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Dichiarazione di Guido TRENTO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) 


 

"Caro Dr. Galan, Lei non è Presidente di tutta la Regione Veneto"

  • (23 settembre 2008) - fonte: official web site Partito Democratico Veneto - inserita il 23 settembre 2008 da 31

    Egregio Dottor Galan,

    la chiamo così perché ritengo che lei non sia il Presidente anche dei bellunesi quando parla come ha fatto domenica a Cortina. Vorrei che lei immaginasse la sua famiglia con una figlia, con il nome ipotetico di Ludovica, che abita nel paese di Arina, comune di Lamon, piuttosto che a Tiser, comune di Gosaldo, o a Danta di Cadore per rendersi conto di quali sono i problemi che incontrerebbe la sua famiglia. Ad esempio, la bambina Ludovica, siccome il papà e la mamma devono lavorare, avrebbe bisogno del nido, ma per avere il nido dovrebbe fare 50 chilometri al giorno e quindi quella famiglia non potrà avere questa opportunità.

    Poi Ludovica, più grande, dovrebbe andare alla scuola media, ma per frequentarla dovrebbe fare la stessa strada e sono sempre 50 chilometri: deve alzarsi presto la mattina, prendere la sua corriera, stare via tantissime ore al giorno e tornare a casa dopo un percorso infinito. Poi verrà l’ora della scuola superiore e allora la distanza aumenta ancora di più perché se non si accontenta di alcuni corsi di studio e vuole una scelta più ampia, dai 50 si passa ai 100 chilometri. E così la povera Ludovica sta in giro tutto il santo giorno.

    Se poi la piccola Ludovica avesse anche solo un mal di pancia, magari di notte, con l’inverno e la neve sulla strada, per raggiungere il primo ospedale minimo dovrebbe fare tre quarti d’ora o un’ora e mezza di strada e, in quel caso, al papà e alla mamma non resta che confidare nel Signore. Poi pian piano i genitori diventeranno vecchi, avranno bisogno di farsi la spesa in paese, ma il negozio non c’è più da tanto tempo, avranno bisogno dell’ambulatorio medico, ma l’ambulatorio non c’è più da tanto tempo, avranno bisogno di usare la corriera, ma le strade sono troppo strette e la corriera non passa. E allora guarderanno anche loro al cielo e confideranno nel Signore di stare sempre bene e spereranno che Ludovica ogni tanto magari si ricordi di portar loro un po’ di pane fresco.

    Se la sua famiglia abitasse in quelle zone e avesse la consapevolezza di queste situazioni, dovendo fare una scelta, abbandonerebbe il paese e se ne andrebbe, ma forse neanche in fondovalle, ma direttamente in pianura dove ci sono servizi di ogni ordine e grado: la scuola materna, l’asilo nido, la scuola elementare, la media, dove si può andare a piedi, l’università è a portata di mano e, quando si diventa anziani, si può usufruire di strutture, servizi, ambulatori medici, ipermercati. E così i paesi perderanno anche quella famiglia, come tante altre che l’hanno preceduta.

    Vede Dottor Galan perché non la chiamo Presidente della Regione Veneto, cioè di tutta la Regione Veneto, perché ai nostri bambini, alle nostre famiglie, ai nostri anziani lei non dà quello che dà a chi vive in pianura. Lei commette ogni giorno un atto di profonda ingiustizia e questo perché lei non conosce la montagna, quella vera, e le necessità di noi bellunesi. Le sue dichiarazioni sono un’offesa ai nostri sentimenti, al nostro vivere.

    Il desiderio di autogoverno, e quindi di autonomia amministrativa, è esemplificato nella vita di questa famiglia. Noi sappiamo che se le decisioni le prendiamo noi bellunesi, allora siamo in grado di rendere giustizia a Ludovica, al papà e alla mamma che vivono in questi paesini di montagna.

    Fonte: official web site Partito Democratico Veneto | vai alla pagina
    Argomenti: veneto, comuni montani, regione veneto, galan, Belluno | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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