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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Rilancio sulla leadership. E punta sulla piazza del 25 ottobre.

  • (29 settembre 2008) - fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo - inserita il 29 settembre 2008 da 31

    Il segretario archivia la vecchia linea e punta sulla piazza del 25 ottobre

    ROMA - Al Nazareno (sede del Pd) raccontano che ormai da giorni la priorità di Walter Veltroni è la manifestazione del 25 ottobre e che la struttura è già sotto stress per ottenere la più ampia partecipazione possibile.
    All’ultima riunione organizzativa il segretario ha anche alzato la voce, con sorpresa e qualche irritazione dei presenti, per fissare obiettivi ancora più ambiziosi («Sento una grande domanda di partecipazione: la nostra deve essere la più grande manifestazioni politica degli ultimi anni»).
    Ma la preparazione del 25 ottobre non basta a spiegare la durezza dei toni usati contro Berlusconi e l’«allarme democratico», lanciato ieri nell’intervista al Corriere della Sera. C’è di più.
    Il Berlusconi paragonato a Putin e il crescendo di combattività mostrato da Veltroni prima alla festa di Firenze, poi alla scuola di Cortona, poi ancora ieri, sono il segnale che non intende mollare la leadership, anzi che lavora per rilanciarla, per proporsi come la guida nella traversata del deserto, anche a costo di significative correzioni di rotta rispetto all’offerta elettorale del Pd.
    Non era scontato. Rosy Bindi, che ora applaude al Veltroni campione di antiberlusconismo, non ha nascosto che qualcuno «prima dell’estate sospettava che Walter volesse gettare la spugna». Adesso nessuno dubita dei propositi del segretario. Anche se le intenzioni non cancellano né le contraddizioni, né i contrasti interni al Pd.
    Le dure reazioni polemiche dei prodiani contro Giorgio Tonini, uno dei più stretti collaboratori del segretario, sono una prova delle tensioni irrisolte. Resta comunque il fronte dalemiano quello che Veltroni, da sempre, teme di più. E per qualche veltroniano l’antagonismo verso D’Alema è quasi un tratto distintivo. Tuttavia, in questi giorni, si lavora ad una «tregua» tra i due leader. Il più impegnato sul tema è Goffredo Bettini, che considera il coinvolgimento di D’Alema come una opportunità per il rilancio della leadership di Veltroni e che, dopo la disponibilità dichiarata dall’ex premier a Firenze, sta studiando come impegnarlo con ruolo di primo piano nella Conferenza organizzativa del Pd.
    Naturalmente tutti sanno, compreso Veltroni, che i risultati delle Europee e delle amministrative saranno decisivi per il destino della leadership.
    Ma intanto il segretario ha cominciato a declinare il suo «Pd da combattimento». Se prima delle elezioni aveva strizzato l’occhio alle teorie del «partito leggero», ora ha dato mandato a Beppe Fioroni di portare a casa almeno un milione di iscritti. Se in campagna elettorale aveva esibito fair play, e anzi idee convergenti con Berlusconi sul modello istituzionale (tendenzialmente bipartitico), ora la denuncia della «democrazia svuotata» è tutta rivolta contro il Cavaliere. Certo, il cambio di rotta può indebolire l’immagine di Veltroni, come contestano apertamente i prodiani e come dicono altri nel Pd.
    Ma per arrivare alla rivincita e al Veltroni due la sterzata appare a tutti necessaria. Alle amministrative, tanto per cominciare, il Pd deve sviluppare una nuova politica di alleanze sia verso il centro che verso sinistra.
    Altro che Pd «autosufficiente» o in corsa solitaria. L’annuncio della battaglia comune con l’Udc sulle preferenze è iscritta in questo scenario. Alla Conferenza organizzativa D’Alema potrebbe essere coinvolto proprio sulle politiche istituzionali: se il Pd facesse sua la piattaforma per il sistema «tedesco» proposta dal convegno delle Fondazioni, sicuramente si ridurrebbe di molto la tensione con l’area dalemiana.
    E anche i rapporti con Pier Ferdinando Casini da un lato e con Rifondazione dall’altro potrebbero migliorare. Nessuno però toglierà al voto di primavera il valore di una verifica decisiva nella traversata nel deserto che i democrat hanno appena cominciato.

    Fonte: Il Messaggero - Claudio Sardo | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, elezioni europee, D'Alema, preferenze, Veltroni Walter, Casini Pierferdinando | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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