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Dichiarazione di Marco CAPPATO

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: ALDE) 


 

Free software: il Consiglio riconosce l'importanza degli standard aperti ma continua a rimandare la migrazione verso il software libero.

  • (15 settembre 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 15 settembre 2008 da 31

    Doverosa un'analisi costi-benefici immediata

    Bruxelles, 15 settembre 2008

    Rispondendo a un'interrogazione scritta di Marco Cappato sull'adozione dei formati aperti come standard di lavoro per i propri documenti, il Consiglio ha comunicato che il formato ODF "rappresenta un'opzione pertinente e seria, suscettibile di arricchire ulteriormente i livelli dei servizi offerti ai partner". Tuttavia il Consiglio, insieme ai propri "partner", ha finora convenuto che i propri formati di lavoro siano "il PDF e il formato proprietario DOC della società Microsoft". Un'eventuale migrazione verso l'adozione di softwarwe libero è rimandata ad un "prossimo futuro", quando si prevede di "avviare esperimenti tecnici, nonché i relativi studi di impatto", precisando però che "un'eventuale decisione a favore dell'utilizzazione del formato ODF potrà esser presa solo al termine di un processo di concertazione con i partner in materia di comunicazioni".

    «Il Consiglio, pur riconoscendo l'importanza dei formati aperti, decide di non fare nulla per verificare, da subito, la possibilità di adottarli nei propri standard di lavoro, apparentemente chiamando in causa difficoltà tecniche e di cautela. Si tratta di un'occasione sprecata e di una contraddizione con quanto la Commissione ha dichiarato nella risposta a una mia precedente interrogazione, chiarendo non solo "di essere attualmente in grado di accettare e produrre documenti nel formato ODF", ma anche "di avere già presentato ad altre istituzioni europee l'approccio tecnico utilizzato per accettare e produrre documenti nei formati ODF". Il Consiglio, come sarebbe doveroso per ogni istituzione pubblica, dovrebbe fare un'analisi costi-benefici immediata, e pubblicamente verificabile, dell'opzione software libero».

    Link all'interrogazione
    http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2008-3322+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT


    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: internet, parlamento europeo, radicali, software libero, software | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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