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Dichiarazione di Mara RUMIZ
Alla data della dichiarazione: Assessore Comune Venezia (VE) (Partito: DS)
Il Presidente della Repubblica non inaugurerà il quarto ponte sul canal Grande.
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(26 agosto 2008) - fonte: Il Gazzettino ed. Venezia - Michele Fullin - inserita il 26 agosto 2008 da 31
Il Presidente della Repubblica sarà a Venezia il 18 settembre, ma non inaugurerà il quarto ponte sul canal Grande. L'amministrazione comunale, non senza rammarico, fa dunque marcia indietro dopo che aveva annunciato un taglio del nastro in pompa magna con tanto di spettacoli complementari anche senza il completamento e la messa in funzione dell'ovovia per disabili.
La scelta è stata adottata dopo l'annuncio di proteste e fischi non solo da parte degli esponenti della minoranza di centrodestra in consiglio comunale, ma soprattutto da parte delle associazioni dei portatori di handicap e dei loro familiari. Così ieri, dopo una riunione a tre fra il sindaco, l'assessore ai Lavori pubblici Mara Rumiz e il capo di gabinetto Maurizio Calligaro, è arrivata la decisione: il ponte sarà aperto al transito ma senza inaugurazione, tantomeno con il Capo dello Stato. Se ci sarà un'inaugurazione formale, essa avrà luogo solo in concomitanza con la completa accessibilità dell'opera.
«Abbiamo valutato la situazione - commenta Mara Rumiz - e abbiamo concluso che si aprirà il ponte al transito una volta che saranno ultimati gli ultimi ritocchi. Come assessore a me interessa realizzare le opere, non inaugurarle e il fatto di sentirmi accusata di insensibilità nei confronti dei diversamente abili mi ferisce. Ho sempre fatto attenzione al tema dell'accessibilità e gli atti parlano per me. Queste accuse le trovo ingiuste. In ogni caso, se la presenza del presidente Giorgio Napolitano rischia di scatenare polemiche e manifestazioni, pazienza. Rinunciamo alle cerimonie. Si aprirà il ponte al transito quando saranno terminati gli interventi. Tempi? La chiusura dei lavori era stata calibrata per quella data, quindi se non sarà il 18 sarà qualche giorno dopo. E - aggiunge - probabilmente non sarò tra i primi ad attraversare il ponte».
I continui ritardi e le continue lievitazioni dei costi sono ormai motivo di forte imbarazzo in seno al Comune, tanto che giunti a questo punto nessuno sa più che pesci prendere. Ad un anno dalla posa, finalmente i gradini e il parapetto ci sino, le spalle sono state rivestite in pietra d'Istria ed è stato aperto un piccolo passaggio dalla parte del palazzo ex Compartimentale per consentire il transito della gente nonostante la presenza del cantiere. Ciò che manca è il dispositivo traslante per disabili, una navicella che dovrebbe consentire l'attraversamento del ponte anche alle persone non in grado di salire i gradini con le proprie gambe. Il costo di questa "ovovia" è stato previsto in un milione e 200mila euro con affidamento all'impresa Cignoni di Lendinara, la stessa che si è aggiudicata nel 2002 l'appalto per la costruzione del ponte. Questa, come è accaduto per l'arcata metallica (costruita dalla Lorenzon Techmec di Noventa di Piave), si è rivolta ad un'impresa esterna.
«L'ovovia - conferma l'assessore - si trova in un'impresa di Padova che ha un contratto di fornitura con la Cignoni. Mi sono vista con l'ingegner Vento (il responsabile del procedimento) e l'ingegner Redi (direttore dei lavori) per fare al più presto un sopralluogo in cantiere per vedere a che punto è questa ovovia e per avere un quadro preciso dei tempi necessari al completamento».
Per quanto riguarda il ponte, il cui certificato di fine lavori risale al 30 giugno scorso, i lavori da ultimare sono ormai a livello di ritocchi: manca solo il raccordo in bronzo tra la spalla e i parapetti, nonché resta da calibrare l'illuminazione dall'alto per consentire la massima visibilità dei gradini. Questi, purtroppo, rimangono difficili da percepire durante le ore notturne anche da parte di chi ha una vista d'aquila.
Fonte: Il Gazzettino ed. Venezia - Michele Fullin | vai alla pagina » Segnala errori / abusi