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Dichiarazione di Claudio SCAJOLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Sviluppo economico (Partito: PdL) 


 

Intervento video del Ministro dello Sviluppo Economico all'assemblea annuale dell'Unione Petrolifera

  • (18 giugno 2008) - fonte: Governo Italiano - inserita il 22 giugno 2008 da 2761

    Roma, 18 giugno 2008 INTERVENTO VIDEO DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ON. CLAUDIO SCAJOLA ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DELL’UNIONE PETROLIFERA

    Grazie Presidente De Vita. Amici imprenditori, Autorità, Signore e Signori, sono lieto di partecipare oggi a questa Assemblea, sia pure in modo virtuale a causa della concomitante riunione a Palazzo Chigi con le parti sociali. Desidero comunque confrontarmi con Voi sulle misure che il Governo intende adottare per fronteggiare l’attuale congiuntura economica ed il preoccupante andamento dei prezzi del petrolio. La situazione italiana presenta caratteristiche peculiari, che richiedono soluzioni specifiche ed interventi urgenti a tutela delle imprese, dei consumatori e della competitività dell’intero sistema Paese.
    ***
    LO SCENARIO
    Rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, il sistema energetico italiano è più vulnerabile a causa di tre principali fattori:
    ه la sua più elevata dipendenza complessiva dalle importazioni;
    ه la maggiore incidenza del trasporto su strada di merci e di persone;
    ه lo sfavorevole mix delle fonti impiegate nella generazione di energia elettrica.

    La situazione è resa ancora più preoccupante dalla rapida crescita della domanda energetica delle economie emergenti dell’Asia, dall’insufficienza dei nuovi investimenti, dai vincoli connessi alla fase di raffinazione e, infine, dal crescente grado di concentrazione delle riserve disponibili in aree geografiche ad alto rischio.
    Secondo alcuni dei più accreditati istituti, tra i quali il Fondo monetario internazionale, prezzi del greggio superiori ai 100 dollari per barile comporteranno una riduzione media del tasso di crescita delle economie più sviluppate vicino al mezzo punto percentuale all’anno.
    E oggi siamo a oltre 130 dollari al barile !
    In questo scenario, certamente l’Italia è tra i Paesi più colpiti.
    ***
    Amici imprenditori, la partita del contenimento dei prezzi dell’energia non si può vincere affrontando i problemi con i soli strumenti nazionali.
    Il governo del mercato internazionale del petrolio e delle materie prime energetiche richiede anche una forte collaborazione e un rinnovato dialogo tra Paesi produttori e Paesi consumatori.
    In questa prospettiva, domenica prossima a Gedda parteciperemo al vertice dei 30 principali Paesi produttori e consumatori, convocato su iniziativa del Re dell’Arabia Saudita.

