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Dichiarazione di Franco MANZATO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Lega)  - Assessore Regione Veneto (Partito: Lega)  - Vicepres. Regione Veneto (Partito: Lega) 


 

«Se Galan insiste, colpiremo duro» - Intervista

  • (25 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco - inserita il 25 giugno 2008 da 31

    Continua lo scontro tra il governatore e il Carroccio del Veneto: «Il suo progetto frutto di nanismo politico. Il Cavaliere lo fermerà»
    Il vicepresidente della Giunta Manzato: «Crisi in Regione? Non decide Giancarlo, ma Bossi e Berlusconi»

    «Il governatore Giancarlo Galan sappia che, stando ai risultati elettorali, siamo bravi a governare ma siamo anche barbari e in quanto tali quando colpiamo lo facciamo molto forte».
    Perbacco, Franco Manzato, ha intenzione di tirare fuori l'arsenale?
    «Ma dai, sappiamo colpire forte ma non con i fucili. Piuttosto, conosciamo bene i nervi scoperti che se "pizzicati" rischiano di fare male al presidente del Veneto». Si sprecano i colpi bassi tra Fi e Lega. L'affondo di ieri di Galan sul "Gazzettino" («La Lega cerca la crisi politica? Sono pronto») è arrivato come reazione a quello del giorno prima di Giampaolo Gobbo.

    Il segretario del Carroccio veneto ha coinvolto direttamente Bossi denunciando il comportamento del governatore «con il suo modo di attaccare tutti e tutto» compreso la Lega e preoccupato per l'iniziativa dell'azzurro di realizzare il Partito Veneto della Libertà basato sui temi leghisti «che spacca l'alleanza». Ora spetta al neo assessore all'Agricoltura e soprattutto vicepresidente della Giunta a rincarare la dose.
    Manzato, confessi siete stati presi in contropiede. Mai immaginavate che Galan potesse battersi per un partito territoriale tagliandovi l'erba sotto i piedi.
    «Intanto faccio una profezia. Il governatore può fare ciò che vuole, tanto Berlusconi non lo concederà mai un Partito della Libertà con connotazioni venete. È il Cavaliere che comanda, come Bossi per la Lega, perché è in partito nazionale».
    Allora siete uguali: lui risponde al Cavaliere, voi al Senatùr.
    «No, chiedete a Bossi chi rappresenta la Lega in Veneto. Risponderà Gobbo».
    Dunque, da leghista che non ha disdegnato la collaborazione con il presidente di Giunta, ora alza il tiro.
    «Condivido la preoccupazione del nostro segretario Gobbo quanto al ventilato "nuovo" partito del quale parla Galan e che rischia di incidere sugli accordi BossiBerlusconi».
    Dato per scontato che potete vietare ad un partito di fare i fatti suoi, state rosicando perché Galan fa il leghista più di voi?
    «Guardi, Galan ha sonoramente perso le recenti elezioni politiche. In Veneto il Popolo delle Libertà ha di fatto lasciato per strada tra il 7 e l'8\% dei consensi rispetto alle precedenti politiche e regionali. E ha vinto la Lega. Tutta l'animazione di questi due mesi sta qui. Un conto è creare una ristrutturazione interna al suo partito, come dichiarato al Gazzettino. Altro è rompere le scatole sparando tutti i giorni contro la Lega».
    Addirittura sparare?
    «Un esempio su tutti: il provvedimento portaborse. È roba di Forza Italia, non nostra. Eppure il signor presidente ha continuato a dire che lo ha proposto la Lega. Invece è roba loro, che serve a lo-ro. Sulla pelle della gente non si cavalcano questioni politiche e per giunta dicendolo pubblicamente...».
    Lo avete votato anche voi.
    «Sì, ma la proposta è stata loro. E poi Galan ha confessato che ha sollevato la polemica contro i portaborse per fare il leghista più dei leghisti. E ancora: basta criticare il provvedimento del governo sulla sicurezza dicendo che vuole 1000 più uno poliziotti sul territorio per il gusto di darci contro».
    Però, non è scandaloso che Galan pensi a recuperare quel 7-8\%.
    «Un elettore che si accorge che la Lega ha ragione, ci vota...».
    Bè, non pretenderà che anche Galan faccia altrettanto.
    «Potrebbe votarci o iscriversi da noi. Invece, pensa ad un nuovo partito federato, fingendo di dimenticarsi di una cosa banale...».
    Indoviniamo, che ci siete già voi come partito territoriale. Nel caso potrebbero essercene due, che dice?
    «Rispondo che noi nasciamo nel territorio e dalla gente e abbiamo preso il volo. Lui, invece, è nato in altra maniera e solo ora si trova, dopo 13 anni di presidenza e per sue stesse dichiarazioni, a dal piedistallo per ascoltare e parlare con il territorio».
    Temete l'arrivo della corazzata azzurra?
    «Al contrario. Credo che la Lega da tutto questo modo di fare del governatore abbia solo da guadagnare: per la pochezza del progetto politico che appunto nasce da una sconfitta e rischia di essere una grande operazione di maquillage; e per il fatto che se i veneti, refrattari alla sinistra, nell'ambito del centrodestra ci hanno preferito, forse è perché non si fidano dell'attuale leadership regionale di Forza Italia».
    Sta dicendo che che il voto di aprile non resterà un caso e che la Lega saprà legittimare quel risultato?
    «Penso anche che gli elettori veneti abbiano in proposito perfettamente ragione. C'è una bella differenza tra un partito e una classe dirigente che nasce dal Veneto e dalla sua comunità e sappia proiettarsi, con più personalità, sul piano nazionale e internazionale, rispetto ad una classe dirigente calata nel Veneto, che cerca oggi con affanno il contatto con la gente troppo spesso evitato, dimostrando una costante tendenza al nanismo politico che non è cosa solo di oggi. Di ben altra pasta sono personaggi come Formigoni, che nascono dal territorio, sono capaci di governarlo e hanno un pensiero e un'influenza che incide a livello nazionale. Nel senso un leader lombardo in un partito nazionale...».
    Nel Veneto, invece?
    «All'interno del Pdl non sembra che sia così, e la politica pare ridursi a tanto fumo e molti slogan. E probabilmente qualche illusione, con tanta voglia di conservare posizioni di potere e poltrone, alla faccia dei precari».
    Galan vi ha sfidato: se la Lega vuole la crisi, sono pronto.
    «La crisi la decidono solo Bossi e Berlusconi, come le candidature».

    Fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco | vai alla pagina
    Argomenti: bossi, forza italia, veneto, regione veneto, Lega Nord, giunta regionale, galan | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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