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Dichiarazione di Marco MINNITI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Ma così considerano tutti dei clandestini» - Intervista

  • (24 luglio 2008) - fonte: Il Mattino - Maria Paola Milanesio - inserita il 25 luglio 2008 da 31

    Roma. «Il decreto non è tutto da buttare e per una ragione semplicissima: una parte significativa è copiata dal pacchetto sicurezza predisposto dal governo Prodi. Penso ai maggiori poteri per i sindaci o alla normativa antimafia. Non nascondo che la mia constatazione contiene un forte elemento di rimpianto e di autocritica per ciò che noi non siamo riusciti a fare». C’è una traccia di amarezza nelle parole di Marco Minniti, ministro dell’Interno del governo-ombra.
    Quell’obiettivo non raggiunto è colpa solo della maggioranza traballante del passato governo o di una incapacità della sinistra di misurarsi con temi quali la sicurezza?
    «Ha pesato molto la riserva di fondo della sinistra radicale e per noi le conseguenze sono state pesantissime in termini elettorali. Il mio rammarico è ancora più grande perché, per la prima volta, si era predisposto un intervento articolato e organico, capace di far coesistere severità e rispetto dei diritti: introduzione della banca dati del Dna; misure per assicurare la certezza della pena e migliorare il servizio giustizia. Purtroppo non se ne è fatto nulla, anche se c’era l’occasione per superare la presunta fragilità del centrosinistra su questi temi. Riflettano gli amici della sinistra radicale, ora preoccupati da un approccio di destra alle politiche della sicurezza».
    Chiusa la fase dei mea culpa, pensa che il decreto sia attuabile in ogni sua parte?
    «Per le politiche sull’immigrazione il nostro dissenso è netto e motivato. La risposta alla lotta alla clandestinità non può essere il trasformare tutti in clandestini, mettendo sullo stesso piano la badante che ha un lavoro e una casa, ed è priva solo del permesso di soggiorno, con chi delinque. È un errore strategico perché si spingono verso forme contigue alla criminalità anche coloro che sono venuti per lavorare. Il centrodestra ammetta che la legge Bossi-Fini non ha funzionato e che ha finito per creare clandestinità. E loro, invece, che cosa rispondono? Con questo provvedimento che è solo una bandiera ideologica».
    Mette nella categoria dell’annuncio anche le nuove norme sulle espulsioni?
    «La lotta alla clandestinità si fa sul versante dell’integrazione, per chi ha un lavoro e una casa; e velocizzando le espulsioni. Ma queste non potranno mai essere rapide se finiscono per gravare ancora di più sul sistema giudiziario e penitenziario. Le carceri esploderanno e la giustizia finirà in ginocchio. A meno che il centrodestra non intenda attuare il sistema della navetta: ti trasferisco nel tuo Paese se il giudice di primo grado ti espelle, poi ti riporto in Italia per l’appello e ti rimando a casa se l’espulsione è confermata e così via fino alla Cassazione. Si capisce bene che è una boutade, anche perché per ogni singolo allontanamento servono cinque agenti».
    L’esercito nelle città è misura inefficace per la prevenzione?
    «Dislocando i militari nei centri cittadini si dà l’idea, sbagliata, che la situazione sia fuori controllo. Il messaggio che il cittadino riceve è di emergenza assoluta. In nessun Paese democratico accade qualcosa di simile. Senza considerare che le forze armate non sono addestrate per questi compiti e che non basta fare la faccia torva perché i reati diminuiscano. Non solo: che cosa si dovrebbe fare se accadesse in Italia quel che sta succedendo a Londra, con 20 giovani uccisi negli ultimi mesi? Quale dovrebbe essere la risposta?».
    Il centrosinistra lamenta tagli ai fondi per la sicurezza. Anche il governo Prodi aveva intrapreso questa strada.
    «Personalmente constato la schizofrenia di un governo che vuole usare il pugno di ferro sull’immigrazione, rilevare le impronte ai rom, presidiare i centri con i militari e poi, nel provvedimento finanziario per i prossimi tre anni, stabilisce un taglio drastico di 3,4 miliardi di euro per Viminale e Difesa. Si rischia così di mettere in discussione la funzionalità operativa delle forze dell’ordine e di portare al collasso il sistema sicurezza».

    Fonte: Il Mattino - Maria Paola Milanesio | vai alla pagina
    Argomenti: immigrati, Decreto Sicurezza, militari, centrosinistra, governo prodi, clandestinità, governo ombra | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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