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Dichiarazione di Massimo Cacciari

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: DL) 


 

I veneziani si sveglieranno con un ponte in più

  • (03 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Venezia - P.N.D. - inserita il 03 settembre 2008 da 31

    Confermato il nome: sarà dedicato alla Costituzione. Il sindaco: «Lo apriremo ai pedoni uno di questi giorni»

    Con gli occhi soddisfatti, un po' mefistofelici, Massimo Cacciari si è goduto da co-protagonista la conferenza stampa di Santiago Calatrava.Ma alle domande su quando aprirà il ponte dopo la decisione di azzerare ogni inaugurazione, risponde malizioso: «Lo vedrete. Una mattina, una delle prossime, toglieremo le transenne e si potrà passare. Mi assumo io tutta la responsabilità per aver deciso di annullare ogni apertura ufficiale». Già. Semplice come un bicchier d'acqua.E per il nome? Di fronte alla platea di giornalisti italiani e spagnoli, non batte ciglio: «Il ponte sarà dedicato alla Costituzione». Detto e fatto, anche se la delibera deve ancora essere approvata ufficialmente in giunta comunale. Ma tant'è. Il dado è tratto.Non resterà che stare all'erta e attendere l'apertura in sordina del «quarto ponte» sul Canal Grande. Roba da Guinness dei Primati. Ma detto questo, Cacciari non si è tirato indietro nemmeno quando si è parlato di conti e di preventivi "sforati". Innanzitutto l'inchiesta della Corte dei Conti sulle spese per la realizzazione del Ponte.
    «Nessun problema - ha detto il sindaco - Si tratta di una procedura normale. É naturale che ci possa essere un'inchiesta, ma sappiamo anche documentare perchè i costi sono lievitati. È difficile saper valutare quando potrà costare alla fine dei lavori un'opera d'arte. Difficile stabilire un costo determinato. Sfido chiunque a pensare diversamente. E se lo trovo, e mi convince, sono pronto a tirare fuori diecimila euro di tasca mia...».

    Ma c'è stato spazio anche per denunciare un "male" italiano: le lentezze e le lungaggini burocratiche che condizionano i lavori pubblici e, figurarsi, soprattutto le grandi opere d'arte. «Quello che è certo - ha sottolineato il sindaco - è che il sistema dei lavori pubblici in Italia consente per modo di dire di fare opere di qualità. Ma qui è stato rotto un tabù. Il ponte sul Canal Grande è stato voluto da persone che credono nel futuro della città e che vogliono opere del loro tempo all'interno di essa».«Probabilmente chi pensa che Venezia possa essere anche luogo del contemporaneo fa parte di una sparuta minoranza, certamente sono in minoranza nella stampa e nei media. Ed è per questo che le polemiche su quest'opera sono sempre state particolarmente aspre».

    Fonte: Il Gazzettino - Venezia - P.N.D. | vai alla pagina
    Argomenti: burocrazia, soldi pubblici, lavori pubblici, venezia, ponte di Calatrava | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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