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Dichiarazione di Andrea FERRAZZI

Alla data della dichiarazione: Vicepres. Provincia Venezia (Partito: DL)  - Assessore Provincia Venezia


 

Il Cristianesimo non va strumentalizzato per creare "identità contro"

  • (11 settembre 2008) - fonte: partitodemocraticoveneto.org - inserita il 11 settembre 2008 da 31

    La proposta dell’assessore regionale Donazzan di introdurre lo studio della religione cattolica obbligatorio, poi smentita dal presidente Galan, merita alcune considerazioni.

    La questione è normata dalla modifica del Concordato tra Santa Sede e Stato italiano del 1984, che introduce la libertà di scelta diversamente dal Concordato del 1929 che stabiliva l’obbligatorietà da parte degli studenti di partecipare alle lezioni. La materia è dunque esclusivamente nelle disponibilità dello Stato, così come ribadito dall’articolo 117 della Costituzione.
    Ma al di là del dato giuridico, che però non può sfuggire ad un assessore regionale, vi è la sostanza della questione. La revisione del Concordato sostenuta e siglata anche dalla Santa Sede, prevede la libertà di scelta e dunque il superamento dell’obbligatorietà. Prevede inoltre che l’insegnamento non abbia il fine di avvicinare alla fede ma di fornire strumenti culturali per poter vivere consapevolmente il nostro tempo.

    È infatti innegabile il fatto che il cristianesimo è uno dei pilastri fondamentali della nostra civiltà. Questa è stata plasmata anche a partire dall’Evento accaduto 2000 anni fa a Gerusalemme attraverso un processo di influenza reciproca, a volte anche drammatico, ma oggettivamente fondamentale, con le culture presenti nel bacino del Mediterraneo, con la tradizione classica, con la rivoluzione tecnico-scientifica, con i mutamenti collegati alla rivoluzione francese, con l’attuale processo di globalizzazione. Non possiamo dirci cittadini italiani dunque, senza conoscere il cristianesimo.

    Immaginiamo cosa potremmo comprendere della Cappella degli Scrovegni di Giotto, piuttosto della Madonna di Brera di Piero della Francesca, o della Divina Commedia di Dante senza conoscere almeno i fondamentali della cultura giudaica-cristiana. Per questo ogni proposta di agevolare lo studio del cristianesimo all’interno delle nostre scuola va favorito.

    Naturalmente tutto ciò non ha nulla a che fare con le strumentalizzazioni del cristianesimo per creare una “identità contro” e tanto meno ha nulla a che fare con la strumentalizzazione della fede cattolica, per trasmettere la quale il Cristo ha scelto il metodo della assoluta libertà e gratuità della proposta esplicitata in maniera radicale e definitiva nel farsi crocifiggere pur di rispettare la nostra libertà di accogliere o meno la sua persona.

    Non vorremmo dover pensare che si voglia trasformare la bellezza e la forza di una fede così proposta in una sorta di “religione civile” professata da quei “cristiani non credenti”, come li chiama il Priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, del tutto disinteressati alla fatica, alla bellezza e alla ricerca del credere ma molto attenti al facile consenso elettorale.

    Fonte: partitodemocraticoveneto.org | vai alla pagina
    Argomenti: cattolici, veneto, regione veneto, religioni | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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