Ti trovi in Home  » Politici  » Valter VELTRONI  » «In piazza in autunno»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«In piazza in autunno»

  • (20 giugno 2008) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 20 giugno 2008 da 31

    IL LEADER ALL'ASSEMBLEA DEL PD: «Salvapremier norma contro Napolitano»
    L'emendamento che sospende i processi «colpisce il ruolo di garanzia del Capo dello Stato»

    ROMA - «In autunno una grande manifestazione nazionale».
    Opposizione dura, ma senza tornare alla politica del passato. Il segretario del Pd Walter Veltroni, nel suo discorso d'apertura all'assemblea costituente del Partito democratico che si tiene alla fiera di Roma, inizia criticando duramente la norma «salvapremier» approvata dal Senato all'interno del decreto sulla sicurezza.
    È una norma, dice aprendo i lavori dell'assemblea del partito, che «stravolge il senso del provvedimento» e tra l'altro «colpisce il ruolo di garanzia del Capo dello Stato».

    OCCASIONE PERDUTA - «Ci ha preoccupato e indignato ma non sorpreso lo strappo consumato sulla sicurezza. È stata un'occasione perduta, forse definitivamente» ha aggiunto Veltroni parlando sui rapporti con la maggioranza e lo «strappo» di Berlusconi sulla cosiddetta norma salva-premier.

    «PREOCCUPATI PER L'ITALIA» - «Siamo preoccupati per l'Italia - ha sottolineato Veltroni - che rischia di perdere una nuova occasione per darsi un sistema politico maturo».
    «Siamo preoccupati, ma non sorpresi. In tutti questi mesi il Partito democratico ha cercato di portare l'Italia fuori dal passato», proseguito Veltroni aggiungendo: «La nostra non era solo una mano tesa, era anche un guanto di sfida». Ma il centrodestra non ha saputo cogliere l'occasione ma questo, «proprio l'inadeguatezza del centrodestra apre davanti a noi una grande opportunitá.
    È proprio adesso che i nostri avversari hanno messo in mostra, ancora una volta, i loro limiti radicali, che noi non dobbiamo ricadere in antichi vizi e ripetere vecchi errori: se lo facessimo, ci giocheremmo la possibilitá di diventare maggioranza nel paese».

    MANIFESTAZIONE IN AUTUNNO - «Non ci siamo, onorevole Berlusconi. Oggi siamo noi a dirlo, in autunno sarà una larga parte degli italiani che noi chiameremo a raccolta per un'azione di protesta e di proposta in tutto il Paese e culminerà con una grande manifestazione nazionale» ha detto ancora il leader del Pd.

    DESTRA TORNATA CONSERVATRICE - «Oggi la destra ha smesso di innovare. Sembra scommettere piuttosto sulla paura che i grandi cambiamenti in atto stanno suscitando in tutti i settori sociali. E sembra voler promettere più protezione che innovazione. In una parola, la destra, ha concluso la fase di innovazione e venticinque anni dopo, è tornata conservatrice» ha aggiunto Veltroni.

    IDENTITA' EUROPEA - Poi Veltroni ha affrontato il nodo della collocazione europea del partito: «La nostra è un'identità nuova in Europa e come tale è un'identità che è e resterà autonoma. Ma autonomia non significa solitudine e tanto meno può significare dividersi tra di noi in gruppi diversi che richiamino le vecchie provenienze». «Noi stiamo costruendo una soluzione - ha affermato Veltroni - che consenta al nostro partito di armonizzare la sua autonomia e identità senza che questo significhi isolamento in Europa. Stiamo costruendo relazioni strette con il Pse, con i liberal democratici europei, con i democratici americani. Per favorire il formarsi di un grande campo dei riformisti dei democratici e dei progressisti sia in Europa che nel mondo».
    Per quanto riguarda il Parlamento di Strasburgo, ha aggiunto Veltroni, «sarà un fatto nuovo se i socialisti come è da auspicare favoriranno la nascita di un nuovo gruppo aperto a forze che non facciano parte del Pse».

    NO A CORRENTI NEL PARTITO - Bisogna mescolare le culture diverse del Pd senza riprodurre «le vecchie correnti dei vecchi partiti» e senza «che proliferino le correnti personali» ha detto ancora illeader del Pd.
    «Siamo un grande partito, aperto e plurale - ha sostenuto Veltroni - dobbiamo quindi imparare a considerare una ricchezza l'inevitabile articolazione interna, farne una risorsa per il partito, sul piano delle idee, delle proposte, delle risorse umane».
    «Perchè ciò accada - ha proseguito il leader del Pd - è importante promuovere la mescolanza tra le culture, le ispirazioni, le provenienze.
    E comunque questo è il mio sforzo». In ogni caso, ha aggiunto, «quel che non può accaderere è che proliferino le correnti personali mentre il partito deperisce».

    APERTURA VERSO L'UDC - Poi Veltroni ha aperto verso l'Udc: «Voglio qui rassicurare Pierferdinando Casini: noi riconosciamo il ruolo dell'Udc e abbiamo apprezzato il coraggio col quale ha saputo difendere la sua autonomia, anche se questa si sarebbe certo dispiegata con più successo se non si fosse aspettato l'ultimo momento e la decisione di Berlusconi di porre fine alla Casa della libertà».

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina
    Argomenti: parlamento europeo, europa, manifestazione, udc, pd, Veltroni Walter, Parlamento di Strasburgo, CORRENTI di PARTITO | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato