Michele Fullin - inserita il 17 giugno 2008 da 31

    Venezia - Vita sempre più dura per i venditori itineranti di borse e accessori di pelletteria che affollano le strade più turistiche del centro storico.
    Da oggi, stazionare sulla pubblica via con grandi sacchetti in plastica sarà vietato.
    Così afferma l'ordinanza firmata dal sindaco con procedura d'urgenza, pubblicata ieri e in vigore da questa mattina, rivolta essenzialmente a far finire quell'assurda commedia di vigili, carabinieri, poliziotti e finanzieri che stanno a guardare decine di venditori con i sacchetti chiusi pieni di mercanzia senza poter intervenire.
    Questo perché in Veneto ancora non esiste una disposizione di legge che preveda il trasporto come una fase del commercio itinerante come invece accade in Emilia Romagna.
    A mettere una pezza ci ha provato l'amministrazione Cacciari con questo provvedimento, il quale vieta per ragioni di sicurezza il trasporto "senza giustificato motivo" di mercanzia in contenitori voluminosi.
    L'ordinanza, se non ci saranno impugnazioni di fronte al Tar, sarà valida fino al 31 dicembre e nel frattempo il vicesindaco Michele Vianello conta di aver risolto la questione una volta per tutte.
    L'ordinanza si basa giuridicamente su esigenze di ordine pubblico e di sicurezza, in quanto le fughe dei venditori con questi grandi borsoni provocano la caduta di passanti e a volte il loro ferimento.
    La linea dura, tuttavia, non comincerà da subito perché al momento i vigili hanno adottato un approccio relazionale, che consiste nell'informare tutti gli operatori (per la maggior parte senegalesi, ma ci sono anche cinesi e cingalesi) della nuova norma distribuendo loro copia dell'ordinanza.

    «È la cosa più sensata da fare - spiega il comandante della polizia municipale, Marco Agostini - perché la conoscenza di questo cambio di atteggiamento può evitare reazioni anche violente.
    Nello stesso tempo stiamo distribuendo ai passanti dei pieghevoli in quattro lingue in cui si spiega perché non si deve acquistare materiale contraffatto».
    L'iniziativa, denominata "Bad bag" (letteralmente, borsa cattiva), era iniziata due anni fa con l'installazione di grandi "totem" informativi sulle strade più trafficate e la distribuzione di questi volantini.
    L'operazione ebbe un certo successo, anche perché annunciava multe di 10mila euro anche per gli acquirenti, ma poi fu inspiegabilmente abbandonata.
    Inoltre c'è il problema della scarsità di uomini a disposizione, dato che l'Heineken Jammin' Festival a San Giuliano assorbirà quasi tutti i vigili a disposizione.
    Da Pasqua Vianello ha deciso di fare sul serio e ha cominciato a scendere in strada costantemente assieme alle pattuglie facendo controlli a tappeto e sequestrando una montagna di merce con uno sforzo enorme da parte dei vigili, che si sono sobbarcati l'onere di svolgere quasi sempre da soli l'operazione di contrasto del commercio abusivo.
    «Nell'ultimo mese e mezzo c'è stato un incremento dei sequestri di merce - aggiunge Vianello - e siamo arrivati a superare quota 20mila pezzi.
    Alla luce di questo dato abbiamo deciso di chiudere il cerchio.
    E così diventa proibito girare con i borsoni che contengono la merce anche perchè, come è già accaduto, ci sono problemi di sicurezza.
    Quando gli abusivi fuggono con i borsoni fanno spesso cadere i passanti e in questo modo i vigili si fermano per soccorrere le persone coinvolte».
    Ieri, le pattuglie in divisa coordinate dal commissario Enrico Mazzuia hanno distribuito per tutto il pomeriggio copie dell'ordinanza ai venditori, spiegando loro che è arrivato il momento di cambiare registro.
    Quando il nostro fotoreporter ha scattato qualche immagine della distribuzione dei volantini, qualcuno ha perso un po' il controllo.
    «Se mi fotografi - ha detto il più esagitato, un omone di quasi due metri - ti spacco la macchina».
    In generale, però, la reazione è stata abbastanza pacata, nel senso che comunque i più scafati sanno che troveranno una soluzione anche a questa novità e che comunque vada la richiesta di borse, imitazioni perfette degli accessori griffati più alla moda, non è destinata a scendere nel prossimo futuro.
    «Se non potremo stare a venezia andremo al mare - dice uno di loro - lì non ci sono tutti questi problemi e si vende ancora bene. Non serve neppure girare con le borse, basta mostrare le foto e poi veniamo contattati»
    Certo è che con i controlli fatti seriamente il fatturato degli itineranti è crollato vertiginosamente.
    «Loro sanno che ci sono pattuglie in borghese dappertutto - conclude Vianello - e che non appena aprono i sacchetti per mostrare il contenuto ai clienti noi glieli sequestriamo.
    Adesso anche questa commediola è destinata a finire».

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia-Mestre - Michele Fullin | vai alla pagina
    Argomenti: immigrati, commercio, venezia, comune venezia mestre, sicurezza dei cittadini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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