Ti trovi in Home  » Politici  » Francesco Saverio GAROFANI  » [Pd] «Con Vendola possiamo ancora parlare» - INTERVISTA

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Francesco Saverio GAROFANI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

[Pd] «Con Vendola possiamo ancora parlare» - INTERVISTA

  • (30 luglio 2008) - fonte: Europa - R.F.C. - inserita il 31 luglio 2008 da 31

    «Il congresso di Chianciano ha segnato l’ultimo atto della crisi politica e, prima ancora, culturale, del più grande partito della sinistra radicale». Non ha dubbi il deputato del Pd Francesco Saverio Garofani: «La vittoria dentro Rifondazione comunista del partito dei falchi rende impossibile un’alleanza futura con il Pd. Un esito che giudico coerente con la scuola di pensiero che, anche negli anni del governo Prodi, ha sostenuto il tema dell’autonomia della sinistra e il diritto a essere forza d’opposizione, rompendo così l’elemento che teneva insieme le sinistre di questo paese, ossia la cultura di governo».
    Con il Prc era già in atto una separazione consensuale. Cosa cambia adesso per il Pd?
    Senza strumentalizzare la situazione interna di altri partiti, il Pd deve porsi il problema di aprire un confronto costruttivo con quella parte della sinistra radicale che continua a porsi il problema del governo del paese e di costruire un’alternativa alle destre. Vendola, ma anche altri esponenti con cui abbiamo lavorato in questi anni, come Migliore, rimangono interlocutori da tenere in considerazione. Il confronto va fatto sul merito di temi importanti, come la pace declinata nei termini di giustizia e sicurezza, la questione sociale inseparabile dalla qualità della democrazia, la cultura istituzionale in risposta alla crisi della rappresentanza.
    Questo non è in contraddizione con la “vocazione maggioritaria” su cui insiste Veltroni?
    La vocazione maggioritaria è e resta nel dna del Pd. Non c’è nessuna ambiguità all’interno del partito, semmai è malposto in questo momento il tema delle alleanze.
    In che senso?
    Non abbiamo nessun dovere di parlarne adesso, quando le elezioni politiche sono ancora così lontane. Anzi, è addirittura un errore tattico, se pensiamo che il prossimo anno andremo a votare con una logica puramente proporzionale: parlando di alleanze legittimiamo i nostri interlocutori, che saranno nostri avversari alle elezioni europee. A livello locale, invece, si discuterà caso per caso.
    Qual è allora in questo momento la priorità?
    Dobbiamo lavorare pancia a terra sul completamento della nostra piattaforma politica. L’obiettivo che ci dobbiamo porre, e che contraddistingue la nostra vocazione maggioritaria, è quello di costruire un consenso ampio nel paese, tenendo insieme istanze diverse che possono andare dalla sinistra radicale all’elettorato cattolico, che non necessariamente si identifica come moderato. Costruita un’identità politica, poi ci potremo porre anche il tema delle alleanze necessarie, senza contraddizioni.

    Fonte: Europa - R.F.C. | vai alla pagina
    Argomenti: sinistra, pd, elezioni europee, rifondazione comunista, Vendola, Congresso Rifondazione Comunista | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato