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Dichiarazione di Luigi RISPOLI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Napoli (Gruppo: AN) 


 

CAMBIARE ATTEGGIAMENTO PER NON MORIRE NELLA PDL!

  • (29 luglio 2008) - fonte: La politica per passione - inserita il 28 ottobre 2008 da 830
    E' un vero dramma quello che stiamo vivendo in An con un processo che piuttosto che traghettarci verso il nuovo soggetto politico della PdL ci sta semplicemente cancellando dalla storia d'Italia, della Campania e di questa città. E' come se stessimo vivendo un altro 8 settembre senza, però, che nessuno abbia dato l'ordine del "rompete le righe" e con numerosi personaggi che hanno già smesso la casacca di An per indossare quella della PdL. Quello che è un percorso inevitabile e necessario, quello cioè della partecipazione alla nascita del Partito della Libertà, sta diventando per i militanti di An un vero calvario. Abbandonati a se stessi nei circoli, senza che nessuno della cosiddetta classe dirigente si preoccupi di coinvolgere, informare e guidare il percorso che, a questo punto, non sarà più di compartecipazione alla fondazione del nuovo soggetto ma semplicemente di adesione al partito del Premier Silvio Berlusconi. Mentre i colonnelli di An a livello nazionale si preoccupano esclusivamente di garantire per sé e per i loro amici posizioni di rilievo all'interno del nuovo soggetto politico rifacendosi a semplici e banali calcoli matematici (30 a 70) piuttosto che a intese politiche, a livello regionale e napoletano il partito ormai, di fatto, già non esiste più. Al vuoto pneumatico che da qualche anno caratterizza la federazione provinciale di Napoli si aggiunge la latitanza dal territorio di tutti i fortunati nominati della attuale legge elettorale con il risultato che la presenza politica è garantita solo da chi nelle istituzioni e nelle assemblee elettive continua a fare solitario il proprio dovere. Tutti parlano di valori ma sono anni che questi valori non vengono esplicitati, coniugati o semplicemente resi centrali nelle scelte politiche che si compiono. Il rischio più concreto che stiamo correndo, quindi, è che al Partito della Libertà noi di An non daremo alcun contributo perché vi giungeremo privi di quegli elementi caratteristici, compreso la organizzazione, che per una vita hanno consentito agli elettori di riconoscerci e che oggi sembrano smarriti. Nel grande mare della PdL, per usare i termini che tanto piacciono ai maggiorenti del partito, in questo modo potremo solo affogare e morire.
    Fonte: La politica per passione | vai alla pagina
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