Ti trovi in Home  » Politici  » Valter VELTRONI  » «È grave crisi per il Paese. Nessun sostegno ai salari dalla service tax di Calderoli»

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«È grave crisi per il Paese. Nessun sostegno ai salari dalla service tax di Calderoli»

  • (07 settembre 2008) - fonte: l'Unità - inserita il 07 settembre 2008 da 31

    Calderoli: «La nuova tassa vi stupirà»
    Il Pd è «preoccupato» dagli effetti della crisi che il Paese sta affrontando e «per ora il governo non ha mostrato attenzione a questo». È la convinzione di Walter Veltroni, che, domenica a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio, ha spiegato di essere favorevole al dialogo con la maggioranza sui grandi temi economici («mi auguro sempre di sì su questi temi»). Questo proprio mentre dal governo arriva l'annuncio di una nuova tassa. L'idea è del ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, ed è appoggiata da Tremonti. Si tratta della "service tax", la nuova imposta 'federalista' che coprirà i servizi che gli enti locali garantiscono ai cittadini sostituendo le entrate dell'Ici.

    «Vi stupirà», dice il ministro leghista in un'intervista. Ma come funzionerà? «Tutto quello che viene offerto dal Comune in termini di servizi, dall'aiuola alla pulizia del marciapiede, dal parcheggio all'acqua che ti arriva fino a casa, verrà coperto da questa tassa». E se il sindaco dovesse esagerare con le spese, «scialacquerà una volta sola, perchè la gente lo giudicherà e non sarà più rieletto». I particolari, però, Calderoli li tiene per quando il testo sarà definitivo. E questo avverrà dopo nuovi confronti nel governo. La prossima settimana, annuncia, vedrà ancora Berlusconi e anche Tremonti che sulla 'service tax' è gasatissimo, gli piace anche il nome».

    Ma il segretario del Pd critica: «La mia opinione è che se vi sono delle risorse disponibili in questo momento sia più utile fare un intervento a sostegno dei salari. Tanto più che si sono messi 2 miliardi e mezzo di euro per andare sopra la quota di esenzione dall'Ici che aveva deciso il governo Prodi, che riguardava gli strati sociali che maggiormente erano necessitati di questo intervento». Veltroni ha quindi aggiunto che «comunque i Comuni fanno bene a dire: si parla tanto di federalismo, ma poi ci togliete l'unico strumento di prelievo che i Comuni stessi possono determinare». Secondo Veltroni, «non è una priorità l'intervento sull'Ici per i ceti sociali alti e sia invece una priorità l'intervento a sostegno delle fasce di reddito più basse».

    Secondo Veltroni le risorse disponibili si sarebbero dovute investire «per il sostegno di salari e stipendi e non su altro come si è fatto». Il governo su sostegno ai consumi, salari e alla domanda interna «non ha dato risposte adeguate». Lo dimostra il fatto che «il paese è fermo, in una situazione molto difficile, la cui sottovalutazione è sbagliata. Anche il sistema delle imprese, che vive una condizione di particolare difficoltà, non è solo una congiuntura internazionale ci sono anche fattori di squilibrio propri del nostro paese, fattori di arretratezza che sono di carattere storico».

    Perciò il segretario del Pd parla della necessità di una «strategia di attacco per risolvere questo blocco del Paese, che penso sia attraverso scelte che dal mio punto di vista sono diverse da quelle fatte dal governo. E cioè: sostegno ai consumi, investimenti e riduzione delle tasse, nel contesto di una riduzione della spesa pubblica e del contrasto all'evasione fiscale».

    D'altra parte la preoccupazione maggiore è data dal non vedere «all'orizzonte un traino allo sviluppo». Veltroni ha auspicato che si prosegua nel cammino di una semplificazione del sistema politico italiano. «Ritengo che questa costituisca una grossa opportunità - ha detto - che questa legislatura spero non sprechi perchè vengano approvate alcune riforme importanti per rendere la democrazia tanto veloce quanto è veloce la società. Perchè oggi invece sento che c'è una società veloce e una democrazia lenta. E il rischio di questi due tempi è che si crei un corto circuito molto pericoloso e che alla fine appaia credibile e plausibile una sorta di scambio tra la democrazia e decisione. Penso che invece la democrazia debba essere veloce, trasparente e liquida. E che si debba vedere la differenza e l'alternatività tra chi governa e chi sta all'opposizione. E questo può comportare l'approvazione in questa legislatura di un paio di riforme istituzionali importanti che sono la riduzione del numero dei parlamentari e una struttura legislativa che non passi attraverso il bicameralismo che io ritengo assolutamente essenziale».

    Fonte: l'Unità | vai alla pagina
    Argomenti: enti locali, tasse, salari, pd, ici, federalismo, Calderoli, ministro Semplificazione, Veltroni Walter | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato