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Dichiarazione di Marco MANNESCHI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Arezzo (AR) (Lista di elezione: CITTA' APERTA)
Referendum sul lodo Alfano
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(14 agosto 2008) - fonte: Arezzonotizie - inserita il 02 settembre 2008 da 1645
Chi mi conosce da molto tempo sa che non sono mai stato, e sottolineo mai, un giustizialista. Non solo per la formazione professionale che in oltre 25 anni mi ha portato ad apprezzare il lavoro di tanti colleghi, di tanti Magistrati, di tanti collaboratori dai cui esempi ciascuno di noi può trarre costanti insegnamenti. Non sono giustizialista, penso, anche per l’indole riflessiva che mi porta a ritenere ogni vicenda ricca di sfumature, dove la verità non è mai assoluta e la giurisdizione dovrebbe essere sempre sostanziata da una sufficiente dose di buon senso. Ciò detto, e riconoscendo che negli ultimi venti anni la Giustizia in Italia ha subito una crescente e talvolta morbosa attenzione mediatica (indotta proprio da chi oggi se ne lamenta), non posso nascondere la grande preoccupazione per come la politica sta affrontando le relative tematiche, ormai da alcuni anni. Mi riferisco ovviamente alla minacciata galera per i giornalisti che divulghino notizie attinenti alle indagini (concluse), ed alle manovre per sottrarre dalla giurisdizione alcuni cittadini più “uguali” di altri. Si vuole combattere il rischio di una deviazione (l’uso distorto dell’azione penale, e l’uso distorto delle notizie ad essa connesse, che trovano autonome sanzioni nell’attuale ordinamento) con la certezza di deviazioni ancora più grandi e devastanti nel lungo periodo. Lasciamo stare la libertà di stampa, perché è argomento che merita una riflessione a parte, limitiamoci a constatare che in Italia il Watergate sarebbe impensabile. Non sto neppure a ripetere quello che hanno detto e scritto insigni Costituzionalisti del c.d. “lodo Alfano”; mi appello, ancora una volta, al buon senso comune: cosa deve pensare il cittadino che assiste sgomento ai banchetti ed ai balletti della Casta allorquando si accorgerà che alcune persone, ovvero le massime cariche di quella stessa Casta, di qualunque reato siano accusate non potranno essere perseguite? Si dice che le priorità del Paese sono ben altre (ma anche la Giustizia che funziona è una priorità assoluta per un paese civile): il declino economico dell’Europa ed in particolare dell’Italia è incontestabile, la disoccupazione, la sotto occupazione sono il tratto saliente del nostro presente e, temo, del nostro futuro. In questo contesto cosa fa il Governo? Taglia i fondi all’Università, ovvero al luogo che dovrebbe essere dedicato all’alta formazione, che dovrebbe aiutarci (aiutare le nostre imprese) a tornare competitivi. Se dunque le difficoltà aumenteranno (molti fattori ci portano in questa direzione) sarò curioso di vedere come faranno “lorsignori” a deviare l’attenzione e l’indignazione dei cittadini, una buona parte dei quali non arriva da anni alla fine del mese. Per quanto in questi anni si sia collaudata una potentissima macchina ideologica della nuova destra italiana, basata in gran parte sul dileggio dell’avversario e sulla mistificazione della realtà, quest’ultima piega sempre, prima o dopo, ai suoi dati incontestabili le varie forme di propaganda. L’attuale opposizione è chiamata quindi ad una prova di maturità, contestando in radice quelle scelte che da un lato annichiliscono il senso dello stato di diritto e dall’altro limitano le libertà fondamentali. Per questi motivi non posso rassegnarmi a ciò che oggi appare l’ineluttabile prodotto della vittoria elettorale del centro destra e ritengo doveroso promuovere il referendum, cui dovrebbe essere accompagnata una proposta chiara per favorire la ripresa dell’occupazione ed il recupero del valore dei salari. Spero vivamente che nel centro sinistra la sensibilità verso il principio di uguaglianza di fronte alla legge non venga sacrificata sull’altare di calcoli di convenienza (che si rivelano puntualmente errati).
Fonte: Arezzonotizie | vai alla pagina » Segnala errori / abusi