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Dichiarazione di Sebastiano SCORPO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Solarino (SR) (Gruppo: FI) 


 

Cittadinanza onoraria a Gen.Santangelo

  • (13 luglio 2008) - fonte: sebastianoscorpo.com - inserita il 02 dicembre 2008 da 2966

    Oggi ricorre il 65° anniversario della battaglia di Solarino ed è in questa occasione che il Consiglio Comunale è stato convocato in seduta straordinaria per conferire la cittadinanza onoraria al Generale di Brigata Giuseppe Santangelo nipote della medaglia d’oro alla memoria sottotenente Antonio Santangelo Fulci, morto per la difesa di Solarino.
    Alle 4 del mattino del 13 luglio di 65 anni fa iniziò il definitivo attacco nemico: le infiltrazioni sui fianchi furono così profonde da minacciare il collegamento fra le posizioni della fanteria ed il gruppo d’artiglieria, per cui il ripiegamento fu d’obbligo. Verso le 13 tutta la zona di Cugno Randazzo fu invasa dal fuoco d’artiglieria e la reazione italiana andò via via scemando, fino a cessare completamente circa due ore dopo.
    Durante le ultime fasi del combattimento perse la vita il sottotenente d’artiglieria Antonio Santangelo Fulci, al quale, nel 1949 sarebbe stata concessa la medaglia d’oro al valor militare «per spiccate prove d’abilità militare» (Decreto della Corte dei Conti del 07/09/1949);. A cinquant'anni da quell'evento, il 13 luglio 1993, alla presenza delle associazioni dei combattenti, dei reduci solarinesi, delle autorità civili e di un drappello d’onore della Divisione di Fanteria Aosta, vennero deposte due corone d’alloro, una presso il Monumento ai Caduti e l’altra, ai piedi di un ulivo secolare, in contrada Cugno Randazzo.
    Sempre in tale località, in prossimità della cappella dedicata alla Madonna del Carmelo, sul margine della strada statale 124, venne scoperta una lapide fatta collocare dall’Amministrazione Comunale, a memoria di tali accadimenti. Nella medesima manifestazione, fu conferita la cittadinanza onoraria ad memoriam, al generale Francesco Ronco, deceduto nel 1978.
    Dopo altri 10 anni il 13 luglio 2003 viene ricordato il 60° anniversario con un’altra ricorrenza L’Amministrazione Comunale dell’epoca intitolò la villa comunale al sottotenente Antonio Santangelo Fulci e una via al generale Francesco Ronco.
    Oggi dopo 65 anni Il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Generale di Brigata Giuseppe Santangelo.
    " Serve un nuovo sforzo di coesione nazionale e un concreto impegno per garantire la pace anche al di fuori dei confini della stessa Europa e contribuire alla costruzione di un nuovo ordine mondiale".
    E' iniziato così il discorso pronunciato il 4 Novembre scorso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia di consegna delle decorazioni dell'Ordine militare d'Italia a dodici alti ufficiali delle Forze armate che si sono distinti nelle missioni di pace in cui è impegnato il nostro Paese, dal Libano all'Afghanistan. Garantire la sicurezza internazionale prevenire e superare crisi e conflitti in aree vicine e lontane costituisce una responsabilità a cui non possiamo sottrarci, che non possiamo, nè come cittadini italiani nè come europei, delegare ad altri.
    E' nostro dovere prepararsi a fronteggiare ognuna delle nuove possibili emergenze".
    "In questa luce dobbiamo vedere il ruolo delle Forze armate: lo strumento militare va visto come una componente del più articolato dispositivo multidisciplinare che occorre attivare nelle aree di crisi, ma non può essere in alcun modo sottovalutato nella sua necessaria dimensione e natura specifica.
    Solo così l'Italia ha potuto recitare la sua parte nell'ambito delle Nazioni Unite e della Nato".
    "Le motivazioni che accompagnano queste onorificenze inquadrano bene la specificità degli anni che stiamo vivendo e che vedono l'Italia impegnata a contribuire con responsabilità crescenti alla difesa della sicurezza internazionale, della legalità e della pace. Sono motivazioni che descrivono come le nostre Forze armate siano riuscite ad intervenire con efficacia e professionalità, dal Libano ai Balcani, dall'Iran all'Afghanistan.
    Se si considera nell'insieme l'azione svolta dalle nostre Forze armate, in questi ultimi due decenni emerge un affresco straordinario di impegno, di intelligenza, di umanità e di capacità che segna in modo determinante l'Italia di oggi".
    "Intorno alle missioni internazionali è maturato nella pubblica opinione un sentire nuovo che ha consentito il superamento di vecchi steccati e anacronistici tabù". "L'Ordine Militare d'Italia si ispira a valori che noi consideriamo perenni: l'impegno, lo spirito di sacrificio e di servizio, il coraggio morale, la capacità di prendere decisioni anche in situazioni difficili, continuano ad essere riferimenti stabili per l'azione e per la vita". Il Capo dello Stato ha poi consegnato la decorazione di cavaliere al generale Giuseppe Santangelo, che mi onoro rileggere.
    Generale di Brigata Giuseppe Santangelo- Cavaliere - Primo comandante del contingente nazionale in Herat e "coordinatore dell'area regionale ovest dell'Afghanistan" nell'ambito della International Security and Assistance Force, operava con indiscussa professionalità ed elevatissima capacità organizzativa in un contesto caratterizzato da una difficile situazione socio-politica e da forti tensioni etnico-tribali. I brillanti risultati conseguiti e l'efficacia del suo operato venivano unanimemente riconosciuti dalle autorità e dai rappresentanti civili e religiosi della popolazione locale. Ufficiale Generale che, grazie ad una brillante ed incisiva azione di comando, ha dato grande lustro all'Italia e alle sue Forze Armate.

