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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

5 MILIONI DI FIRME PER LA DEMOCRAZIA E I SALARI.

  • (04 luglio 2008) - fonte: ANSA - Cristina Ferrulli - inserita il 04 luglio 2008 da 31

    ROMA - Il Pd trova la sua via, una petizione con l'obiettivo di 5 milioni di firme, per protestare contro le mosse del governo, senza partecipare alla manifestazione girontondina dell'8 luglio.
    E se Di Pietro assicura che la piazza non sarà "una conta" e di non essere geloso dei rapporti tra Veltroni e Casini, il tema delle alleanze torna a dividere il Pd con Arturo Parisi e gli ulivisti all'attacco dopo che Goffredo Bettini apre al dialogo con tutti per costruire "il campo più largo di alleanze sulla base dei programmi".

    Il Pd si prepara a mettere radici nel paese, da un lato avviando come partito il tesseramento, dall'altro esportando l'opposizione fuori dal palazzo, lanciando come primo passo verso la manifestazione di ottobre una petizione popolare "per dire no ad un governo - sostiene il segretario Walter Veltroni - che non rispetta le regole democratiche, forza la mano sui temi della giustizia e non fa nulla per salari e pensioni".
    Un' iniziativa per far sentire la voce contro l'esecutivo senza però cedere al giustizialismo di Di Pietro e all'antiberlusconismo dei girotondi. Ma se il nuovo modulo di opposizione più dura unisce il partito, torna a dividere il tema delle alleanze.
    Oggi, dalle colonne dell'Unità, Bettini, pontiere veltroniano nei rapporti dentro e fuori il partito, coniuga con toni più decisi la linea di partito: "Dobbiamo dialogare con tutti e per quanto riguarda le future alleanze per il governo costruire il fronte più ampio sulla base di una seria coesione programmatica".
    E pur definendo per ora "irrealistica" una coalizione dall'Udc al Prc, il dirigente del Pd spiega di non "vedere come fumo negli occhi nessuna alleanza in campo democratico".
    Nulla di nuovo per i vertici del Pd ma dall'ex ministro della Difesa e da prodiani doc, come Mario Barbi, che ancora non hanno digerito lo smantellamento dell'Unione, parte l'attacco, ormai quasi quotidiano: "Vabbé che ci hanno abituato a tutto - è l'ironico stupore di Parisi ma non riesco a credere che saremmo arrivati fino a questo punto", cioé fino ad ipotizzare un'alleanza dall'Udc al Prc.
    E Mario Barbi si dice "sconvolto" da Bettini "ideologo della sfrontatezza e della solitudine del Pd". La strada è lunga e l'esito è tutto aperto, è l'invito alla calma che arriva da Giorgio Tonini per il quale "la situazione è aperta per tutti visto che a sinistra non si sa come finirà per Prc e anche nell'Udc c'é una discussione interna su dove andare". Cautela condivisa dal leader Udc Pieferdinando Casini: "la collaborazione tra le forze di opposizione è una scelta obbligata ma le nostre strade sono diverse...se sarà qualcosa di più sono i fatti che ce lo diranno".

    Fonte: ANSA - Cristina Ferrulli | vai alla pagina
    Argomenti: pensioni, salari, veltroni, alleanze, manifestazione, udc, pd | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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