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Dichiarazione di Franco Frattini

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Affari Esteri (Partito: PdL) 


 

«Prendiamo atto, non c’è molto da aggiungere»

  • (22 settembre 2008) - fonte: Corriere della Sera - p.d.c. - inserita il 22 settembre 2008 da 31

    «Quello che il govemo italiano pensa sulla negazione dell'Olocausto, o sul fatto che Israele vada "cancellato dalle carte geografiche" è stato espresso più volte. E il premier a Parigi ha detto quello che riteneva giusto. Abbiamo preso atto della nota di protesta, ma non c'e molto da aggiungere». E' fermo e netto il ministro degli Esteri: non servono atti formali, ma tantomeno scuse. «Noi — spiega Franco Frattini — non ce l'abbiamo con l'Iran, non abbiamo alcuna ostilità verso quel popolo e crediamo che bisogna ancora cercare una strada per negoziare con Teheran». Ma se questo è arduo, è perché Ahmadinejad «ha rifiutato il dialogo, si esprime in modo aggressivo, e con quelle sue uscite crea in noi delusione, sconcerto, rabbia». Motivo per cui, i rapporti politici si sono fatti negli ultimi tempi molto difficili: «Non sono certo casuali gli annullamenti di visite e incontri, anche recenti, con il presidente iraniano, e tutto nasce da certe prese di posizione inaccettabili».

    Fonte: Corriere della Sera - p.d.c. | vai alla pagina
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