    Herat (Afghanistan), 27 aprile -22 agosto 2005 L'Ordine Militare d'Italia, che prosegue l'Ordine Militare, istituito da Vittorio Emanuele I nell'agosto del 1815, ha lo scopo di riconoscere il merito militare per le azioni distinte, compiute in guerra e in tempo di pace, dalle unità delle Forze Armate e dell'Arma dei Carabinieri e dai singoli militari ad esse appartenenti, remiando la qualità personale, a riconoscimento di un percorso di vita che sia considerato professionalmente meritorio, sulla base delle prove di perizia dimostrate, del senso di responsabilità e del valore.
    Noi con la concessione della cittadinanza onoraria abbiamo inteso onorarci di cotanta personalità, ricordando nel contempo anche lo zio che tanto ha fatto per il nostro comune fino a morire per la sua difesa.
    Siamo grati a lei e alla sua famiglia infine per il contributo giornaliero e per l’impegno che mette nel suo lavoro, consentendo cosi di dare un quadro della Sicilia e dei Siciliani che è diverso dallo stereotipo di tutti i giorni trasmesso dai mass-media.
    Il generale Giuseppe Santangelo appartiene a una famiglia di consoldate tradizioni militari: il padre e il nonno paterno, ufficiali generali; il fratello del padre, ANTONIO SANTANGELO FULCI ufficiale di artiglieria, medaglia d'oro al valor miltare, caduto in tenera età a Solarino il 13 Luglio di 65 anni fà.

    Scavando nel grembo fecondo della nostra terra e osservando le sue ferite e le sue stratificazioni riemergono i frammenti sparsi della nostra storia e il tessuto lacerato della nostra memoria e della nostra identità collettiva. La cittadinanza di Solarino che oggi ci onoriamo di conferirle è un segno di questa gratitudine che viene dal cuore di tutti i solarinesi.

    Fonte: sebastianoscorpo.com | vai alla pagina

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