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Marco TULLI in data 30 agosto 2008
Dichiarazione di Marco TULLI
Alla data della dichiarazione: Consigliere Consiglio Comunale Arezzo (AR) (Gruppo: SeL)
Sull'aeroporto e Frassineto
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(30 agosto 2008) - fonte: Arezzonotizie - inserita il 02 settembre 2008 da 1645
Mentre risulta lampante che un aeroporto nel mezzo della città è pericoloso, rumoroso ed inquinante, mi chiedo in base a quale teoria economica si basa il principio secondo cui tale aeroporto risolleverebbe l'economia di Arezzo. Sono finiti i tempi di Vilfredo Pareto ed ormai nessuno crede più che se all'interno di una comunità una piccola elite di popolazione viene messa, o si mette, in condizione di aumentare il proprio benessere, automaticamente l'intera comunità ne trae in qualche modo beneficio. Non è così. È invece dimostrato che una crescita di benessere diffusa, anche se poco elevata, aumenta il grado di soddisfazione e la qualità della vita di tutti. In più, non mi sembra proprio che tre o quattro aerotaxi possano rincorrere, ammesso che lo voglia, la globalizzazione, che ha il suo ultimo centro in Estremo Oriente, a dodici ore di volo da qui, con tutti i disastri a lei connessi in termini di ingiustizia, di delocalizzazione, di privatizzazioni e di mercificazione. Se vogliamo dare una mano all'economia della città si dovrà invece puntare, realmente e con convinzione, sulle risorse locali di questo territorio, riscoprendo la qualità dell'artigianato locale, la qualità dei suoi prodotti e favorire al contempo le nuove tecnologie, ad esempio di tutela ambientale, tramite una sburocratizzazione dei sistemi e mettendo nelle condizioni, soprattutto i giovani, di potervi investire il loro tempo. Questo, se lo si vuole fare, lo si deve fare però in maniera strutturale, senza perciò partire dalla coda, ad esempio di un aerotaxi. È in tal senso che sto lavorando, ad esempio, ad un atto di indirizzo che blocchi l'apertura di nuovi centri commerciali, almeno nel centro storico, a fronte di una serie di incentivi in grado di permettere di ritornare a fare la spesa vicino a casa, comprando quanto serve e prodotto per la maggior parte vicino a casa, evitando così la grande distribuzione e favorendo sia la filiera corta, sia la rinascita di arti e mestieri ormai pressoché scomparsi, ma che erano e sono, i soli capaci di garantire qualità, posti di lavoro e umanità. Di fronte all'attacco violento e disperato di una globalizzazione al suo capolinea, noi non possiamo che rispondere con strumenti a lei contrari, nel tentativo di non ridurci in maniera irreversibile ad un guscio vuoto e virtuale. In definitiva, se sarà più difficile per molti raggiungere in autobus Arezzo da Frassineto, che per qualcuno andare a fare un cocktail, diciamo di lavoro, a Milano, il futuro non sarà garantito per nessuno.
Fonte: Arezzonotizie | vai alla pagina » Segnala errori / abusi