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Dichiarazione di Gianmarco QUADRINI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Lombardia (Lista di elezione: UDC)  - Consigliere  Consiglio Comunale Mairano (BS) (Lista di elezione: LISTA CIVICA) 

 

Brescia protagonista attiva per l’Expo Lavorare insieme per obiettivi comuni. - INTERVISTA

  • (30 luglio 2008) - fonte: L'Opinione.it - Marco Castiglioni - inserita il 31 luglio 2008 da 31

    Gianmarco Quadrini ha iniziato il suo impegno istituzionale a partire dagli Anni Ottanta come consigliere comunale e assessore a Mairano (BS), nello stesso periodo ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’assemblea dell’Usl di Orzinuovi. Quindi dal 1986 al 2004 è stato Sindaco di Mairano. Dal 2003 è segretario provinciale dell’Udc di Brescia. Nel 2005 è stato eletto in regione e dal 2006 è presidente del gruppo Udc. E’ componente del comitato ristretto dell’Ato di Brescia. Lo abbiamo sentito riguardo l’assegnazione dell’Expo 2015 alla città di Milano.
    Quale opportunità rappresenta per la Lombardia l’Expo 2015?
    L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che potrà dare alla nostra regione una grande occasione di sviluppo. I numeri che si prevedono sono impressionanti: oltre 20 miliardi di euro di investimenti, 70 mila nuovi posti di lavoro, 29 milioni di turisti per una media giornaliera di 160 mila visitatori che, per sei mesi, quotidianamente circoleranno sulla nostra già congestionata rete viaria. Per questo è di fondamentale importanza sfruttare al meglio questa occasione affinché non ci colga impreparati e affinché ci lasci in eredità più infrastrutture, più economia, più modernità e più benessere, esattamente come è accaduto in altri paesi che in passato hanno ospitato l’esposizione universale.
    Cosa fare affinché la fiera universale non sia un’occasione sprecata?
    Necessariamente il fulcro dell’evento sarà Milano e i comuni limitrofi in cui verranno realizzate le maggiori strutture espositive e dove si concentreranno le principali manifestazioni. Sarebbe però un grave errore limitare gli interventi per l’Expo a parti limitate di territorio senza coinvolgere tutte le province della nostra regione, nessuna esclusa. Sarebbe un errore perché significherebbe tradire la natura stessa del territorio lombardo. Un territorio in cui convivono industria, agricoltura, città d’arte e riserve naturalistiche. Fattori questi egualmente importanti per l’economia e la ricchezza della regione e che rappresentano risorse uniche da non trascurare in vista dell’Expo 2015.
    In pratica cosa suggerisce di fare?
    La pianificazione deve essere chiara, concentrata su progetti di grande rilievo che valgano per tutta la regione e siano ampiamente condivisi. Occorre definire con precisione i ruoli, i compiti e i tempi. L’appuntamento del 2015 non deve essere visto come un’occasione per mettere una pezza a qualche situazione d’emergenza, oppure rappresentare una gara tra opposti localismi. Solo così questo grande evento porterà con sé dei benefici per tutta la comunità lombarda. Tutti in questa partita devono vestire la stessa maglia senza particolarismi e interessi partigiani. Se ciò non accadesse si replicherebbe uno dei peggiori difetti che hanno caratterizzato il nostro Paese e che, nel tempo, lo hanno indebolito e gli hanno fatto perdere del prezioso terreno nei confronti dei principali competitori.
    Per Brescia, la sua città, cosa si aspetta?
    Mi auguro che la mia città e la mia provincia possano essere protagoniste attive e non essere oscurate da Milano. A noi della Regione, al Sindaco Moratti e alla sua giunta il compito di evitare una visione troppo “milanocentrica” dell’evento, alle istituzioni locali il compito di essere meno disarticolate, di evitare contrapposizioni e di lavorare insieme verso obiettivi comuni. Alcune città lombarde hanno già chiamato a raccolta tutte le forze vive presenti sul territorio, dalle istituzioni alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, dalle università, alle associazioni culturali per prepararsi adeguatamente al grande evento. Credo che la stessa cosa vada fatta anche nella mia città, a Brescia, aprendo un tavolo “ad hoc” sulle problematiche poste dall’Expo.
    A suo parere su cosa si deve puntare maggiormente nel bresciano?
    L’omogeneità di governo che con la vittoria del centrodestra in Loggia alle ultime elezioni amministrative si è realizzata nei due maggiori vertici istituzionali del Comune e della Provincia, col supporto della Regione e del governo nazionale, dovrebbe facilitare la soluzione del problema dell’aeroporto di Montichiari il cui sviluppo sarà essenziale per la realizzazione di alcune altre infrastrutture. Per la data dell’Expo dovrebbe essere in esercizio la Brebemi e la sua prosecuzione costituita dal raccordo tra Ospitaletto e l’aeroporto di Montichiari. È altrettanto importante che la Tav, la ferrovia ad alta velocità, che oggi arriva a Treviglio prosegua non solo fino a Brescia, ma anche fino a Verona e che venga costruita la stazione di collegamento con l’aeroporto di Montichiari, prevedendo una stazione secondaria, il cosiddetto “shunting”, nella sede dell’attuale stazione della città dove dovrebbero fermarsi solo alcuni treni. L’altra grande partita è quella che riguarda il turismo con la realizzazione di strutture alberghiere e la possibilità di rendere più accessibili le principali zone turistiche della nostra provincia come il Garda, la Valtrompia e la Valcamonica. Occorre però muoversi alla svelta. Sette anni possono sembrare molti, ma quando si tratta di organizzare operazione complesse o ancor più di realizzare infrastrutture di grande rilievo sono persino pochi.

    Fonte: L'Opinione.it - Marco Castiglioni | vai alla pagina
    Argomenti: infrastrutture, turismo, udc, tav, expo, milano, Expo 2015, regione Lombardia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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