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Dichiarazione di Umberto BOSSI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  -  Ministro  Riforme per il Federalismo (Partito: Lega) 


 

"Dialogo io con Veltroni. E a Silvio dirò di darsi una calmata" - Intervista

  • (30 giugno 2008) - fonte: La Repubblica - Paolo Berizzi - inserita il 30 giugno 2008 da 31

    I fucili sembrano roba di un secolo fa. Come i trecentomila bergamaschi sul piede di guerra. Come gli attacchi violenti agli avversari, o l'atteggiamento sprezzante verso le istituzioni. Fa il pompiere, adesso, Umberto Bossi. E a Repubblica il ministro per le Riforme spiega: "Parlerò io con Veltroni, il dialogo si può ancora ricucire". Ad Arona i giovani padani festeggiano sotto un acquazzone tropicale: il Senatur parla del federalismo che è "praticamente pronto".

    Il leader del Pd va all'attacco e dichiara guerra aperta alla maggioranza. Ora che succede?
    "Questo clima avvelenato non serve a nessuno, nemmeno a Veltroni. In questi giorni proverò a parlarci io. Bisogna abbassare i toni, essere più distesi. Farsi la guerra in questo momento non conviene proprio, né da una parte né dall'altra. E' una fase importante, anzi decisiva per imboccare il percorso verso le riforme, in particolare quella federale. Il paese ha bisogno di cambiamenti, deve essere ammodernato. Litigi e veleni non portano da nessuna parte".
    Anche il presidente Napolitano chiede un clima più sereno e costruttivo.
    "Ha detto bene, è stato un richiamo giusto".
    Veltroni parla di un paese "al collasso" e di un premier "irresponsabile" che "pensa solo ai suoi affari personali".
    "Il paese rischia il collasso se si rompe il dialogo, per rialzarsi l'Italia ha bisogno di riforme vere, non di chiacchiere o di beghe politiche. E per fare le riforme c'è bisogno di tutti, anche dell'opposizione. La Lega pensa ai fatti, da sempre. Le parole a noi non interessano".
    Le polemiche sono scoppiate sulla giustizia e sulle intercettazioni. Dal decreto salva processi al caso raccomandazioni.
    Le dichiarazioni del presidente del Consiglio, stando alle parole di Veltroni, sono apparse davvero eccessive, una "somma zero per il paese". Da qui il Pd ha deciso di chiudere il dialogo. E di dare battaglia su tutto.

    "Berlusconi su molte cose ha ragione, ma a volte sbaglia i toni. Quando si arrabbia, esagera, e si fa prendere un po' la mano. Questo non significa che le sue posizioni siano sbagliate. E' vero che viene attaccato su tutto e per tutto. Da anni. Io lo capisco. Ma è anche vero che adesso, nelle condizioni in cui si trova il paese, bisogna essere più calmi, ragionare a freddo per il bene dei cittadini".
    Per questo lei si propone nell'inedita veste di "paciere"? Si rende conto che Bossi che invita a moderare i toni è una notizia?
    "Ogni stagione politica richiede un atteggiamento. Mica puoi fare sempre casino. Noi siamo andati al governo facendo un patto coi nostri elettori: gli abbiamo promesso il federalismo e la sicurezza. E questo vogliamo portare a casa. In fretta. Tutto quello che può in qualche modo allontanare da questi obiettivi, per la Lega è un ostacolo da rimuovere o da risolvere".
    Anche il caso intercettazioni, con tutte le polemiche che ha sollevato, rischia di rallentare la marcia verso l'approvazione della riforma federale?
    "Questa è una cosa che si risolverà, ma certo la situazione che si è creata non è un bene". (Bossi sorride, concede un bis della battuta sui gusti sessuali dei politici di destra e di quelli di sinistra, ndr).
    Dica la verità: è sicuro che in Parlamento riuscirete a far approvare il federalismo? Non teme che lo strappo del Pd possa avere delle conseguenze sul voto?
    "Sono preoccupato, certo. Se ci piazzano un altro referendum come hanno fatto per la devolution, le cose si complicano. Voglio parlare con Veltroni per fargli capire che dialogare serve anche a loro. Perché tutti gli italiani, anche gli elettori del Pd, staranno meglio con il federalismo fiscale".
    Forse dovrà spiegarlo anche a Berlusconi. Non crede?
    "Con Silvio parlerò eccome. Gli dirò di darsi una calmata. Sono il ministro per le Riforme. E per le riforme sono disposto a tutto. Anche a fare il paciere".

    Fonte: La Repubblica - Paolo Berizzi | vai alla pagina
    Argomenti: intercettazioni, bossi, Berlusconi, maggioranza, veltroni, federalismo fiscale, riforme, polemica, federalismo, lega, ministro Riforme | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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