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Dichiarazione di Gian Pietro DAL MORO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Per un federalismo fiscale che metta al centro il ruolo dei Comuni.

  • (06 settembre 2008) - fonte: official web site Pd Veneto - inserita il 10 settembre 2008 da 861

    Prima la proposta del Ministro Calderoli sul federalismo fiscale, poi le dichiarazioni di alcuni esponenti del Partito Democratico, che hanno dichiarato di apprezzare l’impostazione metodologica del lavoro del Ministro, basata sui bisogni reali del Paese e non solo su una mera ripartizione delle risorse: mi inserisco anch’io nel dibattito estivo sul federalismo fiscale con alcune proposte.

    Non c’è dubbio che l’impostazione metodologica del Ministro sia corretta, ma mi permetto tuttavia, di ritenerla parziale. Se infatti è vero, che prima di parlare di risorse bisogna confrontarsi sui bisogni e a seguire sulle competenze e sulle responsabilità, è altrettanto vero che la questione prioritaria da affrontare è l’impianto politico-strutturale del federalismo fiscale.

    Due appaiono oggi gli orientamenti prevalenti in materia
    Il primo prevede un trasferimento di deleghe, funzioni e competenze dal livello centrale al livello regionale e poi a quello territoriale (Province, Città Metropolitane, Comuni).
    Un impianto questo che fa leva su un forte coinvolgimento delle Regioni, alle quali viene demandata la scelta di un riequilibrio sui trasferimenti di deleghe, competenze e risorse ai livelli inferiori. Di fatto, la proposta apre la strada ad una sostituzione del centralismo nazionale con uno nuovo tipo di centralismo, di matrice appunto regionale.

    Il secondo orientamento implica invece un maggiore coinvolgimento delle autonomie locali, Comuni in primis, con un trasferimento crescente di deleghe, funzioni e competenze direttamente dal livello nazionale a quello locale. Come a dire: diamo un sempre maggior ruolo ai Comuni che sono più vicini alla gente e conoscono meglio le problematiche del proprio territorio.

    Com’è chiaro, si tratta di visioni che - benché in parte mitigabili da norme correttive - sono assai diverse tra loro e poggiano su due filosofie distinte. La prima imperniata sul ruolo guida del centralismo regionale; la seconda ispirata a un federalismo della sussidiarietà che assegna all’ente locale una rilevanza istituzionale forse senza precedenti.
    Negli ultimi anni l’arma del federalismo fiscale è stata spesso brandita come una sorta di riparametrazione del Nord rispetto al Sud. La discussione così ha superato l’ambito della materia economica-fiscale, talvolta sconfinando, per toni e argomentazioni, sul terreno del confronto territoriale-culturale.

    A questo punto sono d’obbligo un paio di domande: siamo davvero sicuri che quanti si sono a lungo battuti per un riequilibrio fiscale delle competenze e delle risorse tra Nord e Sud, siano ora disposti - memori peraltro delle non certo brillanti performance, per efficienza e trasparenza di gestione, di alcune amministrazioni regionali - a trasferire funzioni cruciali e risorse ad un nuovo centralismo regionale?
    Non sarebbe forse meglio tentare di avvicinare il cittadino elettore al decisore, in modo da garantirgli una maggiore partecipazione alla gestione, ma soprattutto al controllo della cosa pubblica?
    Rispondere ad interrogativi di questo genere significa scegliere l’impianto politico-culturale del federalismo fiscale. Significa, in altri termini, optare per una delle due visioni cui accennavo prima. Si tratta di una scelta a questo punto obbligata, che sarà il vero collante della proposta legislativa. Di certo c’è, che complice anche un clima di crescenti aspettative al riguardo, il tema del federalismo fiscale sarà centrale nel dibattito politico del prossimo autunno. Lo sarà per il governo come per l’opposizione e né l’uno, né l’altro, potranno limitarsi ad generiche affermazioni di principio.

    Sarà una sfida. Una sfida aperta, che il Veneto dovrebbe cogliere. Voler essere autonomi e federali vuol dire non solo rivendicare o protestare, ma prima di tutto assumersi le responsabilità dirette di risposte e di progetti. Siamo tutti investiti di questa responsabilità , tutti chiamati a discutere e decidere sulla nostra visione di federalismo fiscale, e mi auguro che su questa importante questione ci sia un confronto vero e costruttivo sia in Parlamento che nei territori.
    I testi che sin d’ora è dato di conoscere o le dichiarazioni del Ministro Calderoli lasciano trasparire una proposta tutta incentrata sui principi generali, senza entrare – almeno per il momento - specificatamente nel quanto e nel come.

    Cosa ci si aspetta di conoscere dalla proposta del governo:
    1. se prevede di passare ad un federalismo regionale che da ampio ruolo alle Regioni o ad un federalismo che coinvolge direttamente e attivamente i Comuni?
    2. Se pensa ad un federalismo fiscale, che senza tener più conto della spesa storica, standardizzi i parametri di riferimento per tutte le regioni? O ci saranno corsie preferenziali per alcune Regioni?
    3. Se prevedere che tutte le Regioni comprese quelle autonome contribuiscano al fondo perequativo nazionale?
    4. Quanti soldi rimangono in percentuale sul territorio? Quanto di Iva e di IRPEF o di altre accise o tassazioni? E questi soldi andranno direttamente nelle casse dei Comuni?
    5. Quali saranno le sanzioni per chi non rispetta i patti? E chi giudica e sanziona?
    6. E in quanto tempo si pensa di far applicare la nuova legge? 1 anno, 2 anni, 5 o 10 anni?

    Qui non si tratta di difendere primati ideologici o posizioni politiche, si tratta di dare una risposta concreta non più procrastinabile. E’ ora e il tempo di non approvare generiche normative di principio, ma di far partire da subito il federalismo fiscale, con una buona legge che punti sul merito e sui risultati e che premi una classe dirigente politica sul campo, più su quello che fa rispetto a quello che dice, più sui fatti che sugli slogan.
    E’ allora sarà una bella sfida.

    Fonte: official web site Pd Veneto | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, federalismo fiscale, veneto, comuni, Calderoli, ministro Semplificazione, Regioni, Nord e Sud | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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