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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Pres. del Consiglio   (Partito: PdL) 


 

Rai, su Orlando il veto: non lo stimo, sì a una rosa di nomi.

  • (08 ottobre 2008) - fonte: Corriere della Sera - Paolo Conti - inserita il 08 ottobre 2008 da 31

    Dopo una giornata in cui si era parlato persino di un possibile accordo Pd-Pdl sulla Rai e sulla Corte Costituzionale, ieri sera Silvio Berlusconi ha gelato ogni entusiasmo sulla possibile soluzione dei nodo Rai: «Non possiamo votare un parlamentare come Orlando. Ci diano loro una rosa di nomi, ma non ci propongano Giuseppe Giulietti. Diciamo preventivamente di no».
    Lo ha detto ieri sera il presidente del Consiglio alla riunione del gruppo PdL alla Camera. E ha anche aggiunto, parlando di Leoluca Orlando: «Non possono chiederci di votare per una persona che non stimiamo» e ha anche definito «persona non gradita» anche Giuseppe Giulietti, eletto nelle liste dell’Idv, che non è comunque membro della commissione di Vigilanza.

    Oggi si riunirà la conferenza congiunta dei capigruppo di Senato e Camera alla presenza dei presidenti dei due rami del Parlamento per risolvere i nodi della presidenza della commissione di Vigilanza e del giudice della Corte costituzionale. Il parallelismo tra i due problemi aveva portato qualcuno a immaginare uno «scambio»: il Pdl avrebbe potuto garantire il numero legale per una votazione in Vigilanza, lasciando al Pd la decisione di votare per Orlando. In cambio il Pd avrebbe «non ostacolato» l’arrivo di Gaetano Pecorella, ex presidente della commissione Giustizia della Camera, alla Corte costituzionale, candidato caro a Silvio Berlusconi. Tesi che rinforzava la possibile intesa.
    In un’intervista apparsa ieri su La Stampa, Leoluca Orlando accettava la prospettiva di una nomina dei nuovi vertici Rai con l’attuale legge Gasparri e manifesta la disponibilità a dimettersi dall’incarico di portavoce dell’Idv per garantire equilibrio ed equidistanza. In quanto alla rosa di candidature, l’Udc insiste: si tratta di un buon metodo.
    Antonio di Pietro per 1’Idv ripete: «Nessuna rosa, il candidato unico dell’opposizione resta Orlando». In giornata ieri circolavano altre voci: Stefano Parisi, dato per candidato forte alla direzione generale Rai, avrebbe accettato l’ipotesi di essere affiancato da due vice. Proseguirebbe, nel Pd come nella Pdl, l’incertezza sul nome del futuro presidente. Conferma di Claudio Petruccioli o arrivo di Pietro Calabrese? Ma dopo la dichiarazione di Berlusconi tutto è tornato al livello di semplice ipotesi.

    Ieri un gruppo di esponenti radicali, tra cui Maurizio Turco, Rita Bernardini e Maria Antonietta Coscioni con Francesco Barbato dell’Idv hanno occupato la sede della Vigilanza Rei al secondo piano di palazzo San Macuto per sollecitare l’elezione del presidente. Poco prima si era svolta la manifestazione nazionale di tutti i comitati di redazione della Rai, ovvero i sindacati delle testate giornalistiche del servizio pubblico. L’Usigrai, il sindacato centrale guidato da Carlo Verna, potrebbe scioperare il 25 Ottobre per protestare «contro la spartizione», ovvero contro la nomina dei nuovo Consiglio di amministrazione di viale Mazzini con l’attuale legge Gasparri.

    Fonte: Corriere della Sera - Paolo Conti | vai alla pagina
    Argomenti: corte costituzionale, radicali, Rai, Idv, legge Gasparri, commissione di vigilanza, cda Rai | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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