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«Niente dialogo se i toni sono quelli di Ghedini» - INTERVISTA
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(01 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - P.F. - inserita il 02 settembre 2008 da 31
Lo scoop di "Panorama" che ha pubblicato intercettazioni dell'ex premier Prodi ha riportato in auge il dibattito sul controverso disegno di legge in vista della riapertura del Parlamento. Solo una coincidenza?
«Non credo. Induce a qualche sospetto la velocità con cui è arrivata a Prodi la soldiarietà di Berlusconi per quanto pubblicato dalla rivista di sua proprietà - risponde Andrea Martella , ministro ombra delle Infrastrutture, deputato del Pd e membro della direzione nazionale - Senza arrivare ai complotti mi pare soprattutto un modo per far riprendere a tempo record la discussione sulla legge che sta tanto a cuore al premier».
Prodi ha fatto bene a respingere la solidarietà del Cavaliere rispondendo: "Pubblicate tutto"?
«È la risposta di chi non ha nulla da temere e nulla da nascondere. Ho letto sul "Gazzettino" che Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e parlamentare del Pdl, ritiene che Prodi inviti addirittura a violare la legge. Mi pare la solita risposta sopra le righe, forse una provocazione, col tono saccente e arrogante di chi pensa che il capo ha bisogno della legge, che si farà indipendentemente dal bisogno del Paese e dagli interessi dei cittadini».
Per Ghedini il disegno sulle intercettazioni passerà con o senza i voti dell'opposizione. Il dialogo è già morto e sepolto anche qui?
«Ghedini mi pare più che altro interessato ad una legge che tuteli il suo assistito. Se i toni e gli argomenti della maggioranza sono i suoi, non ci resta che prenderne atto. Ci batteremo duramente per cambiare in aula il loro testo. Abbiamo comunque le nostre proposte perchè una legge serve».
Perchè serve?
«Non certo per le ragioni che sbandiera il centrodestra. Le intercettazioni sono uno strumento di indagine fondamentale, non sono troppe nè troppo costose, come sostiene la destra. E poi cosa vuol dire che vanno riportate "ad un numero fisiologico"? Lo stabiliscono loro? I magistrati fanno quel che è necessario fare per perseguire i reati. Questi sono gli alibi dietro ai quali si nasconde il vero scopo del Pdl:occuparsi della giustizia solo per tutelare la politica, meglio la loro parte politica, a cominciare dal premier. Vedi la norma blocca processi e il lodo Alfano».
Ma allora perchè c'è bisogno di una nuova legge?
«Per garantire il segreto di indagine da un parte e la riservatezza di conversazioni private penalmente irrilevanti dall'altra. Berlusconi invece vuole farla passare a tutti i costi perchè ha deciso in partenza che le intercettazioni vanno limitate, le inchieste ostacolate. Come spiegare altrimenti, ad esempio, il divieto di intercettare per reati inferiori a dieci anni, ma comunque gravi, escludendo la corruzione? È uan cosa talmente clamorosa che perfino nel blocco di centrodestra c'è chi non la manda giù».
Una normativa per tutelare la privacy esiste già mentre il rischio di leggi-bavaglio è evidente
«Il diritto di cronaca non va limitato».
Quindi sono pubblicabili materiali frutto di intercettazioni che riguardano politici o personaggi pubblici privi di rilievo penale ma che il giornalista ritiene comunque di pubblico interesse?
«A mio avviso non andrebbe pubblicato materiale che non a che fare con l'indagine in corso, anche a tutela della stessa indagine».
Pd "ostaggio" di Di Pietro?
«Non lo inseguiamo nè riteniamo che la sua diversa posizione, su questo o altri temi, sia per noi un problema. Il Pd occupa uno spazio riformista tanto che non siamo contrari ad una riforma della giustizia che punti in primo luogo a ridurre la durata dei processi, ad aumentare l'efficienza degli uffici giudiziari. Più autonomia e indipendenza per la magistratura ma anche più ambiti di responsabilità di fronte alla società».
Fonte: Il Gazzettino - P.F. | vai alla pagina » Segnala errori / abusi