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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

"Vogliono sovvertire l'esito del voto - Denuncerò la magistratura che vuole sovvertire la democrazia"

  • (20 giugno 2008) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 20 giugno 2008 da 31

    La ricusazione del premier non ferma le udienze: la prossima fissata per il 7 luglio

    «Alcuni si infiltrano nella magistratura per attaccare la democrazia».

    MILANO - Il processo a Berlusconi e a Mills non si ferma, e non si ferma la guerra del Premier contro i giudici, «che vogliono sovvertire l'esito del voto e della democrazia». Silvio Berlusconi spara ad alzo zero e se la prende con chi «si infiltra nella magistratura per sottrarre il loro potere a fini politici e che il resto della magistratura non riesce a mettere nell'angolo».

    «LA PROSSIMA SETTIMA LI DENUNCIO» - Per questo «motivo sono indignato» ha aggiunto il presidente del Consiglio, annunciando che la settimana prossima terrà «una conferenza stampa per denunciare la situazione della magistratura italiana e tutta la mia indignazione e la mia volontà di non vedere sovvertita la democrazia».

    L'ANM CHIEDE UN INCONTRO A NAPOLITANO - Immediata la reazione dell'Anm: «Basta con gli insulti alla magistratura che sono un danno per la democrazia e il Paese - ha affermato il segretario Giuseppe Cascini - Il premier parla di pm sovversivi? Faccia i nomi, o si continua con invettive prive di aggancio con le vicende concrete». Dopo le ultime esternazioni del presidente del Consiglio sulla magistratura, l'Associazione nazionale magistrati ha poi chiesto di essere ricevuta dal capo dello Stato.
    L'incontro è stato chiesto a Napolitano come «garante della legalità costituzionale» per esprimere «le più vive preoccupazioni» dell'Anm per gli attacchi del premier «nei confronti dell'intera istituzione giudiziaria». «Questi attacchi - scrivono in una nota il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini - ci allarmano e ci preoccupano perché rischiano di minare alla radice la credibilità delle istituzioni e di compromettere il delicato equilibrio tra funzioni e poteri dello Stato democratico di diritto».
    «Riteniamo che in uno Stato democratico ogni imputato possa difendersi con tutti gli strumenti del diritto e con la critica pubblica; ma riteniamo che chi governa il paese non può denigrare e delegittimare i giudici e l'istituzione giudiziaria anche se è in discussione la sua posizione personale», affermano ancora Palamara e Cascini.

    «SONO INNOCENTE, LO GIURO SUI MIEI FIGLI» - «Non c'è nessuno stop - ha affermato ancora Berlusconi a Bruxelles - con le norme approvate si mettono da parte solo alcuni processi per consentire di far viaggiare più speditamente altri e non far uscire di galera stupratori e ladri.
    Mi indigna solo il fatto che si pensi che io voglia approfittare di queste norme. Ma non è così.
    Dico solo che il voto popolare non deve essere sovvertito da una magistratura che procede con accuse false e risibili».
    «Mi si accusa di qualcosa che non esiste - ha aggiunto -. Lo posso giurare sui miei 5 figli».
    Berlusconi ha infine sottolineato che se le accuse a lui mosse avessero avuto qualche fondatezza «mi ritirerei dalla vita politica e cambierei anche paese».

    «NON APPROFITTO DELLA NORMA "SALVA-PREMIER» - A proposito della cosiddetta salvapremier, Berlusconi ha dichiarato che appena vedrà i suoi legali «dirò che io non voglio approfittaredi questa norma, perché voglio allontanare qualunque sospetto.
    È una norma salva tutti» e non una norma "salva-premier", come scritto su molti giornali. Berlusconi si è poi detto «indignato per l'espressione usata da molti media italiani per definire l'emendamento».

    IL PROCESSO CONTINUA - La presentazione dell'istanza di ricusazione da parte di Silvio Berlusconi, che nel frattempo ha giurato sui suoi figli di essere innocente, non sospende il processo a carico del premier e dell'avvocato inglese David Mills.
    Lo ha stabilito il presidente della decima sezione penale del Tribunale di Milano, Nicoletta Gandus, a cui era indirizzata l'istanza di ricusazione del premier.
    L'istanza di ricusazione sarà discussa dalla Corte d'appello il 10 luglio e la decisione dovrá arrivare entro 5 giorni, entro il 15 luglio.

    PROCESSO RIVIATO AL 7 LUGLIO - Dopo più di due ore di camera di consiglio il giudice Gandus ha spiegato che «la ricusazione non sospende il dibattimento» e ha fissato il calendario delle prossime udienze del processo che vede imputato Silvio Berlusconi con l'accusa di corruzione in atti giudiziari.
    Dopo l'udienza del 7 luglio ce ne saranno due prima della sospensione per l'estate, il 14 e il 18 luglio, e poi il processo riprenderà il 19 settembre con udienza tutti i venerdì.
    Nel merito delle questioni procedurali i giudici hanno respinto la richiesta delle difese di posticipare le testimonianze dei loro consulenti rispetto alla testimonianza di Paolo Del Bue, testimonianza che era prevista per la scorsa settimana in Svizzera ma che è stata rinviata a tempo indeterminato per motivi di salute.
    Per non bloccare il processo, quindi, i consulenti delle difese saranno sentiti indipendentemente dalla testimonianza di Del Bue.

    L'AVVOCATO DI BERLUSCONI - «Non mi aspettavo nulla di diverso. Quanto accaduto non fa che dimostrare la fondatezza della ricusazione». Nicolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, ha commentato così la decisione del giudice Nicoletta Gandus di non sospendere il processo, nonostante la ricusazione pendente nei confronti della stessa Gandus.
    «Il processo - sottolinea ancora Ghedini - non si può celebrare in questo collegio, di fronte ad un giudice che ha svolto contrasto politico a Berlusconi dal 2001 al 2006, avversando, in particolare, le leggi sulla giustizia».

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina
    Argomenti: corruzione, giudici, magistratura, presidente Napolitano, Berlusconi Silvio, Associazione Nazionale Magistrati, processo, Tribunale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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