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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

Si va avanti con chi ci sta.

  • (15 settembre 2008) - fonte: Il Messaggero - Marco Conti - inserita il 15 settembre 2008 da 31

    Il governo è pronto a chiudere la trattativa con la strategia delle firme graduali.

    ROMA L’ultima carta il governo ha deciso di giocarla ieri mattina con i tre sindacati confederali, più la Ugl. Chiudere l’accordo con loro sui contratti di piloti, hostess e personale di terra, anche a costo di lasciare fuori qualcuna delle numerose sigle che costituiscono l’ala più rigida della trattativa. «Si va avanti con chi ci sta», è il motto del governo di queste ultime ore. La “strategia della margherita” è stata decisa ieri mattina a palazzo Chigi. Silvio Berlusconi ha dato il via libera dopo l’ennesima telefonata con Bonanni (Cisl) e Angeletti (Uil). I due leader hanno assicurato il loro appoggio, valutando in maniera positiva le aperture della ”Cai” del giorno precedente. Il compito di sondare la disponibilità di Epifani (Cgil) e della Polverini (Ugl) è invece toccato a Letta. D’altra parte è con loro che il governo tratta anche su molti altri fronti. A cominciare dal rinnovo della contrattazione nazionale. Un’eventuale intesa con Cgil, Cisl, Uil e Ugl permetterebbe a palazzo Chigi e a Berlusconi di affrontare l’inevitabile reazione dei lavoratori rappresentati dai sindacati autonomi, avendo l’opinione pubblica dalla propria parte. Senza contare che il premier giudica «irrazionali» le richieste dei piloti ed è quindi convinto che, una volta firmato con la parte «responsabile» del sindacato, sia poi facile spiegare ai cittadini ”chi”, ”perchè” e a quale trattamento, abbiano detto ”no”. Dopo aver ”strizzato” al massimo le disponibilità di Colanninno a ritoccare il piano della Cai, ieri mattina è stata la voltà dei sindacati. La trattativa con la Cgil è apparsa subito in salita, malgrado la disponibilità di Epifani di sedersi al tavolo di via Veneto. Eppure Berlusconi è convinto che si sia messo in campo il massimo di ciò che può dare attualmente il Paese. Sia sul fronte imprenditoriale che su quello delle risorse che il governo dovrà mettere a disposizione per sostenere le centinaia di esuberi e i debiti della bad company. Non è escluso che, dopo la maratona notturna, si tenga a palazzo Chigi una nuova riunione con tutti i sindacati nella quale Berlusconi potrebbe nuovamente appellarsi al senso di responsabilità di tutti, confermando la disponibilità di Finmeccanica su Atitech e l’impegno del governo a sostenere il lavoro della società che dovrebbe ricollocare all’estero i piloti in esubero. Di alternative alla ”Cai” il premier non vuol sentir nemmeno parlare, anche se ieri è stato raccomandato a tutti gli esponenti del centrodestra di astenersi da dichiarazioni contro Pd e Cgil. L’affondo del premier da Bari contro Pd e Cgil che «giocano allo sfascio», ha rischiato infatti di compromettere il lavoro dei ministri Sacconi e Matteoli e del sottosegretario Letta che non avrebbe gradito per nulla l’affondo.

    Fonte: Il Messaggero - Marco Conti | vai alla pagina
    Argomenti: centrodestra, alitalia, sindacati, lavoratori, licenziamenti, Berlusconi Silvio, Governo Berlusconi IV | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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