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Dichiarazione di Achille VARIATI

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Vicenza (VI) (Partito: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Vicenza (VI) (Lista di elezione: PD) 


 

Avevo sempre detto che serviva ritrovare un equilibrio tra la ragione di stato e le ragioni della comunità. Non si poteva continuare con la logica tipica dei segreti militari, ignorando la voce del territorio

  • (20 giugno 2008) - fonte: Comune di Vicenza - inserita il 21 giugno 2008 da 100
    Il sindaco di Vicenza Achille Variati commenta la sentenza con la quale il Tar del Veneto sospende il via ai lavori della nuova base americana al Dal Molin

    “Una vittoria delle ragioni della comunità e del territorio”. Così il sindaco di Vicenza Achille Variati definisce la sentenza resa nota questa mattina dal Tar del Veneto, che ordina la sospensione dell’iter per la realizzazione della nuova base americana dal Dal Molin.

    “Avevo sempre detto – ribadisce Variati – che serviva ritrovare un equilibrio tra la ragione di stato e le ragioni della comunità. Non si poteva continuare con la logica tipica dei segreti militari, ignorando la voce del territorio. Rilevo che la sentenza parte dalla documentazione (scarsa e ottenuta dai ricorrenti con grande difficoltà) che era stata impugnata, evidenziando una notevole serie di incongruenze e lacune: non c’è traccia del consenso dato dal Governo italiano a quello americano, ad eccezione di un consenso forse verbale, sicuramente formulato in modo improprio; il bando di gara non avrebbe rispettato le normative italiane ed europee; il progetto alternativo promosso da Costa non risulta agli atti; non è chiaro su cosa si sarebbe espressa la Regione; notevole appare l’impatto ambientale, sul traffico, sull’inquinamento e sulle falde acquifere, rispetto al quale si esprime preoccupazione, mancando del tutto la documentazione necessaria; non c’è stata, infine, una consultazione della popolazione. Per tutti questi motivi il Tar accoglie la richiesta di sospensione dell’iter per la realizzazione della nuova base, anche contro il Comune, che all’epoca dell’amministrazione Hüllweck non si era costituito in giudizio. Al contrario del mio predecessore, io accolgo con soddisfazione questa sentenza, che ci dà ora il tempo e lo spazio per proseguire nelle tappe che ci siamo prefissati: il 26 giugno il consiglio comunale si pronuncerà sulla mia proposta di chiedere finalmente ai cittadini di esprimersi attraverso una consultazione popolare. Quanto agli americani, sono certo che sapranno riflettere sulla richiesta di confronto e discussione che arriva da Vicenza”.
    Fonte: Comune di Vicenza | vai alla pagina

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