    MISURE STRUTTURALI.
    Gli interventi di breve periodo devono essere accompagnati da misure a carattere strutturale, che manifestino la loro efficacia su un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Il Governo intende intervenire lungo tre principali direttrici: diversificazione, nuove infrastrutture, efficienza energetica.
    Occorre diversificare le aree di approvvigionamento e le fonti di energia sviluppando nuove opzioni tecnologiche, tra cui le fonti rinnovabili, il carbone pulito e l’energia nucleare. Come seconda direttrice, intendiamo promuovere la costruzione di infrastrutture e accelerare l’ammodernamento del sistema energetico nazionale, promuovendo la realizzazione di gassificatori e sistemi di stoccaggio per il gas naturale e potenziando le reti di trasporto e di interconnessione con altri Paesi. Come terza direttrice, vogliamo rafforzare i programmi e gli strumenti per l’aumento dell’efficienza negli usi finali dell’energia. Con il Consiglio dei ministri di oggi si avvierà il percorso per varare, entro il 30 giugno 2009, una Strategia energetica nazionale, che sarà sottoposta a pubblica consultazione e dibattito attraverso una Conferenza nazionale sull’energia e l’ambiente.
    Parte integrante di questa dtrategia è il ritorno alla produzione di energia nucleare.
    L’impegno nucleare italiano ha l’obiettivo di ridurre strutturalmente i costi dell’energia elettrica, di limitare il ricorso alle importazioni, di alleviare gli oneri che gravano anche sulle Vostre imprese per effetto del Protocollo di Kyoto.
    ***
    Nell’ambito della Strategia energetica nazionale saranno messe a punto misure per il rilancio delle attività di ricerca e produzione di idrocarburi, per la diversificazione dell’approvvigionamento, per l’ammodernamento delle attività di raffinazione e per la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti. Lo sfruttamento delle risorse nazionali di idrocarburi, stimabili in 100 miliardi di euro, ha trovato sinora un formidabile ostacolo sia nella complessità delle procedure di autorizzazione, sia nella opposizione riscontrata a livello locale. Lo dimostrano le vicende dei giacimenti dell’Alto Adriatico, del delta del Po e della Basilicata. Queste situazioni di stallo non possono essere ulteriormente tollerate. Già a partire dal Consiglio dei ministri di oggi saranno adottate alcune disposizioni che semplificano le procedure e rimuovono vincoli, nel rispetto delle esigenze di tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni.
    ***
    Per diversificare le aree di approvvigionamento, il Governo sosterrà le iniziative di internazionalizzazione dellennostre imprese energetiche, affinché vengano valorizzate le interdipendenze e gli accordi con i Paesi esportatori. Gli investimenti di imprese italiane nel Kazakhistan, in Venezuela, in Libia, nella Federazione Russa e in altri Paesi si collocano nella giusta direzione. Negli anni più recenti si è modificata in modo significativo sia l’offerta di greggio, sia la domanda di raffinati. In considerazione di queste tendenze, il Governo intende avviare le azioni di contesto necessarie per potenziare e sviluppare nel nostro Paese le attività di raffinazione e la logistica in una visione europea e complessiva del mercato.
    ***
    Cari imprenditori, voglio cogliere l’opportunità di questa Assemblea per alcune considerazioni sulla ristrutturazione della rete distributiva dei carburanti. Le riforme avviate negli anni Novanta si ponevano l’obiettivo di pervenire, attraverso una fase transitoria di ristrutturazione, alla completa liberalizzazione delle attività. Questo risultato non è stato raggiunto. Con i provvedimenti proposti oggi al Consiglio dei Ministri, intendiamo rispondere alle sollecitazioni dell’Autorità antitrust e della Commissione europea, eliminando vincoli e accelerando la liberalizzazione della rete. È intenzione del Governo favorire la diffusione dei biocarburanti, del metano e del Gpl per l’autotrazione. Ritengo, tuttavia, necessaria una più accurata valutazione dei benefici e dei costi, anche esterni, dei biocarburanti, prima di accettare l’obiettivo del 10 per cento proposto dalla Commissione europea.
    Questo obiettivo, allo stato attuale delle tecnologie, mi sembra decisamente troppo elevato, anche per gli effetti di aumento dei prezzi che potrebbe determinare sulla catena alimentare.
    ***
    Il settore petrolifero è fortemente interessato dalle azioni di contenimento delle emissioni di anidride carbonica. Il Piano nazionale di assegnazione di permessi ad emettere gas con effetto serra impone alle imprese vincoli e oneri. Le imprese ci chiedono che cosa potrà accadere dopo il 2012 e quali potranno essere i nuovi obiettivi di riduzione. Ritengo che un’attuazione unilaterale su scala europea del Protocollo di Kyoto possa avere effetti distorsivi sulla concorrenza e sul confronto competitivo tra economie. Agiremo pertanto affinché gli obiettivi da raggiungere siano definiti in funzione della loro effettiva possibilità di conseguimento, evitando ingiustificate penalizzazioni per le imprese e per la sicurezza degli approvvigionamenti.
    ***
    Presidente De Vita, cari imprenditori, l’obiettivo che il Governo si propone è assicurare al Paese energia in condizioni di sicurezza, affidabilità ed economicità come fattore strategico per la competitività. Per affrontare con successo l’attuale difficile congiuntura economica, non si può fare a meno della Vostra collaborazione e partecipazione. Insieme dobbiamo impegnarci per vincere le sfide sul versante degli investimenti, dei programmi e delle tecnologie: questo è il metodo per costruire, da subito, un futuro migliore per il nostro Paese e questo è il metodo che vogliamo seguire.

    Fonte: Governo Italiano | vai alla pagina
    Argomenti: Protocollo di Kyoto, nucleare, petrolio, commissione europea, Governo italiano., UP-Unione petrolifera, Politica energetica nazionale, FMI-Fondo Monetario Internazionale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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