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Dichiarazione di Altero MATTEOLI

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Orbetello (GR) (Partito: CEN-DES(LS.CIVICHE))  - Senatore (Gruppo: FI)  -  Ministro  Infrastrutture e Trasporti (Partito: PdL) 


 

“Il Ponte sullo Stretto rilancerà l’intero Sud” - Intervista

  • (24 luglio 2008) - fonte: L'Opinione delle Libertà - Traiano Bertollini - inserita il 25 luglio 2008 da 31

    “Nel nostro programma elettorale il Ponte sullo Stretto è una priorità”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli non nutre il minimo dubbio sull’importanza di un’opera della quale si parla, con opinioni estremamente divergenti, da diversi anni. Se bastasse la granitica fiducia del ministro Matteoli le fondamenta sarebbero già poggiate sui fondali dello Stretto di Messina e il Presidente del Consiglio potrebbe finalmente affermare che anche in Italia, così come in tutte le nazioni moderne, è possibile realizzare grandi opere architettoniche destinate a lasciare il segno in termini di modernizzazione del Paese. Chi del Ponte non ne vuol neanche sentire parlare si trincera dietro l’oggettiva quanto atavica carenza di altre infrastrutture, in grado di connettere al meglio il Sud con il resto d’Italia e che andrebbero anteposte alla realizzazione del Ponte. Senza addentrarci nelle polemiche riguardanti l’impatto ambientale, va riconosciuto ai detrattori che è innegabile l’assenza in Sicilia di un sistema viario adeguato, in buona parte del suo territorio, così come è del tutto evidente che la Salerno - Reggio Calabria è ancora lontana dal suo completamento. Chi contesta il progetto del Ponte di Messina ritiene che, vista la cronica scarsità di denaro da investire in infrastrutture, siano più urgenti altre opere, magari meno in grado di dare lustro al Paese ma più urgenti e necessarie.
    Ministro perchè per lei e per il Presidente Berlusconi, il ponte rappresenta una priorità?
    Crediamo fermamente nell’importanza strategica del ponte e abbiamo, quindi, riattivato le procedure per la realizzazione dell’opera, che a parere dei tecnici, può avviarsi nel 2010 e concludersi 6 anni dopo. Ovviamente, riteniamo quest’opera determinante per il Sud solo se viene realizzata insieme a tutte le altre infrastrutture necessarie alla Sicilia e alla Calabria. Crediamo, anzi, che il Ponte possa rappresentare un volano affinché le altre opere diventino realtà. Riguardo alla Salerno - Reggio Calabria il suo completamento va avanti. Sappiamo che ci sono delle difficoltà logistiche e di altro genere da superare, ma le affronteremo con determinazione.
    Lasciamo il ponte e torniamo a Roma. Quale situazione ha trovato al momento del suo insediamento a capo del dicastero?
    Il ministero che mi è stato affidato, nella precedente legislatura, era diviso in due settori, quello delle Infrastrutture e quello dei Trasporti. Con la manovra finanziaria dello scorso anno il ministero è stato riaccorpato e, pertanto, assorbe le competenze in un unico dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anche il dismesso ministero della Marina Mercantile ricade nelle attribuzioni del medesimo. Sul piano operativo e politico la riunificazione è certamente un dato positivo, perché consente una visione omnicomprensiva del settore e delle società ad esso collegate, vedi Anas e Ferrovie dello Stato. Ovviamente, occorrerà provvedere all’attuazione concreta della riunificazione, attraverso la riorganizzazione degli uffici e quindi alla redazione ed approvazione di un unico regolamento. Ci stiamo lavorando e spero che in tempi rapidissimi sia possibile approvarlo in Consiglio dei ministri.
    Su quali punti ha incentrato la sua attività in questi primi mesi di governo?
    Abbiamo dovuto affrontare diverse emergenze nel settore dei trasporti, prima fra tutte quella del paventato sciopero degli autotrasportatori, che abbiamo scongiurato affrontando la questione con il buon senso, coinvolgendo nel dialogo le diverse parti in causa. La nostra attenzione si è quindi concentrata sulla riattivazione dei motori per fare ripartire la macchina delle opere pubbliche, che si era inceppata nel corso dei due anni di governo Prodi. In pillole, è stato predisposto il Piano delle Infrastrutture triennale che fa parte del Dpef definitivamente approvato dal Cipe e della Conferenza Unificata Stato Regioni. Piano che prevede la realizzazione di tutte le infrastrutture che riteniamo necessarie al Paese, per il suo rilancio economico e per la sua modernizzazione.
    Detto del ponte sullo Stretto, quali sono le priorità per il futuro?
    Abbiamo indicato diverse opere che riteniamo assolutamente indispensabili, come la Torino - Lione, la Pedemontana, l’Autostrada tirrenica, il completamento della Salerno - Reggio Calabria, i valichi del Brennero e quello dei Giovi, il rilancio della portualità e tante altre ancora. Di certo la più impegnativa sarà trovare il denaro necessario ad aprire i cantieri, chiudere quelli ancora in corso e convincere l’associazione nazionale dei costruttori edili che oggi in Italia ci sono finalmente la volontà ed i mezzi per costruire più infrastrutture e meno castelli in aria.

    Fonte: L'Opinione delle Libertà - Traiano Bertollini | vai alla pagina
    Argomenti: trasporti, sicilia, tav, ANAS, ponte sullo Stretto, ministro infrastrutture, Marina Mercantile, cantieri | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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