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Dichiarazione di Alessandro NACCARATO

Alla data della dichiarazione: Consigliere  Consiglio Comunale Padova (PD) (Lista di elezione: DS)  - Deputato (Gruppo: PD) 


 

Il movimento dei sindaci e la retromarcia di Galan

  • (06 ottobre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Alessandro Naccarato - inserita il 06 ottobre 2008 da 31

    Centinaia di sindaci veneti sono stati a Roma per avanzare una proposta molto semplice: se davvero si vuole realizzare il federalismo fiscale, si cominci con il consentire ai Comuni di trattenere il 20\% dell'Irpef. Il movimento dei sindaci veneti ha avuto, in questi mesi, un grande merito: perseguire con tenacia un obiettivo comune, al di là delle appartenenze politiche. In una prima fase lo stesso Governatore Galan ha sostenuto l'iniziativa, partecipando ad un incontro tenutosi a Padova. Quando, però, si è passati dalle parole ai fatti, Galan si è tirato indietro, decidendo di non partecipare all'incontro a Roma con il Governo. Non sapendo come giustificare questa inversione di rotta, il presidente della Regione ha pensato bene di giustificarsi attaccando il sindaco di Padova Flavio Zanonato che, a suo dire, avrebbe strumentalizzato il movimento dei sindaci. Si tratta di affermazioni quanto meno paradossali.
    Evidentemente Galan, che ha prima sparato a zero contro la bozza Calderoli e oggi si dichiara completamente d'accordo con quanto sostiene il ministro leghista, aveva bisogno di un escamotage per motivare la sua ennesima piroetta. Forse farebbe bene a occuparsi di quanto succede nella Regione Veneto, dove il centrodestra è ormai diviso su tutto ed è guerra aperta tra il Pdl e la Lega su chi dovrà candidarsi a presidente nel 2010. Intanto è tutto fermo: dei fondi per la sanità e per le nuove strutture ospedaliere, tra cui il nuovo ospedale di Padova, non c'è nessuna traccia e non riescono neanche a mettersi d'accordo sulle comunità montane.

    Dal modo in cui il Governo risponderà ai sindaci veneti capiremo quali sono le reali intenzioni dell'esecutivo. Certo alcuni episodi di questi giorni non lasciano ben sperare, basti ricordare la proposta di lasciare alla Regione Sicilia l'intera accisa sulla benzina e alla decisione di regalare al Comune di Catania, ridotto alla bancarotta dall'amministrazione Scapagnini e da chi lo ha sostituito, 140 milioni di euro, poco meno dell'intero bilancio di un Comune delle dimensioni di Padova. Se queste scelte fossero state assunte dal Governo Prodi, Galan avrebbe urlato contro il tradimento del Nord; ma oggi che a Roma ci sono i suoi amici e dalle parti di Palazzo Balbi si sente un silenzio assordante.

    Fonte: Il Gazzettino - Alessandro Naccarato | vai alla pagina
    Argomenti: federalismo fiscale, veneto, comunità montane, regione veneto, galan, sindaci, elezioni regionali 2010, regione sicilia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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