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Dichiarazione di Sandro Gino SPINELLO

Alla data della dichiarazione: Vicepres. Provincia Rovigo - Consigliere  Consiglio Comunale Adria (RO) (Lista di elezione: DS) 


 

« Fatto l'ennesimo piacere ai signori delle valli».

  • (07 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Rovigo - Franco Pavan - inserita il 07 settembre 2008 da 861

    Botta e risposta sulla sanzione cancellata alla Ripiego

    «Risposta disarmante». Giudizio senza appello dell'assessore provinciale alla Risorse faunistiche Gino Sandro Spinello sulle precisazioni della sua collega in Regione Elena Donazzan intorno alla vicenda della cancellazione della sanzione comminata a Valle Ripiego da palazzo Celio per la strage di uccelli del novembre 2007.
    L'assessore Donazzan ha sottolineato che la Regione non ha fatto altro che esercitare la propria autorità gerarchica su un provvedimento (le regole che disciplinano i rapporti tra proprietari di valle e concessionari cioè Provincia su delega regionale) già approvato. In pratica, la decisione di vietare la caccia per un anno a Valle Ripiego non poteva essere pronunciata perché la facoltà decisoria resta in capo alla Regione e non alla Provincia.

    «In realtà come gli anni precedenti, dopo aver concordato con la rappresentanza regionale il testo del disciplinare che regola la caccia nelle valli private - ha spiegato Spinello - lo abbiamo inviato ai titolari delle aziende e praticamente tutti lo hanno sottoscritto. Sennonché qualcuno di questi, forse il più potente o il più ammanicato, si è rivolto agli uffici regionali o magari solo all'onorevole Sergio Berlato. E tutti, a Venezia, sono scattati in piedi». E' questo, per Spinello, che ha fatto modificare la sanzione. «La Regione vorrebbe che si ripetessero almeno quattro mattanze analoghe per arrivare alla sospensione della caccia - ha aggiunto Spinello - A Valle Ripiego dovevamo dire solo: guardi che non si fa così. Saputi gli orientamenti regionali, abbiamo obiettato che si trattava di prerogative spettanti alla Provincia. E gli uffici regionali hanno taciuto prendendone atto. Salvo poi scattare in piedi al nuovo comando dei lor signori, inventandosi qualcosa per render loro l'ennesimo piacere. Ora i cacciatori polesani, e non solo loro, dovrebbero aver capito come stanno le cose. Ecco perché la posizione di Donazzan appare non solo disarmante ma anche ridicola».

    Fonte: Il Gazzettino - Rovigo - Franco Pavan | vai alla pagina
    Argomenti: ambiente, territorio, veneto, regione veneto, provincia, caccia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 07 settembre 2008 da 31
    Tra il rimpallo di competenze, chi ne esce sconfitto è sempre l'ambiente.

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