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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 


 

Nuova crociata di Brunetta: lotta ai graffitari Poi annuncia: «Dimezzerò i distacchi sindacali»

  • (20 settembre 2008) - fonte: Il Messaggero.it - inserita il 24 settembre 2008 da 2528
    Renato Brunetta, il ministro della Funzione Pubblica, lancia una nuova crociata contro i graffitari. Intervenendo a un convegno di Forza Italia di Cortina d'Ampezzo svela poi il "segreto del suo successo": l'aver saputo dire di no ai sindacati. Quindi ribadisce il suo impegno contro i «chirurghi macellai» e se la prende con certi «cattivi professori» e la «cattiva borghesia» dell'68. E ancora, sul tema dei sindacati, Brunetta ha detto: «Conto di dimezzare nel corso di tre anni i distacchi sindacali nel pubblico impiego, e lo faccio. Con o senza l'accordo dei sindacati stessi». «L'abuso di distacchi sindacali - ha aggiunto - è elemento insopportabile di costo e di caduta di competitività. Quindi occorre una giusta quota. Ho una delega che mi è stata data dal decreto 112». Per Brunetta, in ogni caso, «il distacco sindacale è fondamentale per la democrazia industriale. Ma altra cosa è l'abuso». «Il costo del lavoro di un pilota - ha citato come esempio - è di 400mila euro l'anno. Se ne distacchi 30 quanto costa?». Brunetta ha annunciato inoltre che interverrà anche sulla legge 104 che consente un permesso di tre giorni al mese ai familiari delle persone disabili. Per il ministro «l'inganno» è che questa norma è stata adoperata spesso da parenti «con grado di parentela molto, molto lontano». (...) Brunetta ha poi lanciato la crociata contro i graffiti, gli imbrattamenti degli edifici pubblici e delle scuole: «Mai più graffiti», ha sentenziato. «Ci siamo abituati - ha detto - a vivere in città non solo sporche e maleodoranti, ma imbrattate, violentate nei luoghi della nostra vita comune. Ma che razza di Paese, che razza di insegnanti, di famiglie, di alunni che tollerano che la loro scuola per decenni sia tutta istoriata, imbrattata di fuori e di dentro? Non è - ha spiegato - solo un fatto estetico, ma anche un fatto morale. Siccome Berlusconi è un pragmatico, e io pure, abbiamo pensato a una strategia per tenere sotto controllo, per prevenire ed educare, per tenere belle e pulite e decorose le nostre città». Secondo il ministro della Funzione pubblica, la causa di molti problemi dell'Italia è che «ci sono stati cattivi maestri che, sulla base di buone intenzioni, hanno declinato cattivi comportamenti, per cui lo Stato e il poliziotto erano il nemico, perché altri erano i valori». «La cattiva interpretazione del '68, le tossine del '68, i cattivi protagonisti del '68, hanno prodotto tutto questo. Il '68 - ha aggiunto - non è stata una storia di popolo, ma una storia minoritaria di una cattiva borghesia viziata, dei figli di una borghesia». Secondo Brunetta, la cattiva borghesia minoritaria del Paese, dopo il boom economico, «ha pensato di impadronirsi della cultura, della scuola, delle istituzioni che hanno portato al proliferare della cattiva politica e del cattivo sindacato, che hanno prodotto lo strangolamento per debiti di questo nostro Paese. Hanno prodotto il proliferare della spesa pubblica e l'inefficienza. Dobbiamo, come dice Troisi, ricominciare da tre: dall'impresa, dal vitalismo di questo Paese, dal vitalismo di chi rischia tutti i giorni. Basta con le rendite come quella della Fiat, dei burocrati, dei piloti e delle hostess di Alitalia». (...)
    Fonte: Il Messaggero.it | vai alla pagina
    Argomenti: sindacati, ministro P.A., sindacato, distacchi sindacali, '68, sessantotto, graffiti, graffitari, writers | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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